INSULTA UN RAGAZZINO STRANIERO: ANZIANO VERSO IL RINVIO A GIUDIZIO

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Un pensionato di 68 anni, residente a Neviano, potrebbe finire a processo con l’accusa di stalking aggravato dall’odio razziale e religioso. Secondo la ricostruzione della Procura di Lecce, l’uomo avrebbe preso di mira per mesi un ragazzo di 17 anni di origini marocchine, affetto da gravi problemi di vista e udito, bersagliandolo di frasi minacciose, insulti a sfondo xenofobo e perfino tentativi di aggressione fisica.
Le condotte contestate risalgono al 2023 e sarebbero avvenute tutte in strada, nel paese in cui vivono sia la vittima che l’indagato. Gli episodi documentati sarebbero almeno nove. In uno di questi, avvenuto a fine ottobre, l’uomo avrebbe cercato di avvicinarsi al giovane con atteggiamento violento, bloccato solo dall’intervento di coetanei che si trovavano con lui.
Il 17enne, spaventato al punto da perdere il controllo e urinarsi addosso, era stato accompagnato in ospedale, dove i medici avevano riscontrato forte agitazione e tachicardia, dimettendolo con cinque giorni di prognosi. Poco prima, lo stesso aggressore avrebbe già rivolto frasi pesanti anche al padre del ragazzo, un 54enne, definito con epiteti dispregiativi e insultato per la sua fede islamica, invitandolo a “tornarsene al suo Paese”.
Le indagini, coordinate dalla sostituta procuratrice Maria Grazia Anastasia, hanno portato alla contestazione formale del reato di atti persecutori aggravati dall’odio etnico e religioso. L’udienza preliminare è stata fissata davanti al giudice per il 17 dicembre. Il giovane e il padre sono assistiti dall’avvocato Luigi Giuseppe Boselli, mentre il 68enne è difeso dall’avvocato Roberto Tarantino.
Se il giudice riterrà fondata l’accusa, si aprirà un processo destinato a fare discutere, poiché ancora una volta a essere coinvolta è una vittima minorenne e disabile, colpita non solo nella dignità, ma anche nella salute psicofisica.
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