L’OPERA PRIMA DI LUCA BORRELLO A SALVE SABATO 27

| 24 Luglio 2019 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

È prevista per sabato 27 luglio, sulla Terrazza del Palazzo Ramirez in Piazza Concordia, a Salve, con inizio alle ore 20.00, la presentazione del romanzo ‘Diavolo di una capra – Una storia dell’Italia fascista’ di Luca Borrello (Edizioni Il Raggio Verde, 15 euro) opera prima del bravo scrittore tricasino che vive a Ruggiano ed esordisce proprio con un impegnativo romanzo che è ambientato in un piccolo paese del Sud Italia, nel settembre del 1939, in pieno regime fascista.

Sono obbligatorie le esercitazioni settimanali (il sabato fascista….) cui sono sottoposti tutti i ragazzi e le ragazze; ed è proprio durante una di queste esercitazioni che Oreste, un diciottenne pieno di fantasia e qualità, manifesta la sua rabbia ed il suo senso di libertà contro le imposizioni del regime. Il suo impeto, però, lo porterà a vivere un’esperienza sconcertante, inimmaginabile, che segnerà la sua vita. Da una parte l’accusa, ovvero il segretario politico del partito, dall’altra colui che è accorso in sua difesa, il parroco del paese. È così che la situazione finisce per essere la rappresentazione della eterna lotta tra la Chiesa e il regime, ovvero la cristianità contro la forza militare…

Ed è importante, per Oreste, il consiglio che riceve dal filosofo-pastore che lo sostiene: “Tu devi essere come una capra: abbi il coraggio di osare ma non metterti mai nelle condizioni di cadere”.

La trama, molto ben sostenuta da una prosa semplice ed avvincente, finisce per confermare tutte le doti di affabulatore di Borrello che, rifugiatosi nel romanzo ‘storico’, non esita a rendere chiaro il discorso di una contemporaneità che, al di sopra di tempo e luoghi, fa emergere, ancora una volta, l’eterno contrasto tra ‘uomini e caporali’. Permeato di un tangibile crepuscolo legato ai miti classici, come fa notare nella introduzione Antonio Imbò, il romanzo ci presenta figure particolarmente interessanti, che rimangono nella memoria e confermano lo spessore dello scritto: su tutte, il pastore Ulisse, vero deus ex machina di sentimenti e filosofie più o meno popolari e introspettive.

La guerra, infine, finisce per stendere la sua triste figura su tutte le vicende che caratterizzano il momento, quasi a voler confermare l’ineluttabilità dei destini umani, che finiscono per autodistruggersi nel nome, effimero, della Libertà.

In realtà, sedendo alla spoglia tavola dell’Egoismo e della Violenza.

Category: Cultura, Libri

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