L’INCUBO CITTADELLA DI NUOVO SUL VIA DEL MARE

| 23 Febbraio 2022 | 0 Comments

(m.a.)______ Il Lecce per confermarsi capolista solitaria e tentare la fuga, il Cittadella per confermarsi bestia nera, e anche quest’anno protagonista del campionato.

I riflettori del Via del Mare si accendono in una serata fresca e frizzante (nella foto).

 

Mister Baroni manda in campo per l’abituale modulo 4-3-3 Gabriel – Gendrey, Lucioni, Tuia, Gallo – Majer, Hjulmand, Gargiulo – Strefezza, Coda, Listkovski.

Mister Gorini schiera il suo 4-3-1-2 con Kastrati – Cassandro, Perticone, Visentin, Donnarumma – Vita, Pavan, Mastrantonio – Baldini – Antonucci, Tounkara.

 

Pronti via, scappa Antonucci, lascia tutti di sasso, salta Lucioni, arriva al limite e infila Gabriel con un sinistro chirurgico. Trenta secondi, e il Lecce vede subito fantasmi bianchi e sorci verdi.

 

Reagisce però la squadra di casa, Strefezza colpisce una traversa clamorosa con un tiro dal limite dell’aria, Listkowski arriva sul rimpallo, ma sbaglia la deviazione vincente. Poco dopo sempre da ottima posizione sbaglia pure Majer di testa.

Non stanno a guardare però gli ospiti, che colgono anch’essi una traversa, con Gabriel che si salva così, deviando quanto basta un tiro velenoso di Mastrantonio dalla bandierina.

Il primo quarto d’ora se ne va scoppiettante.

Entrambe le squadre cercano di trovare spazi buoni per costruire affondi fulminanti.

Il capocannoniere Coda conclude due volte nel giro di pochi minuti, di testa e di sinistro, ma non inquadra la porta.

E’ il più attivo, ci riprova di nuovo poco prima della mezzora, ma la conclusione è sfortunata e finisce sul fondo, rimpallata nell’area affollata.

Ora i ritmi sono un po’ calati, con i padroni di casa che cercano di portarsi di più in avanti in maniera strutturale e gli ospiti che stanno attenti a non concedere situazioni pericolose.

Gioco che spesso ristagna senza costrutto a centrocampo.

Non succede niente di importante fino al duplice fischio del signor Camplone di Pescara.

 

Al rientro dagli spogliatoi, Baroni inserisce Helgason al posto di Gargiulo, ma nella fisionomia della partita non cambia nulla, il primo quarto d’ora della ripresa se ne va come l’ultimo del primo tempo, con azioni su entrambi i fronti volenterose, ma mai pericolose.

Poi l’allenatore dei giallorossi mette dentro pure Ragusa e Calabresi, cercando di imprimere maggiore dinamismo offensivo ai suoi.

Le mosse non sembrano sortire nessun effetto, padroni di casa che non trovano il ritmo vincente in avanti, ospiti che si difendono con ordine e privilegiando il gioco.

Al minuto 65 c’è il raddoppio del Cittadella. Tuia sbaglia il controllo difensivo, Tounkara gli ruba palla e si invola senza più ostacoli verso la porta di Gabriel, e insacca.

Ora che i fantasmi sono diventati un incubo, quando mancano venti minuti più recupero alla fine della partita, Baroni si gioca la carta Pablo Rodriguez, messo in campo al posto di Listkovski.

Le occasioni vere però ce le ha il Cittadella, due, a seguire, la prima la sbaglia tirando fuori Tavernelli, la seconda la para Gabriel su conclusione di Baldini dal limite.

E’ un Lecce  che punta ma non trova la porta, invano sospinto da un pubblico che capisce il momento di difficoltà e incita all’assalto, per cercare di riaprire la partita e magari riacciuffarla per i capelli nel recupero finale.

Niente di che, anzi è il Cittadella che tiene palla con ordine, e va  anche a concludere.

 

Al minuto 85 spunto di Pablo Rodriguez che guadagna un angolo, il susseguente colpo di testa di Lucioni, ormai attaccante aggiunto, si stampa sulla traversa e finisce fuori.

 

E la riapre, la riapre il Lecce. Segna Coda. E l’88’, quando  il bomber raccoglie un suggerimento dentro l’area da azione su un altro calcio d’angolo, e insacca di destro.

Cinque minuti di recupero.

Ci riprova Coda, con un bel tiro al volo, ma questa volta Kastrati in qualche modo ci mette una pezza.

A due minuti dalla fine, occasione per Ragusa, che però tira fuori da buona posizione.

 

E poi finisce così.

Come l’anno scorso, l’incubo Cittadella si abbatte di nuovo sul Via del Mare in un momento decisivo del campionato.

E la prima sconfitta interna della stagione, dopo le altre due di Cremona e di Pisa, pagata duramente, dal momento che il Lecce non solo non va in fuga solitaria, ma perde pure la testa della classifica, dopo una gara non all’altezza delle prestazioni migliori fatte vedere finora.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Cronaca

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