IL LECCE BATTE LA JUVE STABIA E VA AVANTI IN COPPA ITALIA. SI’, PERO’…

| 16 Agosto 2025 | 0 Comments

(Rdl) ___________ Il Lecce batte la Juve Stabia e va avanti in Coppa Italia. Sì, però, avrebbero meritato di vincere gli ospiti, ai quali anche un pareggio e dunque la lotteria dei calci di rigore a seguire sarebbe andato stretto. Invece, hanno perso 2- 0. E amen.

Padroni di casa in avanti solo con qualche azione di routine nella prima mezz’ora, su una delle quali arriva il calcio di rigore per fallo di mano in area visto solo dal Var, e cominciamo anzi ricominciamo subito…L’arbitro ‘richiamato’ va a rivederla al monitor e non se la sente di smentire i capi sala. 1 – 0, il rigore perfetto, come si tira un rigore, potente e all’incrocio dei pali, è di Krstovic.

Da qui inizia la sofferenza dei Giallorossi, che concedono due o tre occasioni alle Vespe, che pungono in avanti, ma senza riuscire ad affondare il colpo decisivo.

Poi, nel recupero del primo tempo, i due secondi di ordinaria follia di Banda, che entra scomposto e violento su un avversario, un fallo per giunta del tutto inutile, a centrocampo, come di frustrazione, senza nessuna spiegazione, se non un’improvvisa pazzia: alla luce delle nuove disposizioni regolamentari, è rosso diretto, decisione inevitabile e indiscutibile.

In inferiorità numerica, il Lecce passa dalla sofferenza a una vera e propria via Crucis che dura tutto il secondo tempo, dominato, costantemente messo sotto dagli avversari. La Juve Stabia, squadra quadrata, solida, anche con alcune individualità notevoli, ma pur sempre di serie B, non sembra più una formazione di serie B, ma da coppe europee: giganteggia, crea almeno cinque-sei occasioni sotto porta, conquista una sequela di calci d’angolo, ma non la mette dentro, ora per un motivo, ora per l’altro.

Nel recupero finale, sbilanciata in avanti, subisce il raddoppio, allo scadere, con Kaba che insacca un assist meraviglioso di Camarda.

Prova preoccupante del Lecce, che evidenzia limiti tecnici e tattici, di qualità e di quantità. Ha voglia Di Francesco di fare i disegnini sulla sua lavagnetta portatile, li puoi spostare come vuoi, ma questi sono… Per giunta nell’occasione rinuncia a Berisha e a Rafia, che qualche idea in più avrebbero potuto verosimilmente sviluppare da soli.

Le cose che brillano, solo due.

L’abilità di Camarda che trasforma una apparentemente azione di alleggerimento negli ultimi secondi di gioco in una magia: porta a spasso tre difensori e la mette al centro per l’accorrente Kaba dandogli un pallone d’oro che chiedeva solo di essere insaccato nella porta spalancata.

E poi il bacio di Krstovic, che tutti danno in imminente partenzaverso lidi prestigiosi, ma intanto gioca con forza e coraggio, non si risparmia, fa reparto da solo, una certezza, l’unica rimasta e, dopo aver trasformato il calcio di rigore, bacia la maglia, gesto nobile, per di più in questo momento.

Se negli ultimi quindici giorni di calcio mercato dovesse rimanere, sarebbe il miglior acquisto possibile..

Category: Sport

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