LA STORIA / Luce CHE NON VEDRA’ PIU’ LA LUCE

| 28 Aprile 2022 | 0 Comments

(e.s.) ______ Caterina Giustiniani ha 41 anni, vive a Copertino e lavora come impiegata. Tre giorni fa ha ascoltato la storia dell’aquila accecata dal piombo dei cacciatori crudeli dalle ragazze che se ne occupano al centro specializzato del Museo di Calimera. Basta e avanza, a farci star male, però, caso mai, ce ne sarebbero, purtroppo, altre, di simili, a volerle raccontare, ci ha detto

Basti questo, a rafforzarci nel convincimento che la caccia non è uno sport, è una guerra, e che va abolita, subito, per legge.

Ed ecco quello che, dopo aver sentito questa storia, Caterina Giustiniani ha postato sul proprio profilo Facebook.

 

Lei è una piccola aquila, che ho ribattezzato col nome Luce, in cura presso il CRAS del Salento (Centro di accoglienza della fauna selvatica) all’interno del Museo di storia naturale di Calimera.
È stata colpita al cranio da diversi pallini sparati da un fucile al di fuori della stagione venatoria.
È rimasta cieca, vive al buio e deve essere assistita continuamente per poter vivere, se di vita si può parlare. Avrebbe dovuto essere abbattuta, ma la sua voglia di vivere ha prevalso.
I pallini al piombo erano incandescenti quando l’hanno colpita. Provate ad immaginare se un pallino ardente vi colpisse anche solo una mano, che dolore atroce provereste?
Al piombo!
Parliamo continuamente di Plasticfree, di cambiamento climatico, di rifiuti zero, di emissioni zero e poi ci stanno (nel 2022!) dei trogloditi che per un divertimento assurdo, anche quando non gli è consentito, sparano in giro pallini al piombo, uccidendo, ferendo, inquinando. E poi noi, mangiamo i bei zanguni e paparine al piombo!
Il giorno in cui la caccia verrà abolita, sarà sempre troppo tardi!
Perché uccidere solo per uccidere non può essere consentito. E non chiamatela “arte” perché l’arte crea bellezza, questa roba distrugge la bellezza!
Il grande, grandissimo grazie va sempre agli operatori che dedicano la loro vita a questi poveri esseri indifesi. Grazie, grazie, mille volte grazie.
E tu, Luce, perdonaci se puoi. 
La liberazione della moderna Italia passa anche da queste cose. ______ 
L’APPROFONDIMENTO in due dei nostri  ultimi articoli dedicati alla questione, del 28 settembre e del 22 dicembre scorsi

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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