SULLA SLOT MACHINE ‘STAVOLTA ESCE UN SEQUESTRO DI BENI MOBILI E IMMOBILI PER 15.000.000.000,00 DI EURO

| 8 Maggio 2018 | 0 Comments

(v.c.)______Al termine di complesse indagini, militari della Guardia di Finanza di Lecce questa mattina hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro patrimoniale emesso al Tribunale di Lecce, su richiesta del procuratore aggiunto Guglielmo Cataldi, nei confronti dei componenti di un’associazione con base in Racale, dedita all’esercizio del gioco d’azzardo attraverso l’alterazione di slot machine ed apparecchiature da intrattenimento.

Nel 2015 nei loro confront furono emessi ventisette ordinanze di custodia cautelare in carcere, e al sequestro peventivo di beni per odici miioni di euro.

 

In particolare questa mattina sono stati sequestrati beni mobili, immobili e disponibilità finanziarie che non hanno trovato giustificazione nei redditi dichiarati e nelle attività svolte dagli indagati e dai loro familiari.

Nello specifico, si tratta di società attive nel settore del commercio all’ingrosso di videogames ed apparecchi da intrattenimento, nel settore della compravendita immobiliare, nella gestione di attività turistico alloggiative e nel commercio all’ingrosso di alimentari; nonché immobili di pregio, tra cui una struttura alberghiera ed un castello; e terreni agricoli ubicati nei comuni di Ugento, Racale, Taviano, Gallipoli Melissano; autovetture e disponibilità finanziarie, per un valore complessivamente stimato dei beni posti sotto sequestro quantificato in quindici milioni di euro.

Insomma, altri guai giudiziari per Salvatore De Lorenzis,  il nome più noto fra gli inquisiti, 50 anni, di Racale, detto ‘Stuppata’, imprenditore ritenuto il “re” delle slot machine, insieme ai suoi tre fratelli, ex marito della showgirl Carolina Marconi, per anni alla ribalta anche della cronaca rosa,

Come detto, era già stato coinvolto tre anni, insieme ai tre fratelli, in un’ inchiesta della Procura della Repubblica di Lecce che lo accusava di far parte di una banda che truccava le macchinette e le imponeva ai locali

Di un anno fa la nuova accusa è di far parte di un’ organizzazione in rapporti con la criminalità organizzata, in particolare con cosche della Ndrangheta: fu arrestato e posto ai domiciliari,  per “associazione a delinquere transnazionale finalizzata alla raccolta illecita del gioco d’azzardo e della frode fiscale“.

 

 

Category: Cronaca

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