SCONTRI A PISA: RAGAZZINI O PROFESSIONISTI DELLA GUERRIGLIA? VECCHIONI SU La7 PIANGE, I COMPAGNI DEL PD SE LA RIDONO. Per capirci qualcosa in più abbiamo chiesto aiuto ad un manifestante, ad un poliziotto e ad un esperto di arti marziali

| 25 Febbraio 2024 | 4 Comments

Valerio Melcore______

Le notizie e i video che stanno passando sulle televisioni nazionali, e rimandate su quelle locali, quelle date dai maggiori giornali nazionali, ci dicono nel nostro paese c’è un clima autoritario che si manifesta con un comportamento sempre più violento da parte della polizia nei confronti di ragazzini inermi ed innocenti. Comportamenti violenti da parte delle forze dell’ordine che certo non rispondono ad ordini impartita dal governo, ma certamente si sentono incoraggiati da un governo di destra amante dell’ordine e della sicurezza.
Poi invece ci sono coloro che hanno meno mezzi ma cercano comunque di farsi sentire, dando una versione completamente diversa, e ci raccontano che la macchina della sinistra si è messa in campo ed è ben oleata, essa è stata utilizzata per migliaia di volte nei decenni, che faceva parte di quella “gioiosa” macchina da guerra a cui nessuno si poteva opporre, di cui il Segretario Nazionale di quello che oggi è il PD parlò a suo tempo.

Quest’altro racconto ci dice: che gli scontri vengono organizzati di proposito e poi grazie al monopolio dell’informazione di cui la sinistra può disporre e ad una rodata regia, i guerriglieri vengono fatti passare per ragazzini innocenti che volevano esprimere democraticamente le loro idee.
Per cui alla fine della fiera il racconto è che la polizia fascista manganella dei ragazzi, poco più che bambini, che esprimono a ragione o a torto la loro legittima protesta. Oltre ai politici, ai conduttori amici del PD presenti, in RAI, in Mediaset, ne La7 e sulla Nove, oltre ai giornali dell’Alta Finanza, poi vengono tirati in ballo, personaggi costruiti dall’industria dello spettacolo, dall’industria dell’editoria, dall’industria cinematografica e da quella discografica, ecc. e il gioco è fatto. Stavolta mancheranno all’appello Fedez e la Ferragni dispersi nel mondo dei Balocchi…pardon del Balocco.
La notizia è confezionata e viene consegnato alle masse: LA POLIZIA DA SEMPRE VIOLENTA E FASCISTA E’ AL SERVIZIO DI UN GOVERNO TOTALITARIO CHE CERCA DI BLOCCARE IL DISSENSO. LA NOSTRA LIBERTA’ E LA DEMOCRAZIA DI QUESTO PAESE SONO IN PERICOLO.
Due versioni che raccontano la stessa verità, che commentano le stesse foto, anche se non gli stessi video, perché di video sulle televisioni ne sta passando uno mentre ne esistono altri che fanno vedere cose diverse persino opposte.
Dato che noi di lecceronaca.it siamo un pò disorientati abbiamo chiesto aiuto a tre persone che possono aiutarci capire, Marcello, un attivista politico, che da giovane ha partecipato e organizzato manifestazioni, Toni, un uomo delle forze dell’ordine che spesso ha fatto servizio in piazza e negli stadi e Stefania, un amica esperta di arti marziali a cui chiederemo nello specifico le diverse forme di attacco e difesa. Quindi non giornalisti, ballerine o cantautori, ma persone che sanno di cosa parlano e lo fanno con cognizione di causa.
Adesso scendiamo nello specifico.

La prima domanda ovviamente è per Marcello:
Secondo si tratta di guerriglia preparata a tavolino, oppure c’è stato un atteggiamento sconsiderato da parte delle forze dell’ordine?


