DIARIO DEL GIORNO / SABATO 27 MAGGIO 2023

| 27 Maggio 2023 | 0 Comments

Buongiorno!

Oggi è sabato 27 maggio 2023.

Sant’Agostino di Canterbury.

Buon compleanno alla scrittrice Daniela Palmieri, titolare dell’ omonima, storica libreria di Lecce.

Da questa sera siamo in Luna in Primo Quarto.

Da sempre l’uomo, per garantirsi la sopravvivenza, è vissuto in costante armonia con i molteplici ritmi della luna; molti monumenti significativi dell’antichità dimostrano quanta importanza gli antichi attribuissero all’osservazione e all’influenza degli astri e della luna.
Darwin, nella sua “Origine dell’uomo”, dice: l’uomo, come le belve e persino gli uccelli, è soggetto a quella misteriosa legge per la quale certi processi normali quali la gravidanza, la crescita delle piante, la maturazione dei frutti, e il decorso delle malattie, dipendono dai periodi lunari.
I nostri antenati avevano infatti scoperto che:
– molti fenomeni della natura (maree, nascite, ciclo mestruale, …) sono in relazione col corso lunare
– molti animali si regolano con la posizione della luna: ad es., gli uccelli raccolgono il materiale per i loro nidi solo in certi periodi, perché i nidi si asciughino più in fretta dopo la pioggia
– numerose attività quotidiane, come cucinare, mangiare, tagliarsi i capelli, lavorare in giardino, potare, concimare, lavare, fare uso di medicinali, raccogliere erbe medicinali sono soggetti ai ritmi lunari.

Quando la luna è fra terra e sole, noi non la vediamo: ci mostra la sua faccia scura. E’ luna nuova.
Poi la parte luminosa compare e aumenta (luna crescente) fino ad arrivare alla luna piena. Poi decresce (luna calante) fino a tornare alla fase di luna nuova.
A ogni fase della luna corrisponde nella natura un diverso stato energetico.

Come detto, siamo in Luna in Primo Quarto, cioè Luna crescente: questa fase è un momento di potenziamento e rigenerazione: il corpo accumula forza ed energia.

E’ un buon periodo per fare progetti, prendere iniziativa, socializzare. Si ingrassa più facilmente, le ferite tardano a guarire, ciò che viene somministrato al corpo per la rigenerazione e il rafforzamento funziona doppiamente; sono giorni giusti anche per i massaggi rigenerativi e rinforzanti.

La biancheria, con la stessa quantità di detersivo, non si pulisce come in luna calante.

In luna crescente e luna piena nascono più bambini.
La terra si comporta al contrario: tutto fluisce, cresce, prolifica; i succhi risalgono, predomina la crescita in superficie.

Per questo, le piante e verdure che crescono in superficie vanno piantate o seminate in luna crescente, con l’eccezione delle verdure a foglia (insalate, spinaci, cavolo bianco e rosso) che vanno piantate in calante.

Sono i giorni giusti per rinvasare e trapiantare, innestare alberi da frutto.
Lo stesso tipo di energie della luna crescente si ritrovano nella fase che segue le mestruazioni: l’energia è più dinamica, è creativa, si è sessualmente più disposti, ci si sente più attraenti.

Come oggi, trenta anni fa, nel 1993, ci fu l’ attentato dinamitardo di origine mafiosa in via dei Georgofili, dietro piazza degli Uffizi, a Firenze. Quasi duecento chili di tritolo esplosero da un’ auto bomba parcheggiata quasi all’angolo con Via Lambertesca. Cinque persone rimasero uccise, tra cui una neonata e una bambina di 9 anni, e  quarantotto rimasero ferite.

Il bersaglio dell’attentato era la Galleria degli Uffizi e il Corridoio Vasariano che proprio qui si dirama verso il Lungarno, ma questi edifici ebbero danni non gravissimi, con la distruzione di alcune tele, anche se i capolavori più importanti erano protetti da vetri che attutirono l’urto. L’Accademia, che ha sede nella Torre Pulci, già abitata dallo scrittore Luigi Pulci, fu seriamente danneggiata.

I libri dell’accademia invece furono miracolosamente recuperati.

La strage venne inquadrata nell’ambito della feroce risposta di Cosa Nostra all’applicazione dell’articolo 41 bis che prevedeva il carcere duro e l’isolamento per i mafiosi. Analoghi attentati vennero compiuti nella notte tra il 27 e 28 luglio a Roma, alle chiese di San Giovanni in Laterano e San Giorgio al Velabro, e a Milano, in via Palestro.

Proverbio salentino: CI E’ TORTURA ALL’ACQUA TORNA

Se è tortora all’acqua ritorna.
Si dice di persona che se è propensa a fare qualcosa prima o poi ne darà prova.
La storia della lingua salentina è molto complessa ed articolata, carica di influenze linguistiche provenienti dalle popolazioni stabilitesi nel territorio nel corso dei secoli: messaggi, spagnoli, francesi. Di tali popolazioni abbiamo soprattutto testimonianze a livello lessicale e nell’onomastica: molti sono i prestiti dallo spagnolo e dal francese, in particolar modo.

Varie sono le teorie sostenute circa l’origine e lo sviluppo di tale lingua, ma tanti sono anche i disaccordi tra gli studiosi, che ancora non si ha un quadro ben definito della situazione. Di una cosa, però, si è certi: si tratta di un dialetto derivante da un bilinguismo ben radicato tra lingua romanza (latina) e lingua messapico-bizantina.

Precisamente, già nel periodo della Magna Grecia, con l’importanza sempre maggiore dell’agricoltura rispetto all’industria, le zone finora rurali acquistano importanza urbana; di conseguenza, si assiste ad una ristrutturazione dei ceti sociali che comporta una ristrutturazione anche a livello linguistico: il messapico, lingua volgare, parlata solo nelle zone rustiche, entra a far parte della vita urbana, affiancando così il latino (lingua ufficiale) e influenzandolo a livello fonetico, lessicale e morfosintattico. Tale processo di radicamento linguistico prosegue con l’avvento dell’Impero Bizantino, a partire dal sec. VI. Nascono così il salentino romanzo e il salentino messapico-bizantino, frutto di prestiti reciproci dei loro antecedenti (latino e messapico) e dirette derivazioni dell’attuale lingua.

Category: Costume e società

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