IL PRANZO DELLA DOMENICA / AL RISTORANTE, CON IL CORO ‘ARS NOVA’, L’ASSOLO DEL CONTROTENORE SALVATORE DE GIORGI

| 25 Maggio 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo ____________

Ci addentriamo in un mondo veramente poco conosciuto, ma ricco di stimoli e di storia. Parliamo della musica barocca e dei suoi interpreti maschili, dalle inarrivabili voci che, da Farinelli,  Senesino, Carestini e Caffarelli alimentarono un mito che rivive oggi grazie ai controtenori, richiestissimi in tutto il mondo per il repertorio barocco e non solo.

Oggi ne approfittiamo per incontrare il giovanissimo Salvatore De Giorgi: siamo a festeggiare con il coro ‘Ars Nova’ e il nostro è un ‘pranzo della domenica’ ricco di portate e di tanta, tanta musica.

Salvatore ci confessa:

“Onestamente, preferisco parlare, cantare e mangiare in compagnia, quando è possibile. E le mie preferenze, in fatto di cibo, sono molto semplici: mi piace tutta la cucina italiana e, soprattutto, quella salentina…”

E ci abbuffiamo anche noi, con lui, degli antipasti a base di pittule, parmigiana e ‘scapece’.

«Salvatore ma tu frequenti il Conservatorio?»

“Solo a Bari, in verità,  c’è un settore apprezzatissimo dedicato alla Musica Barocca. Ed è lì che mi sto formando, cercando di fare del mio meglio per questa strada affascinante, ma molto impegnativa che mi porterà…. non so, per adesso penso a studiare e a cantare”

E, in effetti, Salvatore viene subito sequestrato bonariamente e si cimenta con assolo e karaoke, tra gli applausi dei presenti. Siamo curiosi di scoprire le sue preferenze nella musica contemporanea, e non ci sorprende che siano i successi di Mina i suoi preferiti. Un po’ accaldato, Salvatore torna ad assaggiare le altre portate, lo incalziamo con una sorta di intervista:

«Chi è il musicista che preferisci? E quale è il tuo piatto preferito? E come fa un giovane come te a confrontarsi con una musica di altri tempi? Quali sono i tuoi hobbies?»

Il nostro controtenore ci guarda con un pizzico di fastidio:

“La musica non ha tempo, è sempre meravigliosa, io amo tutti i compositori, ci mancherebbe. Se debbo fare un nome, magari Vivaldi, ma ogni volta che affronto un brano dei ‘grandi’ mi emoziono e comprendo quanto lavoro, quanta maestria c’è dietro quelle note in fila sullo spartito. Ho già detto che mi piacciono i piatti salentini, allora la Parmigiana e la pasta al forno le mettiamo in cima alla classifica. E poi, io sono un giovane come tutti gli altri, mi sforzo di rafforzare il mio carattere e la mia volontà. Hobby o passatempi? Tutti collegati alla musica, naturalmente…” 

E se ne va, acclamato e richiesto protagonista canoro del convivio, col suo sorriso pieno di dolcezza; cerchiamo di fargli interpretare il pezzo che più ci piace, del repertorio barocco: ‘Lascia ch’io pianga’, di Haendel.

E la voce di Salvatore, come per magia, riesce ad elevarsi e a placare tutti i suoni (e sono tanti) attorno a sé.

Ma poi, riparte la kermesse assordante ed è sempre lui, il nostro Salvatore, a condurre le scatenate danze coinvolgenti e spesso assordanti…

Un meraviglioso misto di antico e moderno, di classico e attuale, un prodotto prezioso della nostra Arte canora, segnatevelo questo nome: il controtenore Salvatore De Giorgi.

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( 53 ‐ continua )

Category: Costume e società, Cultura

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