UNA PIECE TEATRALE RICORDA IL CASO DI SANTA SCORESE

| 19 Gennaio 2020 | 0 Comments

di Raffaele Polo______

Prosegue venerdì 24 gennaio 2020, ore 20.30, con lo spettacolo “Santa della Perseguitate” scritto, diretto e interpretato da Alfredo Traversa (nella foto), la terza stagione di teatro e musica “Teatri dell’Agire” del Teatro Comunale di Galatone.

Lo spettacolo è stato presentato il 25 novembre 2019 presso la Biblioteca Camera dei Deputati. Alfredo Traversa interpreta un poliziotto, e racconta da uomo la storia di un femminicidio. Il regista-attore sottolinea come questa storia pone al centro la figura di un uomo, che è pure il padre della vittima e l’impotenza delle istituzioni.

Una giovane ragazza di nome Santa, comincia a scrivere tra i monti della Basilicata, lettere a Dio. Tornata in Puglia con il papà di Muro Lucano e la mamma di Bari continua la sua ricerca interiore nel capoluogo pugliese.

Attiva nel volontariato e nell’associazionismo frequenta l’università barese.

Un giorno viene seguita da un uomo che per tre anni cercherà in diversi modi di contattarla. Cercherà anche di violentarla. Le scriverà diversi messaggi. Quest’uomo è uno sconosciuto, non è un amico della ragazza, né un suo ex. Il papà di Santa è sovrintendente della Polizia di Stato e subito porta la figlia in Questura a sporgere denuncia. Per tre anni nessuno riesce a fermare quest’uomo. Per tre anni Santa sarà sempre ‘scortata’ dal padre, dalla madre o dagli amici. Solo una sera Santa tornerà a casa da sola. E quella sera, il  16 marzo 1991, sarà la sua ultima sera.

La sua storia è nota in tutto il mondo. Un caso unico nella storia del giornalismo italiano. E’ la prima vittima ufficiale di stalking. Il comune di Bari ha intitolato una via e l’Università di Bari le ha conferito un diploma ad honorem ‘quale vittima di femminicidio’. La particolarità tra le tante del caso di Santa Scorese è che per questa giovane vita spezzata è in corso in Vaticano una causa di beatificazione come martire per la dignità della donna, martire per fede. L’omicida infatti per tre anni ha perseguitato Santa firmandosi come ‘figlio di Dio’.

Il caso unico al mondo di Santa offre l’opportunità di riflettere su più piani; 1) l’impotenza delle forze dell’ordine; 2) l’incapacità della società civile di avvertire un pericolo; 3) l’incapacità delle strutture sanitarie di offrire supporto; 4) la presenza dei mass media a tragedia avvenuta; 5) il ruolo della Chiesa; 6) la forza e i legami all’interno di un nucleo familiare.

Di lei si sono interessati e/o hanno scritto: Umberto Galimberti, Giulia Bongiorno, Maria Grazia Cucinotta, Michele Emiliano, Michele Mirabella, Niki Vendola,Laura Boldrini, Chiara Lubich, Padre Assange, Vescovo Bux, Raffaele Fitto, Giulia Bongiorno, Alessandro Piva, Isabella Rauti, Congregazione dei Santi Vaticano, Rai Uno, Rai Due, Canale 5, TV2000.

L’opera su Santa ha visto una pubblicazione della casa editrice La Meridiana (legata a don Tonino Bello) donata a Papa Francesco (vedi foto).

Tutte le testate giornalistiche e televisive per anni si sono occupate del suo caso. Santa è esempio di coraggio e di virtù tanto che per il Concilio del Vaticano di ottobre 2018 è stata portata ad esempio come una ‘santa della porta accanto’. Una vicenda che viene riproposta nella messa in scena ‘Santa delle Perseguitate’ attraverso una tecnica teatrale che porta lo spettatore ad immedesimarsi in quello che accade e nello stesso tempo ad avvertire disagio per quello che sta accadendo e che nessuno riesce a vedere.

Category: Cultura, Eventi

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