Marcello: In generale se si partecipa ad un corteo organizzato da partiti o sindacati, che non hanno interesse ad essere definiti violenti, e vuoi creare degli scontri, devi necessariamente avere a disposizione almeno una decina di attivisti rodati in grado di staccare un centinaio di partecipanti al corteo e indirizzarli su una strada secondaria e da lì portarli allo scontro con la polizia e un attimo.
Due i sistemi per creare l’incidente, mettere davanti delle ragazzinine e da dietro spingerle contro gli scudi dei poliziotti, seppure questi rimanessero immobili, un naso una fronte che sbatte contro gli scudi lo ottieni, e quindi con la telecamera riprendi il viso insanguinato e il gioco e fatto. Se poi arriva qualche manganellata, il gioco è fatto..

A Pisa, almeno stando ai video il discorso è andato diversamente, in prima linea c’era gente preparata che teneva a bada i poliziotti.

Va bene ma prima di scendere nello specifico voglio sentire Toni, ti faccio la stessa domanda:


Toni: Guarda, io non voglio fare giri di parole, entro subito nello specifico, a Pisa, e lo si vede bene dal video mandato in onda da tutte le televisioni, anche se è stato sistematicamente ignorato da tutti i commentatori, si vede bene che alle spalle di quei poliziotti che sono poco più di una decina c’è la camionetta contro la quale vi è un intero corteo che cerca di schiacciarli contro….

Scusa vuoi dirmi che dei ragazzini possono schiacciare dei poliziotti protetti dagli scudi?

Toni: Sta storia dei ragazzini sarebbe bene chiarirla una volta per tutte. Noi abbiamo pericolose baby bang composte da ragazzini di 12-13 anni che compiono crimini terribili, e la televisione si sbizzarrisce a farci vedere le scene di violenza a cui danno luogo, poi quando si tratta di ragazzi di 17-18 anni, solo perché fanno il gioco di questa o di quella parte politica, li dobbiamo considerare alla stregua di bambini inermi? Qualcuno in questo paese dimentica che a 18 si è maggiorenni, ossia adulti e si risponde delle proprie azioni.
Inoltre non è vero che si trattava solo di liceali visto la nota del Rettore dell’Università di Pisa che parla di partecipazione di universitari. E se dimentichiamo che dalle università italiane uscirono i terroristi che insanguinarono la nostra nazione, vuol dire che abbiamo la memoria corta.
Per quanto riguarda gli scudi è certo che se 100, 50, ma anche 10 persone o se preferisci 10 ragazzi di 17 anni spingono contro uno scudo, e il corpo di un uomo viene schiacciato tra lo scudo di resina e la carrozzeria della camionetta, questi può riportare dei danni seri.

Marcello, Toni è stato diretto chiedo a te di fare lo stesso, visto che dovresti essere la controparte:

Marcello: Allora, in primis mi avete chiamato per parlare delle mie esperienze e quindi mi limito a questo evitando di fare un discorso politico, in secondo luogo i poliziotti non sono la controparte dei manifestanti, i poliziotti sono solo degli ostacoli che tu incontri sul tuo cammino quando quando vuoi raggiungere degli obiettivi e colpirli, o quando hai deciso di fare atti di guerriglia urbana.
Certo che spintonare, o ancora meglio spingere con decisione un poliziotto o una fila di poliziotti è un sistema per spostarli, farli scivolare, farli cadere, mentre gridi che non stai facendo niente, oppure tenti di dissimulare il tuo operato gridando che sono quelli di dietro che ti stanno spingendo e che non hai alcuna colpa, qualche volta ci credono e i poliziotti non reagiscono e vengono spazzati via, e quindi sei libero di raggiungere la meta che ti sei prefissato, qualche volta come è successo a Pisa reagiscono a manganellate e anche così il risultato viene ottenuto….

Perché sorridi Marcello?

