“Insieme a splendide persone, stiamo costruendo un percorso di grande partecipazione”. IN UN’ INTERVISTA ESCLUSIVA A leccecronaca.it ALBERTO SICULELLA PARLA DI SE’ E DEL SUO IMMEDIATO FUTURO. E PURE DEL M5S…

| 11 Novembre 2024 | 0 Comments

(g.p.) _______ “Insieme a splendide persone, stiamo costruendo un percorso di grande partecipazione civica e sociale. MIND, che sta per ‘menti indipendenti’, è un laboratorio urbano di idee, un incubatore di visioni e progettualità. Uno spazio in cui associazioni, cittadini, professionisti possono mettere a fattor comune sensibilità, esperienze e competenze diverse per il bene della comunità”.

Alberto Siculella, 38 anni, di Lecce, consulente di marketing e comunicazione d’impresa, giornalista e attivista politico, già candidato a sindaco nelle ultime amministrative leccesi che hanno visto la vittoria del centro destra, anche adesso e adesso forse più che nei mesi scorsi, è in fibrillazione.


Prossima fermata – abbiamo appreso dal recente comunicato – la due giorni di dialogo e confronto che ci sarà a Lecce, alle Officine Cantelmo, il 17 e 18 dicembre e che si intitola, e complimenti per il titolo, “Festival delle Menti Indipendenti”…

“Siamo così orgogliosi e felici di quanto fatto, che ci rendiamo conto di non essere neanche partiti, perché il meglio deve ancora venire e lo vogliamo realizzare con tutti i cittadini”.

Eppure l’esordio alle amministrative non è stato diciamo così dei migliori…Insomma, non è stato raggiunto l’obiettivo di avere un rappresentante in consiglio comunale…”Il vero signore è simile ad un arciere: se manca il bersaglio, cerca la causa di questo in sé stesso” – diceva Confucio. Lei, Siculella, ha guardato dentro di sé?

“Sì. E ho visto un bicchiere mezzo pieno, o mezzo vuoto.

Ma io non sono abituato a ragionare sul bicchiere, ma sul suo contenuto.

Oggi sorseggio un ottimo calice di vino, dal sapore di libertà, serietà e responsabilità. Abbiamo affrontato una battaglia impari contro colossi, anche economicamente parlando, che hanno attivato tutti, ma proprio tutti, i canali per arrivare alla vittoria. La città ha recepito il nostro sforzo. La reputazione del nostro progetto è altissima.

La notorietà purtroppo lo è stata molto meno, a causa di una vergognosa disparità di trattamento mediatico e di troppo poco tempo a disposizione per farci conoscere”.

E’ questo che recrimina?

“Non recrimino nulla, mi assumo la responsabilità di non essermi liberato prima dalla trappola delle segreterie, dei coordinamenti e delle dinamiche politiche verticistiche che ho sempre combattuto e combatterò con tutto me stesso”.

Si riferisce al Movimento 5 Stelle?

“Non al Movimento, ma a chi lo sta distruggendo, i mercanti nel tempio. Certamente non solo a loro”.

Ci racconti cosa è successo.

“E’ una storia lunga oltre un anno, e sinceramente non mi va neanche di ripercorrere un percorso in cui mi sono dovuto misurare con disonestà intellettuale, menzogne, falsità ed ipocrisie”.

Cosa pensa della costituente?

“Lo dice il nome stesso: stanno provando a costituire un nuovo partito, senza il coraggio di fondarne un altro. Magari si chiamerà Nova, vista la megalomania, useranno l’astrologia per dire che dall’esplosione delle precedenti ne nasca una più luminosa”.

Ah, non si chiamerà Movimento 5 voti?

“Già, sono tre anni che Conte è a capo del Movimento 5 Stelle, ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Svuotata la base di iscritti, meno di trecento gruppi territoriali, dimezzati i consiglieri comunali che ora vengono acquisiti dall’esterno, dimezzati i voti alle europee, perse tutte le competizioni regionali tranne in Sardegna, dove comunque non ha sfondato, anzi. Sono rimasti i follower, non gli elettori”.

E’ Conte il problema dunque?

“Non è questo il punto. Conte ha delle responsabilità, ma il dramma sono i contiani, i bimbi di Conte insomma”.

Eh, non ci sono più le bimbe di Giuseppe Conte, quelle che con i loro post sui social, di cui molti esilaranti, ci allietarono ai tempi della pandemia…

“Ora ci sono gli yes man che scodinzolano al suo fianco per ottenere incarichi, potere e lunga vita in politica, magari superando il limite del secondo mandato.

Io sono per una politica basata sul protagonismo diffuso, non sul leaderismo esasperato. Quando tutto si concentra nelle mani di una sola persona nessuna riorganizzazione sarà mai all’altezza di rappresentare un progetto pluralista e partecipato. D’altronde basti guardare le ultime votazioni, in cui per il consiglio nazionale sono stati sguinzagliati i segugi, che hanno fatto l’endorsement per una nomina che non serve a nulla, se non per pesare il potere delle correnti interne. Alla base resta il voto di ratifica o per riempire caselle inutili. I gruppi territoriali non hanno alcun potere, neanche i referenti. E’ tutto nelle mani dei vertici e dei coordinatori, e tutti questi sono nominati. E che nomine, in Puglia esprimiamo un talento la cui unica traccia politica in sette anni da parlamentare sembra essere stata la sventolata di tricolore in Aula culminata con l’ammucchiata imbarazzante”.

Lei è stato espulso? E ora cosa farà?

“Non sono stato espulso, sono iscritto e lo sono da ben quattordici anni. Sono una persona che cambia idee ma non svende gli ideali, dialoga sui programmi e sulle iniziative, non sui valori, trova accordi non accetta compromessi”.


Cosa pensa della nuova amministrazione del Comune di Lecce?

“L’azione amministrativa è diversa dall’interpretazione politica. Serve tempo per esprimere un giudizio, almeno deve completarsi il primo anno per capire bene entro quale dimensione ci si sta muovendo. Sono abituato a valutare tutto nel merito e con estrema imparzialità, perché slegato da logiche di blocchi ideologici e partitici”

Si vede come possibile candidato a sindaco al prossimo giro? Va bene che i tempi e i modi della politica sono imponderabili, specie poi per un giovane come lei…Ma come si immagina nell’immediato futuro?

“Resterò ciò che sono sempre stato: cittadino attento, uomo libero, attivista coraggioso soprattutto perché non devo dire grazie a nessuno, ed è il motivo per cui do tanto fastidio, ed è il principio su cui si fonda la mia libertà”.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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