GLI ESAMI NON FINISCONO MAI. GENOA – LECCE SI GIOCA VENERDI’ 14 ORE 20.45
(Rdl) __________
Sintesi delle dichiarazioni dei due allenatori nelle rispettive conferenze – stampa di questa sera alla vigilia di Genoa – Lecce.
Marco Giampaolo
“Dalla sconfitta con il Milan si esce, si esce perché bisogna uscirne. Le partite non si possono rigiocare, indietro non puoi torni dunque devi pensare alla prossima. Devi avere forza e capacità di resettare sempre.
Se ne esce con la determinazione e col fatto che il campionato ti mette davanti la possibilità di rifarti e di una nuova battaglia.
La perfezione non esiste perché il calcio è arte, non scienza esatta. Il calcio è emozione, cuore, talento, spirito. La sintesi la raccontiamo sempre dopo: se vinciamo siamo stati perfetti, se non vinciamo abbiamo di che recriminare.
Dissi che possiamo vincere o perdere ma siamo squadra. Concetto, questo, che devi dimostrare sempre perché siamo sempre sotto esame. Ogni volta è una storia nuova, dobbiamo essere determinati e concentrati perché l’obiettivo è la storia della terza salvezza in Serie A.
Se è storia vuol dire che non è una passeggiata di salute, questa squadra con tutti gli errori e disequilibrio non si risparmia ed è lì. Poi ci sono gli avversari ed i momenti”.
PATRICK VIEIRA (nella foto)
“Ci aspettiamo una partita impegnativa, ma non dimentichiamo che nelle ultime quattro gare in casa abbiamo conquistato dieci punti, il che rappresenta un dato molto positivo. Siamo consapevoli che sarà una sfida complessa, affronteremo una squadra forte, ma giocheremo tra le mura amiche e il nostro punto di forza sarà sicuramente il sostegno del pubblico.
Sarà una partita difficile e cruciale per noi, e mi aspetto un ambiente mai visto prima allo stadio. Vogliamo restare in Serie A e dobbiamo conquistare i punti che ci mancano ancora.
In Serie A vincere è sempre una sfida ardua. I dettagli fanno la differenza tra vittoria e sconfitta. Voglio il massimo da tutti, perché siamo ancora lontani dal nostro obiettivo e fino a quando non lo raggiungeremo, non potremo pensare ad altro”.
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