LA STORIA / GLI AMICI NON SI LASCIANO MAI SOLI

| 8 Novembre 2022 | 1 Comment

di Flora Fina ______

Colpisce tristemente al cuore, il triste episodio verificatosi pochi giorni fa a Lecce, e che ha riguardato la drammatica morte di un cane – un bellissimo lupo cecoslovacco per la precisione – precipitare dal terzo piano di una palazzina in pieno centro, per la precisione, in via Giuseppe Petraglione.

Una caduta accidentale certamente, tuttavia, non bisogna tralasciare un forte stato di abbandono e miseria da parte di padroni insensibili all’amore incondizionato di  chi, per mesi, è rimasto legato con una corda piccola e stretta all’inferriata del balcone (nella foto), tanto da trascorrere la maggior parte delle sue ore, anche durante la notte, ad abbaiare senza sosta, sentendosi costretto e limitato in pochissimi metri quadrati di spazio e senza chiedere mai nulla in cambio.

Una prigionia questa, terminata nel più angoscioso dei modi: una morte sul colpo del povero -ma fiero- lupo cecoslovacco che questa volta, non legato da alcuna fune, sarebbe salito su uno sgabello collocato sul balcone, e nel tentativo disperato di vedere un po’ com’è davvero il mondo là fuori, avrebbe provato il salto dal terzo piano, incontrando la sua triste e drammatica fine.

Il tonfo in piena notte è stato terribile: una morte annunciata da un suono funesto, dal frastuono dell’impatto dell’animale su una vettura – di proprietà dei residenti del condominio- parcheggiata lì sotto. Un folto gruppo di persone – circa venti –  si è riversato in strada,  e ha potuto vedere con i propri occhi l’esemplare spegnersi per sempre in pochi attimi.

La vicenda tuttavia, era una tragedia preannunciata da tempo: i condomini infatti, da tempo facevano spesso e volentieri presente ai proprietari – una giovane coppia di origine cinese – di assumere soluzioni più confortevoli per l’esemplare in modo da garantire anche una maggiore quiete nella palazzina.

L’ Enpa, ovvero l’Ente Protezione Animali ha denunciato l’accaduto, attivando il proprio ufficio legale e i volontari della sezione di Lecce per andare a fondo di questa tragedia, un evento drammatico che ci si augura non vada a finire nel dimenticatoio.

Rimane la tristezza e lo sconforto per uno spirito puro e semplice che non c’è più: una vita spezzata dall’incuria di chi non ha il tempo di gestirla, che preferisce avidamente custodirla ma nel peggiore dei modi.

È necessario riflettere: se non si è in grado di accudire un animale garantendogli il bene più grande della libertà e dell’amore, allora forse è bene rinunciare, per il suo futuro bene, a tenerlo in queste condizioni disumane, mettendo da parte la propria avidità e smania di possesso, mettendo da parte anche future e tragiche conseguenze come quelle accadute una settimana fa.

L’abitudine di lasciare cani, ma anche gatti, sul balcone sembra tuttavia una rude pratica ben consolidata, così consolidata, che fortunatamente, la giurisprudenza, attraverso l’art. 727 del codice penale, si è espressa in questi termini:

Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze ”

Bisogna tuttavia fare una precisazione: non è un reato tenere il proprio cane sul balcone, ma lo diventa nel caso in cui l’animale sia abbandonato per ore, tutto il giorno, senza accesso ad acqua e cibo, di casi in cui viene perpetrata sofferenza facilmente intuibile da gemiti e lamenti.

Che questo fosse il caso dell’esemplare di lupo cecoslovacco, segregato da coloro che in primis gli avrebbero dovuto garantire lunghe passeggiate pomeridiane e tanto amore, non vi è alcun dubbio: talvolta accade tristemente però che la stessa mano che pochi mesi prima accarezzava il folto pelo dell’animale sarebbe divenuta poi la stessa a legare uno stretto cappio al suo collo.

Ebbene quello che ci si può augurare è che l’essere umano possa divenire più sensibile a questi temi, che possa lasciarsi la smania di un insensato ed avido possesso alle spalle.

Se non potete garantire il meglio del meglio per un essere vivente senziente, e che regala amore incondizionato, allora è bene rinunciarvi. Rinunciate a segregare una povera ingenua vita in spazi angusti, rinunciate a farla soffrire, rinunciate a tragici e tristissimi epiloghi come questo, perché il balcone di casa non è certamente il miglior spazio che si possa desiderare per poter vivere: la vita di qualsiasi essere vivente è sacra, e non dovrebbe essere mai presa in ostaggio.

Category: Costume e società, Cronaca, I nostri amici animali

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Comments (1)

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  1. Rosanna ha detto:

    Scusate, ma xchè adesso che il povero lupo è morto state tutti a stracciarvi le vesti??? Non potevate far qualcosa prima? Era tragedia annunciata, ora a che serve agire a posteriori? Le pene x maltrattamento animali sono talmente esigue che non vengono mai applicate dai giudici! Troppo rispetto x la coppia straniera?? Voi associazioni siete colpevoli tanto quanto i vicini che si sono sorbiti x mesi i guaiti senza far nullA

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