DRAMMA DELLA FOLLIA A VILLA CASTELLI, DONNA UCCISA A FUCILATE DALL’EX, CHE POI SI SUICIDA. TUTTI I PARTICOLARI

| 1 Settembre 2022 | 0 Comments

(e.l.) ______ Un matrimonio alle spalle, due figli, ormai già grandi, ventenni. Un lavoro in una sartoria. Una nuova relazione sentimentale con un uomo del paese, che aveva poi deciso di troncare, da poco. Qualcosa era andato storto, qualcosa non andava proprio, meglio finirla lì. Poi però appresso a questo è finito pure tutto quanto il resto.

1 settembre 2022. E’ l’ultimo giorno della vita di Giuseppina Fumarola, 47 anni, di Villa Castelli, novemila abitanti fra le tre province del Salento. Come tutte le mattine si era alzata presto per andare a lavorare nell’azienda tessile dove era impiegata. Da tanto tempo, praticamente da sempre.

Alle 7 è in via Galilei, l’afa, il sole che va e viene, il tempo incerto.

Parcheggia, scende dalla macchina, fa pochi passi per entrare. Quando all’improvviso gli si para davanti lui, armato di fucile.

Non ha il tempo di pensare, di dire nulla, forse nemmeno una parola, Giuseppina. Raggiunta da due colpi al cuore in rapida successione, si accascia al suolo, senza vita.

Lui è l’ex compagno, quello lasciato da poco, Vito Sussa, 52 anni, piastrellista, che alla fine della relazione non si era ancora rassegnato. ‘Single’ aveva scritto sul suo profilo di Facebook. ‘Ho salvato la mia vita lontano da lei’ aveva aggiunto un altro giorno. Ma dietro l’apparenza, chissà quali tormenti interiori, quali conflitti irrisolti si trascinava dietro. Fino alla follia. ‘Un amico delinquente ti aiuta sempre, ma un amico pazzo a bisogno di aiuto,’ aveva annotato appena due giorni fa, in quella che adesso sembra essere una disperata richiesta di aiuto.

Poi, la follia ha preso il sopravvento. Questa mattina l’ha aspettata vicino la fabbrica, da cui casa sua dista pochi metri, con in mano uno dei fucili di cui egli, da cacciatore convinto quale era, aveva regolare disponibilità. L’ha uccisa. L’ha vista morire. Se n’è tornato a casa sua e si è ammazzato a sua volta, soffocandosi.

Aveva preparato tutto nelle ultime ore, tutto purtroppo è andato come egli l’aveva preparato.

“In questo momento voglio esprimere la vicinanza mia personale, e quella di tutto il comune ai due figli e alla famiglia della donna – ha detto il sindaco di Villa Castelli Vitantonio Caliandro – E allo stesso tempo voglio lanciare un appello alla riflessione: occorre lavorare quotidianamente sui rapporti umani e in modo particolare sul rispetto delle donne. Non sono sufficienti le giornate come quella dell’8 marzo. Occorre uno sforzo di tutti. Non è possibile che continuino ad accadere tragedie come questa di oggi”. 

Category: Cronaca

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