‘UNO DEI LUOGHI PIU’ BELLI DELLA CITTA’ OSCURATO DA UN PRIVILEGIO INUTILE. PREFETTO E PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI LECCE DIANO IL BUON ESEMPIO’
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Arturo Baglivo ci manda il seguente comunicato, sui parcheggi all’interno di Palazzo Celestini. Una questione che si trascina da anni, leccecronaca.it se ne è ripetutamente occupata, ma niente, non se ne viene fuori. Denunce giornalistiche, esposti, segnalazioni, assicurazioni e riassicurazioni, promesse. Poi passa qualche giorno, e le auto sono tutte là dentro, anche con buona pace del nuovo Prefetto, e del nuovo Presidente della Provincia. Passano gli uomini e le donne, cambia il colore politico delle amministrazioni che si succedono, ma le auto sempre là stanno (nella nostra foto d’archivio, un’immagine di un anno fa)______
“Riteniamo sia uno scandalo che la Provincia e la Prefettura abbiano 6 macchine, per ciascuna istituzione, autorizzate alla sosta all’interno del chiostro di Palazzo Celestini, sebbene tale previsione sia solo un limite massimo e sia stata siglata una intesa tra le Amministrazioni per non raggiungere tale quota. Tuttavia, sul tema si dibatte da anni e non sono rari i giorni in cui il numero di automobili posteggiate sia anche superiore a tale quota, creando una situazione insostenibile da ormai troppo tempo.
Ora il Comune afferma l’esigenza dell’entrata in vigore del regolamento ZTL o di una sua modifica, per limitare l’entrata di queste autovetture e delle altre che affollano quotidianamente uno degli angoli più suggestivi della nostra città. Tuttavia, si tratta evidentemente di un pretesto. Perché entrambi gli Enti pubblici potrebbero tranquillamente adottare disposizioni senza attendere una misura specifica al riguardo da parte dell’amministrazione Comunale”.
Sono le parole, in una nota congiunta, del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle Arturo Baglivo e del deputato Diego De Lorenzis, vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.
“I rappresentanti istituzionali del M5s, ad esempio, si dimezzano lo stipendio su base volontaria, anche in assenza di una norma di legge al riguardo. Riteniamo – proseguono gli esponenti pentastellati – che le istituzioni debbano dare il miglior esempio al paese a partire dalle comunità locali. Altrettanto pretestuoso appare il richiamo ad un’esigenza dettata dai protocolli di sicurezza: questo aspetto può valere certamente per il Prefetto, ma è ovvio che esistono soluzioni alternative o complementari: potrebbe essere prevista la presenza delle autovetture di servizio all’interno del chiostro esclusivamente per il tempo strettamente indispensabile alla fermata utile alla discesa o alla salita a bordo del rappresentante del Ministero dell’Interno e della sua scorta o al massimo autorizzare alla sosta permanente soltanto 2-3 autovetture.
Pretendere ancora la sosta di 12 automobili all’interno del meraviglioso chiostro è, senza ombra di dubbio, una esagerazione che deturpa la straordinaria bellezza monumentale di uno degli edifici più incantevoli del centro storico di Lecce.
Il Comune può fare la sua parte, come accade in tutte le altre città con la medesima esigenza: per garantire un accesso agevole e restituire decoro e armonia alla bellezza del luogo, l’amministrazione comunale dovrebbe riservare un numero congruo di stalli in via Costa o in altre strade limitrofe, per le forze di polizia e le autorità, come il prefetto e il presidente della Provincia.
Gli altri rappresentanti istituzionali, assessori e consiglieri provinciali, nonché i dipendenti di entrambi gli enti, siamo certi che vogliano recarsi sul proprio luogo di lavoro a piedi o in bicicletta, come fanno tutti i cittadini che si recano in centro senza auto e come peraltro si usa fare in tutti i Paesi moderni e civili”.
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