IN MORTE DI BRIGITTE BARDOT

di Elena Vada _____________
Ricordo perfettamente le mie cugine “grandi” che la imitavano, tra le urla di nonna e zie.
“Svergognate!”
Il film “Il disprezzo” di Jean Luc Godard, tratto dal romanzo di Alberto Moravia, fu, severamente, CENSURATO in Italia, anzi revisionato dal produttore Carlo Ponti.
Chi diffuse i capelli biondi lunghi e lisci, il bikini, i pantaloni alla pescatora (corti al polpaccio), le maglie a righe con scollo a barchetta, fu proprio lei: BRIGITTE BARDOT.
In un’epoca, che voleva donne simboliche, come quelle di Hollywood, Brigitte rimase autentica, reale, vera.
Anzi, involontariamente, propose se stessa come modello: una bellezza capricciosa, con il volto bellissimo, senza trucchi, e l’ espressione, simpaticamente, imbronciata.
Camminata sciolta, a piedi nudi. Ribelle.
Sprigionava LIBERTÀ, quella che le donne dell’ epoca non conoscevano, ma intravedevano attraverso i suoi comportamenti spontanei, senza freni, limiti.
Bardot è stata molto più di una Star : è stata il punto di rottura nel mondo cinematografico anni ’50/60, quando tutto veniva disciplinato dall’ uomo, anche la femminilità e la sensualità.
Lei non si lasciò inquadrare.
Non fu la diva costruita dai canoni dell’ epoca. Fu nuova, nel suo essere donna.
Invisa da Hollywood, che certo, le preferiva Doris Day, la mogliettina perfetta.
Ma, ricordiamo il divertente film con James Stuart “Erasmo il lentigginoso” (consigliato) 1965, girato negli USA.

Brigitte Anne Marie Bardot, anche conosciuta come B.B. nacque a Parigi il 28 settembre 1934. È stata: attrice, modella, cantante.
Il padre era un ingegnere ed imprenditore, mentre la madre, proveniva da una famiglia dell’alta borghesia parigina.
Iniziò a praticare il balletto classico fin da piccina e fu ammessa al Conservatoire de Paris, dove seguì una formazione rigorosa, che influenzò profondamente la sua disciplina personale e artistica.
All’età di quindici anni, apparve sulla copertina della rivista ELLE, questo le aprì la strada, alla carriera cinematografica.
A 18 anni, nel 1952, sposò il regista Roger Vadim, dopo molti dissidi in famiglia.
Brigitte Bardot debuttò sul grande schermo nel 1952 con il film francese,:”Le Trou Normand” diretto da Jean Boyer, in cui interpretò un piccolo ruolo.
Vadim cercò di valorizzare artisticamente la carriera della moglie oltre i ruoli leggeri dei suoi primi film. Nel 1956 diresse e co‑scrisse il film “Piace a troppi” in cui la Bardot recitò accanto a Jean-Luis Trintignant, con cui ebbe una relazione sentimentale.
Ebbe pure un’ avventura con l’attore e playboy italiano Gigi Rizzi, nell’ estate del 1968.

Nel 1973, a soli 39 anni, Brigitte Bardot lasciò il cinema.
Fu un addio definitivo, senza nostalgie, pentimenti, ritorni.
Non fu una fuga, bensì un rifiuto.
Rifiutò di continuare ad essere imprigionata da un’immagine che il mondo pretendeva di possedere. No. Lei era tutti i giorni diversa, una nuova Brigitte.
La sua vita pubblica proseguì con la difesa degli animali. Un grandissimo impegno, totale, assoluto.
B.B. non cercò applausi per questa sua attività.
Fu criticata, isolata, respinta, ma restò fedele al suo pensiero.
Lottò per i diritti degli animali, con la creazione della sua Fondazione realizzata mettendo all’asta i suoi gioielli, e contro l’ISLAM francese e le pratiche rituali religiose di macellazione Halal.
Brigitte Bardot si è sempre dichiarata di destra e negli anni Sessanta votò e sostenne Charles de Gaulle.
Disse: “…Sono di destra, si sa. Ma non sono del Fronte Nazionale, anche se mi si taccia d’essere fascista, nazista, camicia nera…»
BRIGITTE BARDOT è morta domenica 28
dicembre 2025, all’ alba, nella sua residenza La Mandrague, a Saint-Tropez, Provenza (Costa Azzurra) Francia. Aveva 91 anni.
Suo marito, Bernard d’Ormale, le è stato accanto fino alla fine, ascoltando il suo respiro e le sue ultime parole: “Piou, piou”.
“Sono stata molto felice, molto ricca, molto bella, ma anche molto famosa e molto infelice”. Così riassunse la propria vita.
Quarantacinque film, settanta canzoni, rimane ancora oggi, una delle attrici francesi più conosciute al mondo.
Ho cercato d’ imitarla anch’io, in gioventù e, come me, molte altre ragazze, soprattutto per quel trasgressivo modo di porsi, fuori dagli schemi.
Ma, quella bellezza è stata e resterà
“inimitabile”!
Au revoir Brigitte, bon voyage et merci.
Category: Cultura



























Bravissima. Ben descritta
Noi avevamo la Loren e Lollobrigida. Niente da invidiare!
Bellissima.