DROGA E CELLULARI IN CELLA, SEQUESTRI NEL CARCERE DI LECCE

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Nuovo sequestro all’interno del carcere di Borgo San Nicola: la polizia penitenziaria ha rinvenuto droga e telefoni cellulari nascosti in due celle. L’operazione, condotta nelle ultime ore, ha permesso di sottrarre materiale illecito a disposizione di alcuni detenuti, confermando le gravi criticità che affliggono la sicurezza negli istituti penitenziari.A esprimere soddisfazione per il risultato è stato il segretario regionale dell’Osapp Puglia, Ruggiero Damato, che ha elogiato l’intervento degli agenti nonostante l’evidente carenza di personale.
Il sindacalista ha rivolto un appello diretto al governo, chiedendo al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro della Giustizia Carlo Nordio e al sottosegretario Andrea Del Mastro di intervenire con urgenza.“La situazione delle dotazioni organiche è ormai insostenibile – ha scritto Damato –. Servono almeno 10mila nuove unità tra agenti, assistenti e sovrintendenti. Senza un piano straordinario di assunzioni entro due anni, il sistema penitenziario rischia il collasso”.
Il ritrovamento di droga e telefoni cellulari all’interno delle celle del carcere di Lecce non è dunque solo l’ennesimo episodio isolato, ma il sintomo evidente di un sistema penitenziario che fatica a garantire sicurezza, controllo e legalità al proprio interno. L’ingresso di materiale proibito, spesso utilizzato per coordinare traffici illeciti anche all’esterno delle mura carcerarie, dimostra, infatti, quanto il confine tra dentro e fuori sia diventato ormai palesemente labile.
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