COME ERAVAMO / PIU’ BIANCO NON SI PUO’

| 3 Novembre 2022 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______ 

Gesti semplici, oggetti di uso comune. Ma ricchi di significato soprattutto per chi, bambino, conserva nella memoria il piacere della sorpresa e della scoperta.

Noi esitavamo a lavarci e utilizzare quel sapone ormai ridotto ad una massa informe e senza alcun profumo: ecco allora che vennero di moda le ‘saponette profumate’ che, in breve, presenziarono in tutti i bagni, supportate anche da una pregnante pubblicità televisiva. Da Palmolive a Lux, passando per Camay (seduce, seduce, seduce tre volte, recitava la voce in sottofondo specificando, in seguito, che il sapone era arricchito da profumo francese ‘da diecimila lire il boccettino’) il mondo dei detersivi si apriva a noi con inusitata presenza.  

Fu il momento dei detersivi in colorate scatole che, idea geniale!, contenevano una sorpresa per i bambini di allora. Sciocchezze, piccoli giocattoli da niente, ma servivano a convincere la mamma a comprare Tide, Extra, Vel che si facevano concorrenza non tanto sul bianco che più bianco non si può (una lunga pubblicità di Tide proclamava: Fuori il grigio! Dentro il bianco!) quanto sulle caratteristiche degli omaggi inseriti. Che erano soprattutto pupazzetti (ricordo l’omino che fumava) ma soprattutto, graditissimi ai maschietti, miniature di aerei e automobili, di cui tenevamo un gran numero in scatoloni che venivano sempre esibiti ai compagni, come vere e proprie prove della nostra pulizia…

Certo che affondare le mani nella polvere bianca profumata, una volta aperta la scatola, per cercare la bustina col regalo, era un momento veramente magico, anche se qualche volta la delusione ci  prendeva se non trovavamo quello che più ci piaceva.

Questi richiestissimi detersivi, la mamma li acquista nelle drogherie perché non c’erano, ancora, i supermercati; ma ci mandava anche ad acquistarli nei negozietti che pullulavano per le vie del centro storico. Io ricordo, proprio accanto alla chiesa del Rosario, una minuscola stanzetta con insegna ‘Olii’ dove una signora gentile vendeva di tutto. Mi sono chiesto, da sempre, se la parola corretta non fosse ‘Oli’ ma, ancora adesso, il dubbio  è rimasto. Le scatole costavano, più o meno, lo stesso: ma sceglievo in base a calcoli personalissimi, a seconda dei ritrovamenti effettuati nelle volte precedenti. Ambitissimo, ad esempio, l’elicottero. Ma era distribuito in due metà, da assemblare. E bisognava essere fortunati per reperirle nella polvere bianca…

Poi, i detersivi presero la strada delle raccolte punti (L’Olandesina della Mira Lanza) e dei personaggi pubblicizzati da Carosello: su tutti Angelino col Super Trim e Calimero.

Pure, altri nomi erano ad attendere sugli scaffali di negozi e, adesso che nascevano i supermercati, nei loro settori dedicati. Ma niente più sorpresine, dislocate in altri generi, commestibili questa volta. Gli ovetti Kinder, insomma, alla fine l’hanno spuntata sui detersivi che costavano 100 lire e ci regalavano un momento di sorpresa e felicità.

Category: Costume e società, Cultura

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.