FANTACALCIO CHE PASSIONE!

| 26 Agosto 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo ____________

Il ‘Fantacalcio’ è ormai diventato un vero e proprio fenomeno di massa, che coinvolge un po’ tutti, creando un vero e proprio motivo di esame ed analisi: se ne occupa anche la Università del Salento, nella sperimentazione sulla ‘gamification’, con l’obiettivo sullo sfondo che è quello di comprendere quali meccanismi e dinamiche di gioco possano favorire la divulgazione di informazioni – scientifiche, culturali, sociali – attraverso l’intersezione e la contaminazione con la narrazione sportiva.

Più semplicemente, si indaga sul fenomeno sociologico e sulle motivazioni che spingono tanti soggetti ad accanirsi in questa pratica che, se ci fa diventare esperti allenatori e manager di calcio, finisce anche con il deluderci od abbatterci quando le nostre scelte non vengono premiate. E se, al giorno d’oggi, sono eliminate o ridimensionate le ‘aste’ con le quali si immagina di comprare i migliori elementi per la propria squadra, pure c’è un fiorire infinito di nomi di squadre, tenute di gioco e sponsor che sono spesso, con la loro ingenuità, la parte più simpatica e divertente del gioco.

Perchè sempre di gioco si tratta: e collegandolo al calcio che, seppur con molti dubbi, pare sia il gioco per eccellenza, consente a tutti di poter sfruttare agonismo e furbizia, nel nome di quel piacere ineffabile che dà una vittoria sull’avversario, sia pure in una dimensione fatta di computer e telefonini e collegata alla realtà delle partite giocate sul campo…

Ma ci si accontenta; a voler guardare ci sono anche i premi che ogni ‘lega’ (ce ne sono veramente tante) garantisce ai partecipanti, anche grazie agli sponsor e all’autotassazione.

Personalmente, lo confesso: ho tentato anche io di iscrivermi ad un campionato di fantacalcio. E ho scelto il nome della mia squadra, ovvero ‘Fortezza Bastiani’, in memoria del ‘Deserto dei Tartari’ di Dino Buzzati. Ho compilato tanti format e inventato infinite password, sono stato rigettato e invitato a cominciare tutto daccapo. Ho constatato come sia molto difficile, per chi è in là con gli anni, battagliare col computer e con algoritmi e Intelligenza Artificiale. E alla fine, mi sono arreso: proprio come il protagonista del romanzo, l’ufficiale Drogo, ho abbandonato quando già si sentivano arrivare i nemici. E ho annullato tutte le mie speranze di vincere al Fantacalcio e vantarmi con figli e nipoti.

Ma sto meglio, dormo tranquillo. Non devo pensare più se mi conviene acquistare Hojholt o Ilkhan… Anche i nomi suonano sconosciuti e refrattari. Ma è il calcio, anzi il Fantacalcio di adesso…

Category: Costume e società, Cultura, Sport

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