IL MOSTRO AVVELENA E UCCIDE, ORA LO DICE PURE L’ONU IN UN RAPPORTO CHOC CHE ACCUSA IL GOVERNO ITALIANO DI CRIMINI CONTRO L’ UMANITA’. CHISSA’ SE A BEPPE GRILLO E A LUIGI DI MAIO FISCHIANO LE ORECCHIE…

| 15 Febbraio 2022 | 0 Comments

(g.p.) ______

E dopo l’ Organizzazione Mondiale della Sanità, il mese scorso, ora è addirittura l’ Onu a denunciare.

Lo fa in un documento drammatico per solennità di modi, contenuti e autorevolezza dell’istituzione.

Parla di crimini contro l’umanità di alcuni governi, fra cui quello italiano.

Quel governo di cui fa parte anche il Movimento Cinque Stelle, che proprio sull’ex Ilva in ordine di tempo consumò il primo, più immediato, oltre che più dirompente quanto inspiegabile e sfacciato,  dei suoi tradimenti delle promesse elettorali.

 

E’ stato diffuso oggi un rapporto choc dell’Onu, assemblea delle Nazioni Unite, delegazione Diritti Umani, che parla di ambiente e territorio, e che in particolare, al paragrafo 29, denuncia come alcuni Stati abbiano creato, in collusione con alcune imprese, a danno dei cittadini, delle vere e proprie “zone di sacrificio”,di cui fa  alcuni esempi dettagliati, macchiandosi di veri e propri crimini contro l’umanità.

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Al punto 45 si parla dell’acciaieria tarantina, definita come tra le aree più inquinate al mondo.

Ecco le traduzioni integrali dei due capitoli.

29. La perdurante esistenza di zone di sacrificio è una macchia sulla coscienza collettiva dell’umanità.
Spesso create dalla collusione di Governi e imprese, le zone di sacrificio sono l’opposto diametrale dello sviluppo sostenibile, danneggiando gli interessi delle generazioni presenti e future.
Le persone che abitano le zone di sacrificio sono sfruttate, traumatizzate e stigmatizzate. Sono trattate come usa e getta, le loro voci ignorate, la loro presenza esclusa dai processi decisionali e la loro dignità e diritti umani calpestati.
Le zone di sacrificio esistono negli Stati ricchi e poveri, nel nord e nel sud, come descritto negli esempi seguenti.

45. L’acciaieria Ilva di Taranto, in Italia, da decenni compromette la salute delle persone e viola i diritti umani scaricando enormi volumi di inquinamento atmosferico tossico.

I residenti nelle vicinanze soffrono di livelli elevati di malattie respiratorie, malattie cardiache, cancro, disturbi neurologici debilitanti e mortalità prematura.

Le attività di pulizia e bonifica che avrebbero dovuto iniziare nel 2012 sono state posticipate al 2023, con l’introduzione da parte del Governo di appositi decreti legislativi che consentono all’impianto di continuare a funzionare.

Nel 2019 la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha concluso che l’inquinamento ambientale continuava, mettendo in pericolo la salute dei ricorrenti e, più in generale, quella dell’intera popolazione residente nelle aree a rischio.

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IL DOCUMENTO UFFICIALE

https://undocs.org/A/HRC/49/53?fbclid=IwAR2PmO2VKqVCeLakVT39ABzGGfABVlP3kmUzHGI7fw-4SKtXIs9zxh2MtSI

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LA RICERCA nel nostro ultimo articolo sulla questione del 21 gennaio scorso

TOH, ADESSO L’ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA’ SI E’ FINALMENTE ACCORTA CHE IL MOSTRO UCCIDE

 

Category: Cronaca, Politica

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