AMMINISTRAZIONI SALENTINE SOTTO ESAME. UN TEST DI leccecronaca.it PER MISURARNE L’EFFICIENZA

| 2 Maggio 2024 | 0 Comments

TERZA PUNTATA_______________ di Giovanni Gemma__________________

Ci siamo messi in testa di portare sotto esame i comuni salentini. Ci siamo messi in testa di valutare il loro operato, la loro efficienza rispetto alle richieste dei cittadini, di un’associazione o un’impresa del territorio.
Un progetto, sia ben chiaro, che se andasse in porto sarebbe svantaggioso per l’azienda che lo propone. Infatti l’azienda  che si è resa disponibile a darci una mano in questa nostra indagine, concede al Comune tutta una serie di servizi GRATUITAMENTE ed in cambio non chiede nulla, o meglio, chiede quello che la legge permette alle aziende di chiedere agli enti, senza dover dare nulla in cambio. 

Avevamo già inviato le PEC con la quale spiegavamo tutti i vantaggi che il nostro progetto avrebbe portato al Comune, tutti i servizi che gratuitamente sarebbero stati messi a disposizione della comunità e del territorio, ma, nonostante ciò dopo un mese abbiamo ricevuto zero risposte. 
Così, nella seconda puntata, avevamo iniziato a chiamare i municipi per verificare come stessero le cose. Inutile dirvi che i telefoni squillavano le segreterie telefoniche si mettevano in movimento, voci femminili che ti danno indicazione sui numeri da cliccare per raggiungere gli interni desiderati, poi inutile attesa, con musica di sottofondo ed infine la linea che cade. Ci siamo demoralizzati un po’, perché se per noi si trattava di un’inchiesta, di una sorta di gioco, abbiamo pensato alle decine di migliaia di utenti che tutti i giorni cercano di mettersi in contatto con il proprio o gli altrui comuni senza riuscirci, magari per situazioni urgenti, importanti forse vitali. Pensate agli anziani o ai portatori di handcapp che sono bloccati in casa oc eh comunque hanno difficoltà a raggiungere il Comune, anche perché una volta giunti a destinazione non è detto che ti facciano entrare, per cui il contatto telefonico è fondamentale. Pensate allo stato d’animo di quanti vorrebbero poter lavorare, di quei giovani che vorrebbero fare impresa o semplicemente interfacciarsi in modo normale con la pubblica amministrazione.

Continuiamo la nostra avventura ai centralini. La temperatura non aiuta la serenità interiore, ma – alleluia, alleluia! – stavolta il miracolo si avvera qualcuno finalmente alza la cornetta. Andiamo con calma.

Botrugno è il primo comune in lista. È ormai un must trovare la vocina registrata che ci dà un metallico benvenuto, per poi fare un elenco di uffici tra cui scegliere pigiando uno specifico numero sul tastierino. 

Abbiamo imparato a sufficienza che ce sono tre tipi: le vocine suadenti, uscite da un romanzo di Asimov o Dick (Ma le voci registrate sexy sognano pecore elettriche?), per non abbandonare il desiderio mentre si aspetta di parlare con l’ingegnere comunale;  le vocine burocratiche, rigide ma puntuali, di solito accompagnate da musica classica che ha lo stesso effetto rilassante di una cascata di chiodi al ferramenta; dulcis in fundo, le vocine professionali ma non troppo, affabili, con qualche accenno di motivetto pop in sottofondo per non appesantire troppo. In genere queste musiche servono per farci su delle canzonette a mo’ di passatempo, tra una chiamata e un’altra. Testi che tutto sommato non escono nemmeno male.

Ok, torniamo seri. Botrugno non arriva a 3.000 abitanti, però è più celere e disponibile di comuni ben più grandi. Scegliamo di parlare con gli uffici comunali e poi con quello del sindaco. In una manciata di secondi ci risponde un funzionario che, con professionalità e rapidità gentile, ci informa che il sindaco è impegnato in un evento coi bimbi delle materne. Si segna il nominativo e il progetto, in modo da poterlo comunicare al primo cittadino quanto prima. 

Riproviamo qualche oretta dopo, stavolta la voce registrata si accompagna con Imagine di John Lennon – una scelta interessante, visto il nostro periodo storico. E stavolta risulta occupato. Si è fatto tardi, non riproviamo più, ma poco male: Botrugno ha senza dubbio passato il test, mettendoci anche più positività del solito!

Intanto avevamo continuato con i comuni in lista. È il turno di Calimera, in cui siamo più sfortunati: vocina, scelta uffici municipali, scelta segretario comunale – 30 secondi di squillo – utente non disponibile: la chiamata finisce qui. 

