LA ‘FRAGILITA’ NELLA TEORIA DI ROBERTO GRAMICCIA NON E’ UN MINUS, E’ UN PLUS

| 22 Novembre 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo _____________

L’interessante testo di Roberto Gramiccia (Teoria della fragilità, Alla ricerca di un potere nascosto, Diarkos, Pagine 384. Prezzo 19.00 ) ci riporta indietro nel tempo, quando era Milan Kundera ad avere l’esclusiva di questo genere di letteratura.  Ma, scorrendo anche soltanto i titoli delle pubblicazioni del dottor Gramiccia, comprendiamo subito che l’autore si occupa da tempo a tutto tondo di argomenti correlati e richi di interesse sociale e filosofico.

Stavolta l’argomento è ‘la fragilità’ e, come chiosa in prefazione Vladimiro Giacché, “Viviamo in una cultura che esalta la forza, l’efficienza, la prestazione. Ma cosa succede se guardiamo al mondo, ea noi stessi, da una prospettiva rovesciata? In questo saggio coraggioso e necessario, Roberto Gramiccia ci invita a ripensare radicalmente il significato della parola ‘fragilità’: non più sinonimo di debolezza, ma fondamento dell’umano e potenziale forza trasformativa, individuale e sociale. Attraverso una narrazione che intreccia filosofia, politica, medicina, antropologia, arte e storia, ‘Teoria della fragilità’ esplora e analizza le mille forme dell’umana vulnerabilità: individuale, sociale, culturale, ambientale, rispettivamente “rassegnata” e “ribelle”. Ma non si ferma alla diagnosi: mostra come nelle fratture della nostra civiltà, a determinate condizioni, possano germogliare nuovi modi di cambiare e abitare il mondo. Un libro che mette in discussione le categorie di forza,potere e successo. E che, dopo un’ampia disamina teorica, attraverso le storie di grandi donne e uomini che hanno trasformato la propria fragilità in opportunità, apre uno spazio per pensare (e vivere) altrimenti.”

Un altro libro riecheggia nella nostra mente: è la “Teoria della classe agiata” di Kurt Veblen che, tanti decenni fa, fu il rivoluzionario scopritore delle ovvie (ma lo abbiamo scoperto poi…) differenze della nostra società.  No, qui si parla di una meravigliosa, splendida fragilità: che ha un fascino particolare, come ci svela il bravo Gramiccia che merita di essere ancor meglio conosciuto.


Roberto Gramiccia è medico, saggista, critico d’arte. A partire dal 2000, per oltre dieci anni ha scritto di arte,cultura e medicina su un quotidiano nazionale e diverse riviste. Ha pubblicato La  Medicina è malata. Il racconto della crisi di un’arte (2000), Polittici 2001-2002 (2002), La regola del disordine. Renato Caccioppoli, un matematico ribelle (2004), La Nuova Scuola Romana. I sei artisti di via degli Ausoni (2005), Fragili Eroi. Ritratti d’artista (2009), Il mondo dei mondi. Un dipinto di Pizzi Cannella (2011), Slot art Machine (2012), La strage degli innocenti (2013), Arte e potere. Il mondo salverà la bellezza? (2014), Vita di un matematico napoletano (2014), Elogio della fragilità (2016), Le parole rubate (2018), Se tutto è arte…(2019), La notte più buia. Cronache di una generazione (2022).

Category: Cultura

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