Toni: Sorride perché quanto è successo a Pisa, è la dimostrazione che comunque vada la colpa è sempre dei poliziotti. Se facciamo passare i manifestanti, siamo degli incapaci e quindi i danni compiuti dai manifestanti, le auto bruciate i negozi distrutti, viene attribuita alla polizia che li ha lasciati passare, se ci difendiamo veniamo accusati di essere dei manganellatori. Noi abbiamo a disposizione uno scudo ed un manganello per difenderci dalle pietre che ci lanciano addosso, dalle bastonate, per non parlare degli sputi e degli insulti di cui veniamo fatti oggetto. Siamo baciati soli, consapevoli di poter contare solo sul collega che è al nostro fianco.

Scusa, ma i telegiornali dicono che i manifestanti erano disarmati…...

Toni: Ora dato che qui abbiamo un’esperta di arti marziali potrà spiegarci quanto sia pericoloso un ragazzo che sia stato preparato allo scontro fisico anche a mani nude, poi sul fatto che a Pisa fossero disarmati ho qualche dubbio, per terra per esempio si vede un bastone, così come si vedono delle bandiere, e come sappiamo le bandiere vengono sostenute da delle aste, ossia dei bastoni….

Va bene. Stefania sei sta chiamata in causa, per cui ti chiedo cosa puoi dirci rispetto al discorso sin qui affrontato, dato che sei un esperta di combattimenti.

Stefania: Dai filmati che ho guardato con molta attenzione è evidente che ci troviamo di fronte a dei combattimenti dissimulati, mani alzate in segno di resa mentre si da una spallata, che se ben assestata può atterrare una persona. Spintonamenti ripetuti che costringe chi lo subisce ad arrendersi, a scappare, o se resiste senza reagire a subire fratture delle costole o lesioni su braccia, sul viso e sul collo. Questo modo di combattere è sotto traccia, ossia difficile da notare e sopratutto da filmare.
Insomma si è visto chiaramente che si è dato vita ad un muro contro muro per mettere all’angolo la squadra di poliziotti, i manifestanti che hanno dalla loro parte il numero, per cui ai poliziotti che possono contare solo sui manganelli e gli scudi di protezione non possono fare altro che utilizzarli. In quanto a protezione anche i manifestanti si sono preparati, lo si vede bene nel video su una ragazza che con spugna e plastica si è costruito , o gli hanno costruito delle protezione, il che toglie qualsiasi dubbio sul fatto tra quel gruppo di manifestanti si era preparato allo scontro.
Detto questo se i poliziotti non avessero utilizzato i manganelli, non solo i manifestanti sarebbero andati nella piazza su cui vi era il divieto di occuparla, ma la stessa incolumità dei poliziotti sarebbe stata compromessa.

Ma a mani nude si può sfidare chi è armato di manganello?


Stefania: Io pratico Aikido se volete potete venire nella mia palestra a vedere come un artista marziale esperto, nel mio caso una donna, possa disarmare con facilità un uomo robusto poco preparato e poco motivato come sono quei poliziotti che vengono mandati in piazza.
Chi non vuole venire a trovarci, se vuole togliersi qualche dubbio potrebbe, stando comodamente seduto in poltrona, guardarsi qualche film di Steven Seagal, che al netto dell’esagerazioni tipiche delle fiction fa vedere come a mani nude si possa avere la meglio su un avversario armato.

Infine, proprio per quanto appena detto, credo che le forze dell’ordine in generale, e quelle che vengono mandate in piazza in particolare, andrebbero preparate diversamente e non semplicemente mandate allo sbaraglio con uno scudo e un manganello.
Se fossero preparati diversamente, magari mandandoli a praticare anche 4 ore a settimana delle arti che usano le leve articolari, per disarmare, bloccare e mettere fuori combattimento qualsiasi aggressore, senza fare danni o lasciare tracce ematiche o ematomi di sicuro ci sarebbero meno polemiche e maggiore sicurezza.