Vista la brevità della (mancata) interazione, ne approfitto per segnalare i tre tipi di possibilità (in ordine di minore rarità) di contatto telefonico con un qualsivoglia municipio, partendo dal portale online comunale. Opzione 1: c’è scritto un numero di telefono in fondo alla pagina web, senza ulteriori specifiche, non si sa se ci sono altri numeri disponibili e quindi bisogna fare una rapida ricerca sul sito. Opzione 2: il numero telefonico è preceduto dalla scritta «centralino unico», per cui è inutile la ricerca più approfondita. Opzione 3: il numero di centralino è solo uno dei tanti, dato che vengono forniti i contatti dei singoli uffici o addirittura dei singoli funzionari.

Giungiamo ora a Campi Salentina. Trafila: vocina-organi istituzionali-sindaco – occupato.  Aspettiamo qualche minuto e riproviamo.  Risponde solerte una funzionaria, che anche qui si segna nominativo e progetto e ci mette in attesa per un minuto, poi finisce la chiamata. Non sappiamo esattamente come fare, se non che dopo mezzo minuto ci richiama un numero di cellulare sconosciuto. Non ce lo aspettavamo: è il dottor Fina in persona, sindaco di Campi, che vuole sapere di più su questo progetto dopo essere stato informato dalla funzionaria.

Dopo qualche spiegazione, aggiungiamo che era stata inviata una PEC, siamo disposti naturalmente a rimandarla, ma il sindaco ci assicura che la cercherà tra le e-mail e ci farà sapere. Vero è che Campi andrà al voto a giugno, e il sindaco attuale è un po’ in pensiero per la rielezione: magari questo progetto potrà aiutarlo, prima o dopo le urne. In ogni caso, la disponibilità sua e della funzionaria sono da premiare: anche Campi va avanti con buoni voti.

Rotolando verso Sud, eccoci a Cannole. Sempre con una vocina e la musichetta, scegliamo di parlare con la segreteria comunale (essendo l’ufficio amministrativamente più alto, dopo il sindaco) e anche qui ci rispondono senza troppa anticamera. Certo, tutto procedeva troppo bene oggi: ci dispiace, ma questo che avete chiamato è l’ufficio ragioneria. Controlliamo: la selezione è giusta, nel senso il numero selezionato era quello indicato per la segreteria. Ad ogni modo, la funzionaria che ha risposto si segna nominativo e progetto e ci assicura che avviserà il sindaco non appena quest’ultimo rientrerà in municipio. 

Potremmo fare uno stesso, identico discorso per Carmiano, solo che questa volta possiamo scegliere di parlare direttamente con il gabinetto del sindaco e lo facciamo. Almeno, pensiamo di farlo: ci dispiace, questo non è l’ufficio che desiderate. Anche qui la nostra selezione era “giusta”, anche qui il funzionario che risponde si segna i dati e dice che li farà avere al sindaco… non appena sarà in municipio il primo cittadino.

Non è esattamente un problema molto gravoso quello dei numeri che non corrispondono agli uffici dichiarati, soprattutto perché ci pensano i singoli funzionari a metterci una toppa. Tuttavia, anche per liberare chi lavora da quest’impiccio, sarebbe opportuno un regolare controllo di tanto in tanto sulle corrispondenze telefono-tastierino. Così poco e senza grandi dispendi di tempo e soldi per un servizio pubblico che dia l’idea di essere più curato. 

Quindi, Cannole e Carmiano: promossi i funzionari, rimandata la macchina amministrativa.

Carpignano e Casarano sono le nostre ultime tappe virtuali odierne. La prima ci accoglie con una vocina abbastanza smorta, segno che si sta facendo ora di chiudere gli uffici. Scegliamo di parlare con gli «amministratori», poi specifichiamo selezionando il sindaco. «Si prega di attendere, la stiamo mettendo in linea» è la frase ripetuta ossessivamente per circa un minuto, a cadenza ogni mezza dozzina di secondi. Solo che dopo il minuto la chiamata viene buttata giù senza risposte. Nessun altro messaggio ci arriva dall’etere. A Space Oddity.

Casarano ci regala – di nuovo, allora è una moda – un bel John Lennon con Imagine. Speriamo di poter sentire tutto il pezzo, invece è di nuovo solo un accenno, interrotta dalla voce registrata. Non ci date Lennon, ci prendiamo la segreteria. Solo che nessuno risponde. 

Avevamo iniziato bene, stiamo terminando un po’ in discesa. Tutto sommato, comunque, è stata una puntata andata discretamente, il problema è che questo discretamente è basato molto sulle iniziative dei singoli, soprattutto quando le cose vanno bene. Magari, se saremo fortunati, scopriremo che è una tendenza sistematica e non sono solo i singoli a fare la differenza. 

Con qualche rimandato e qualche promosso, ottimisti alla fin fine, vi diamo l’appuntamento alla prossima puntata!

Qui il link alla seconda puntata: https://www.leccecronaca.it/index.php/2024/04/22/amministrazioni-salentine-sotto-esame-un-test-di-lecceccronaca-it-per-misurarne-lefficienza/

Category: Costume e società

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