MENO DI TRE METRI IN CELLA, UNA SENTENZA DEL TRIBUNALE CIVILE DI LECCE CONDANNA IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA A RISARCIRE UN DETENUTO

| 5 Febbraio 2016 | 0 Comments

(e.l.)______Il giudice del tribunale civile di Lecce Viviana Mele ha condannato il ministero della Giustizia a risarcire con 1800 euro un ex detenuto di Taranto per violazione dell’articolo 3 della Convenzione europea dei Diritti dell’Uomo.

Il riferimento è alle condizioni di vita carceraria cui è stato costretto il detenuto per un periodo di 225 giorni  di quattro anni fa.

Il ricorrente, difeso dall’avvocato Rosario Orlando, era nel carcere di Bari.

Il tribunale precisa nella sentenza che “il cosiddetto spazio vitale a disposizione del soggetto è stato superiore ai tre metri quadrati solo per due giorni, quando nella cella vi era pure un altro detenuto, mentre lo stesso è stato inferiore ai tre metri quadrati in tutti gli altri periodi“. Si sottolinea che nel carcere di Bari “è prevista la permanenza all’aperto per circa quattro ore“, ma questo “non appare sufficiente a ritenere sussistente, a fronte delle residue VENTI ore trascorse in cella, una libertà di movimento tale da costituire una compensazione sufficiente”.

Category: Cronaca

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