Grazie Stefania, ringrazio anche Marcello e Toni, per averci dato una mano a capire e spero che a voi amici lettori questa nostro articolo possa servire per guardare con maggiore attenzione quei documenti filmati che spesso ignoriamo o guardiamo con disattenzione fidandoci dei commenti o dei piagnistei che ci propina la TV.

Qui in basso il link di uno dei video che abbiamo guardato.
Se avete voglia di vederlo, copiate il link e inseritelo su un motore di ricerca. Vedrete un altro pezzo di verità rispetto a quella raccontata dai più.

https://www.ilgiornale.it/video/attualit/lassalto-dei-manifestanti-polizia-negli-scontri-pisa-2288238.html

Category: Costume e società

About the Author ()

Comments (4)

Trackback URL | Comments RSS Feed

  1. Azione Giovani Lecce - tramite mail ha detto:

    Il Presidente della Repubblica è intervenuto oggi in maniera forte ed inequivocabile dopo i fatti di Pisa e
    Firenze, affermando che “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”.
    Noi Giovani di Azione Lecce facciamo nostro questo appello nello stigmatizzare l’utilizzo della forza contro
    un gruppo di giovanissimi studenti scesi in piazza per manifestare le proprie idee. Infatti riteniamo che
    l’ordine pubblico debba sempre andare di pari passo con la libertà di espressione, qualunque sia l’opinione
    espressa. Reprimere manifestazioni pacifiche di questo genere, oltre che sbagliato, è controproducente,
    perché rischia di rinfocolare violenze ed estremismi.
    Nel condannare questo episodio ed augurarci che tutti i ragazzi facciano ancora e sempre più la propria
    parte nella vita politica della Repubblica, ribadiamo con grande fermezza la nostra più assoluta fiducia
    nell’Istituzione della Polizia di Stato, forza impegnata ogni giorno a tutela dei cittadini contro le
    prevaricazioni del crimine organizzato e di ogni altro ostacolo alla libertà individuale e collettiva.
    Ettore Maglio

  2. Gianni Esposito ha detto:

    Che la gioiosa macchina da guerra del PD di cui parlava l’allora segretario nazionale Occhietto, scenda in campo per difendere i giovani estremisti di sinistra, non lo giustifichiamo, ma lo capiamo, fanno il gioco del PD, ma che a farlo sia la giovane destra salentina, è tutto dire. Chela destra italiana non sia in grado di opporsi alle strategie messe in campo dalla sinistra, ne sono stato sempre convinto e questo comunicato di Azione Giovane, rafforza tale convinzione. Ai giovani rampanti della destra salentina, emuli dei vecchi modi di fare e di dire dei democristiani, mi permetto di far notare che prima di “stigmatizzare” l’operato della polizia, provate sulla vostra pelle cosa vuol dire “contenere un corteo non autorizzato, ” che decide di assalire dei poliziotti”. Ma credo che le esperienze di piazza, una volta pane quotidiano del Fronte della Gioventù, a voi siano sconosciute. Se i cortei vengono autorizzati, stabilendo i modi e le strade da seguire, un motivo ci sarà, per cui la libertà non è libertinaggio e tanto meno prepotenza. Altrimenti quando usciamo fuori dalle regole non siamo più dei ragazzi che protestano, siamo delle persone che si pongono fuori dalla legge e dobbiamo essere consapevoli che ci possano essere delle conseguenze.
    Un’ultima considerazione, se la destra vince è grazie unicamente alla sua leader e a personaggi come Mantovano, tanto per citare un salentino che opera dietro le quinte, che gli stanno fianco, ma sopratutto all’incapacità della sinistra di mettere in campo un’idea che sia degna di essere proposta agli italiani.

