IL PRANZO DELLA DOMENICA / SAGNE NCANNULATE, PURPETTE E CALANGI A CASA DI LUCIA CORDELLA A MELENDUGNO

| 28 Dicembre 2025 | 0 Comments

di Raffaele Polo ___________

Allora, parliamo dei calangi. Che, in Grecìa e zone limitrofe, sono accomunati alle ‘Carteddhate’ e ai ‘Porceddhuzzi’. Cambia la denominazione, ma il prodotto è sempre quello, un dolce tradizionale salentino che, da sempre, riscuote ammirazione e favore da tutti, ma proprio tutti… Non ci risulta, infatti, che qualcuno rifiuti di assaggiare una di queste prelibatezze che, tra l’altro, hanno delle vere e proprie consuetudini gastronomiche da rispettare… 

E oggi, siamo a pranzo da Lucia Cordella, a Melendugno, lei che è famosa in tutto il paese per la sua maestria nello sfornare i dolci tradizionali di Natale e non solo quelli: Lucia è appassionata di cucina e la sua tavola è sempre imbandita con le lavorazioni che hanno fatto diventare le sue preparazioni addirittura proverbiali…

«Da sempre, sin da ragazza, la preparazione di cose buone da mangiare mi ha attratto e affascinata. Tra l’altro, ho avuto la fortuna di trascorrere buona parte lavorativa della mia vita nel forno di Farmo, uno dei più antichi e pregiati della nostra terra. Poi, la passione ha fatto il resto, adesso non sempre riesco a cucinare e preparare quello che voglio, l’età e qualche acciacco mi consigliano un po’ di quiete, ma che volete, non ce la faccio proprio a fermarmi e ho sempre voglia di cimentarmi in nuove specialità…»

«Lucia, ma tu hai cucinato sempre?»

«Da ragazza ho lavorato in un maglificio, da sposata, come dicevo, al forno fino alla pensione…Adesso mi dedico ai nipoti, ne ho quattro, due maschi e due femmine. Ma accomodati, ti ho preparato un po’ delle mie specialità: sagne ‘ncannulate, schiacciatine di melanzane e polpette fritte…»

«Tutto lavorato e preparato da te, naturalmente. Ma qual è il segreto della tua cucina? Soprattutto dei ‘calangi’ per i quali sei diventata famosa?

Lucia sorride. E, mentre mi rimpinza il piatto delle sue prelibatezze, si confessa

«Per i calangi il discorso è facile: io ne faccio tanti e poi…li regalo. La gente li apprezza e così, quando arriva Natale, tutti vogliono i calangi della Lucia Cordella, che sono io… Ma segreti non ce n’è, naturalmente. Solo tanta lena e la giusta dose degli ingredienti che non debbono far ottenere un prodotto troppo dolce o troppo ‘fritto’. Piccole accortezze che, negli anni, si sono perdute ma che io ho conservato…»

«Ma le ragazze di oggi non si dedicano più a questa attività così dolce e saporita?»

Lucia ci pensa un po’ e poi sussurra: «Sono cambiati i tempi. Non dico se in meglio o in peggio, ma siamo in un’epoca diversa, completamente lontana da come eravamo e non si possono fare paragoni… Piuttosto, se hai finito con questi piatti (hai notato il sugo col basilico, come si sposa bene con le sagne?) ecco i famosi calangi…»

E Lucia ci ammannisce un gigantesco piatto ricolmo dei dolci che sono sparsi, in confezioni già pronte, un po’ per tutta la casa.

Ê proprio vero, i dolci di Lucia vanno a ruba, è un susseguirsi di telefonate e di visite che ci distraggono, durante il nostro incontro: sono affettuosi ‘clienti’ che vengono a ritirare la loro parte di bontà. E tutto gratuitamente, tra sorrisi ed abbracci.

Anche noi salutiamo, ringraziamo Lucia e torniamo a casa col nostro pacchetto di calangi ben stretto…

____________

( 84 ‐ continua )

Category: Costume e società, Cultura

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.