REPORTAGE / LA CULTURA ARMA CONTRO L’IGNORANZA: INAUGURATA LA “BIBLIOTECA UKRAINA PIÙ-MILANO”

| 26 Febbraio 2022 | 0 Comments

di Chiara Evangelista______

È venerdì 25 febbraio 2022, un tipico venerdì milanese. Lo sciopero dei mezzi rallenta Milano, le metro garantiscono i servizi per la giornata in determinate fasce orarie, la giornata fa fatica ad arrivare al capolinea. Ma in questo venerdì di fine febbraio trovare motivi per andare avanti risulta difficile quando nel cuore dell’Europa c’è un inutile spargimento di sangue voluto da chi vorrebbe ridisegnare i confini internazionali di uno Stato sovrano. E questa stazione metropolitana semivuota dell’hinterland milanese in cui mi ritrovo, a pochi metri più in là, viene utilizzata come rifugio dai bombardamenti, i vagoni come stanze di accoglienza dove trova riparo chi non è più al sicuro nella sua casa.

Nella zona di Milano Affori però c’è chi non cade nella trappola dell’impotenza, c’è chi costruisce laddove si vuole distruggere, ricorda laddove si vuole l’oblio.

“È per questo che oggi inauguriamo questa libreria, per promuovere la cultura ucraina”, mi dice Iryna Luts (nella foto, in basso), accogliendomi nel loro spazio in via Brusuglio n.73. “Le persone sono disinformate, non sono a conoscenza dei fatti più recenti. Genocidio ucraino? Le dice niente? Vede, qui mettiamo a disposizione tanti libri e manuali di storia proprio per colmare le lacune di una storia che è stata raccontata poco e male agli europei”.

Una libreria come polo culturale non solo per gli ucraini ma anche per gli italiani, questo è stato il motivo che ha spinto l’Associazione Ucraina Più-Milano, composta da una trentina di persone, a dare vita ad una biblioteca ucraina.

Nelle parole di Iryna ci sono rabbia e dignità. “Dov’eravate otto anni fa? Dov’eravate quando gli accordi di Minsk sono stati ridotti a carta straccia?”. Dov’eravamo? Eh, dov’eravamo… “Le sanzioni che vogliono applicare le superpotenze sono inefficaci, bisognava intervenire prima. Ci sentiamo soli”.

Il mio sguardo si concentra sul volto di una donna che guarda il display illuminato del cellulare. “Mio figlio è a Kiev e non può lasciare il Paese”, mi dice Lena e io non riesco a dir nulla. La abbraccio. “Ma i politici italiani non hanno pensato anni fa a trovare altre fonti di energia e altri fornitori piuttosto che assoggettarsi così a Putin?”, mi chiede con gli occhi lucidi. Le dico sconfortata che la nostra classe politica lascia molto a desiderare ed esempio ultimo ne è stato l’elezione del Presidente della Repubblica…

La porta cigola iniziano ad arrivare i primi ospiti in libreria, tra questi anche Diana De Marchi, presidente della Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano. L’associazione ha organizzato con grande impegno una presentazione di libri di autori ucraini (Alexandre Korotko e Dmytro Chystiak) pubblicati dalla casa editrice salentina I Quaderni del Bardo Edizioni e presentati da Laura Garavaglia. “La lingua è ciò che caratterizza un popolo”, così introduce l’evento Iryna. E parole, poesie, letture divengono gesti di resistenza a testimoniare l’esistenza dello Stato e del popolo ucraino, a dispetto di Putin che nei giorni scorsi ha sostenuto l’inesistenza della nazione.

E mentre la serata in libreria scorre tra strette di mani in segno di solidarietà, penso alla domanda di Iryna: “Dov’eravate otto anni fa?”

Già, dov’eravamo…

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Category: Cronaca, Cultura, Eventi

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