  3. Graziano De Tuglie ha detto:

    Ho cominciato a 13 anni e sono stato per 40 anni attivista del Fronte della Gioventù, del Movimento Sociale e di Alleanza Nazionale. ho partecipato, organizzato e condotto numerose manifestazioni pubbliche quindi ho esperienze che si sono dipanate lungo un arco di tempo sufficiente a parlare con cognizione di causa sull’argomento al contrario di giovani totalmente inesperti che, al massimo, hanno assistito a qualche dibattito o congresso nelle ampie sale del Grand Hotel Tiziano.
    Gli scontri si verificano solo se sono i manifestanti a volerlo.
    Mai è accaduto che i reparti di forze dell’ordine abbiano deliberatamente caricato i cortei di manifestanti che si muovevano nei percorsi concordati con i responsabili dell’ordine pubblico. Solo davanti a scontri di piazza tra opposte fazioni carabinieri ed agenti sono intervenuti con tutto l’arsenale a disposizione (escluse armi da fuoco). Nel giugno del 1977 in occasione di un comizio di Pino Rauti in piazza Sant’oronzo furono usati i lacrimogeni contro un gruppo di oltre 300 estremisti di sinistra che volevano aggredire i partecipanti al comizio introducendosi a forza nella piazza. Nel novembre dello stesso anno il Fronte della Gioventù improvvisò un corteo non autorizzato che fu caricato dai carabinieri in piazza Mazzini che arrestarono Mario De Cristofaro e Manolo Russo. Ma avvenne come reazione per la revoca, all’alba del giorno in cui si doveva tenere, dell’autorizzazione ad una mostra fotografica del FdG. Quel giorno quelli dell’estrema sinistra ingaggiarono scontri a fuoco con la polizia e lanciarono numerose molotov assaltando e incendiando la sede della Cisnal in via Matteo da Lecce.
    Consiglio ai giovani “abatini” (per dirla con Gianni Brera) almeno di informarsi prima di parlare a supporto di una sinistra che cerca in continuazione lo scontro come rivalsa contro le ultime politiche perse pesantemente. Loro purtroppo non sanno di cosa parlano non essendo stati forgiati nei climi duri degli anni 70 e 80 e non capiscono che dietro a certi scontri vi sono sottili e neanche tanto oscure regie strumentalizzatrici.
    Graziano De Tuglie

  4. Francesca ha detto:

    Mattarella è intervenuto in maniera forte ed inequivocabile? Sì, e per dire cosa, una banalità come: “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”?
    Sì, ma il fallimento di chi è? di quelle forze politiche che lo hanno messo lì dov’è a fare il Presidente della Repubblica? Oppure vuole dirci che è fallita la società voluta dalla sinistra, quella del lassismo, del nichilismo che ha portato diverse generazioni a non avere alcun rispetto per qualsiasi forma di autorità? Una società che premia le oscenità e la furbizia, la prepotenza e l’ignoranza, l’uso delle droghe e l’abuso dell’alcool? Signor Presidente questa non è forse la società che ci ha consegnato il suo partito che ha governato per mezzo secolo? Quella che cerca il consenso dei giovani permettendo a delle minoranze di facinorosi di intimidire chi non la pensa come loro, fino a cercare lo scontro con la polizia? Guardate il video, guardate i volti soddisfatti e sorridenti dei ragazzi che giocano a fare i rivoltosi, della ragazza che è entrata in contatto con le forze dell’ordine e se la ride sotto i baffi.
    Si inizia in questa maniera, poi si fa esperienza e man mano si alza l’asticella dello scontro. Quando chiesero ad un terrorista delle Brigate Rosse come mai erano giunti a insanguinare l’Italia, questo rispose che si erano convinti che non avrebbero mai pagato per i loro crimini, che avevano la sensazione di restare impuniti avendo potuto contare per anni su tante coperture politiche, giustificazioni culturali da parte di giornali e intellettuali, e di protezioni da una parte della Magistratura.
    Io a quei tempi non ero ancora nata, ma qualche lettura di libri controcorrente l’ho fatta.
    A Ettore Maglio, che porta un nome importante, gli consiglierei di cambiare il nome dell’associazione che presiede, potrebbe chiamarla ” Inazione Giovani”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.