NUOVE PROTESTE A TARANTO CONTRO IL MOSTRO

| 1 Luglio 2021 | 0 Comments

(Rdl)______Nuove proteste contro il Mostro a Taranto questa mattina davanti la Prefettura (nella foto) da parte di cittadini e associazioni, che hanno chiesto “il fermo della produzione dell’area a caldo in quanto al danno ambientale è associato un danno sanitario scientificamente acclarato e certificato”.

Nei giorni scorsi, dopo che il Consiglio di Stato aveva salvato l’ex Ilva dalla chiusura totale, si era aperto il fronte del fermo di una parte della così detta area a caldo, come da decreto ministeriale per la messa a norma,  contro cui però l’azienda ha fatto nuovo ricorso, al Tar del Lazio.

Da qui la nuova protesta di questa mattina degli ambientalisti: “una vasta mole di documentazione ormai disponibile evidenzia oggettive situazioni di pericolo per la salute pubblica emerse dopo il 2012, quando furono sequestrati gli impianti nell’ambito dell’inchiesta Ambiente Svenduto: esistono gli studi epidemiologici, la Valutazione del danno sanitario, la sentenza Cedu di condanna dell’Italia per i mancati controlli sulle emissioni, i pericoli evidenziati dal Tar di Lecce chiamato a valutare l’ordinanza di fermo dell’area a caldo del sindaco Rinaldo Melucci e le considerazioni del Consiglio di Stato, che pur annullando quell’ordinanza, ha confermato la presenza di una problematica di carattere ambientale e sanitario, definendola pacifica e ormai acquisita. La documentazione scientifica sarà portata all’attenzione anche della Procura della Repubblica”.______

 

LA RICERCA nei nostri articoli del 23 e 24 giugno scorsi

ULTIM’ORA / IL CONSIGLIO DI STATO SALVA IL MOSTRO, DA’ RAGIONE AI PROPRIETARI VECCHI E NUOVI E DA’ TORTO AI CITTADINI: “non c’è imminente pericolo per la salute”

 

TARANTO, IL GIORNO DOPO LA SENTENZA

Category: Cronaca, Politica

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