“Dopo il covid non possiamo aprire le porte a tutti”. I TIMORI DI UMBERTO LEO DELLA FIAMMA TRICOLORE

| 18 Luglio 2020 | 0 Comments

di Francesco Buja______

“L’inimmaginabile diventa realtà. Il Centro di accoglienza richiedenti asilo di Restinco, a Brindisi, ovviamente nel solito opportuno silenzio, sta per essere trasformato in struttura per albergare i migranti in arrivo in Italia che risultino positivi al coronavirus. In altri termini, invece di vietare l’ingresso ai positivi, si destina in loro favore un immobile ad hoc, ove tenerli in quarantena”.

Questo l’allarme lanciato tramite comunicato stampa dal segretario cittadino di Lecce del Movimento sociale Fiamma tricolore, Umberto Leo (nella foto), preoccupato dalla politica sull’immigrazione varata dal Governo giallorosso.

Come accade per tutto il Sud dell’Italia – incalza il noto penalista –  nemmeno in tempi di Covid il nostro Salento, da sempre terra di sbarchi illegittimi, viene risparmiato dal fenomeno vieppiù crescente dell’immigrazione clandestina.

E se già l’azione proditoria e perniciosa del Governo nazionale, che non si è fatto scrupolo di giocare con la salute dei suoi connazionali (ed in verità anche con quella dei migrati regolari), si è sostanziata in una spregiudicata gara di cecità politica, la situazione oggi si manifesta più grave in ragione degli sbarchi irregolari i quali, sfuggendo a qualsivoglia controllo, consentono a fiumane di extracomunitari di violare il confine italiano e invaderlo con tutto il loro carico di drammi e di possibili infezioni virali”.

L’avvocato Leo tocca un aspetto cruciale ma spesso abilmente ignorato da media e politica dell’umanitarismo di questi anni: “Il malinteso senso di solidarietà è servito sino ad oggi da scudo e da scusa a molti per trarre personalissimo profitto economico e vantaggio sociale e politico dalla condizione di miseria, di sofferenza, di abbandono degli ultimi e dei derelitti, che a migliaia hanno potuto arrivare sino a noi. Così, la politica italiana sul tema si è rivelata per un verso fallimentare e, per altro aspetto, non memo trascurabile, deliberatamente finalizzata al sovvertimento delle regole poste a disciplina del sistema democratico”.

 

La denuncia senza mezzi termini: “Che l’immigrazione rappresenti per molte associazioni e cooperative (e soltanto per loro, nessun altro compreso) un affare miliardario non è certo notizia nuova. Oggi, però, dopo aver trascorso mesi di angoscia, chiusi nelle nostre case, nel timore del contagio che poteva arrivare dal nostro vicino, non possiamo più aprire le porte a tutti, indiscriminatamente, senza considerare che nel mondo i contagiati sono oramai più di tredicimilioni!”.

La considerazione di Umberto Leo: “D’altro canto, per dirla in soldoni, un’economia in ginocchio, ulteriormente prostrata dall’emergenza pandemica, non può permettersi di accogliere nel suo senso malato, altri germi patogeni. Se soltanto uno tra gli immigrati positivi al covi-19 sbarcati ieri ed oggi sulle coste salentine è sfuggito alla cattura, noi corriamo serio il rischio di probabile propagazione della malattia”.

Dunque, l’appello dell’esponente del partito che alle prossime elezioni per la Regione Puglia esprimerà un proprio candidato presidente, il professor Pierfranco Bruni: “Il Governo centrale, quello regionale e le prefetture, le quali ultime del primo sono organo e manifestazione concreta, diano finalmente, e per una volta, segno di affetto alla nostra bandiera tricolore, fulgida ancora, e nonostante tutto, di speranze”.  

 

 

Category: Cronaca, Politica

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.