GIUSEPPE BATTISTON FA TAPPA A LECCE CON IL SUO SPETTACOLO TEATRALE “NON C’È ACQUA PIÙ FRESCA”

| 4 Marzo 2017 | 0 Comments

di Antonella Elefante______ Si terrà questa sera alle ore 20.45 e domani pomeriggio alle ore 18.30, presso i Cantieri Teatrali Koreja, lo spettacolo teatrale “Non c’è acqua più fresca. Volti, visioni e parole del Friuli di Pier Paolo Pasolini ” di Giuseppe Battiston.

In occasione della tappa dell’attore nella città barocca, l’ Università del Salento e il Corso di Laurea in Lettere in particolar modo, hanno approfittato per organizzare un incontro presso il Padiglione Chirico del Monastero degli Olivetani. Questo incontro è stato ideato e gestito da Maria Chiara Provenzano e dai docenti di Letteratura italiana Beatrice Stai e Valter Leonardo Puccetti, in quanto referenti scientifici.

Hanno dialogato con l’attore Luca Bandirali, docente di Cinema, Fotografia e Televisone, e Simone Giorgino, coordinatore del Centro di Ricerca PENS: Poesia Contemporanea e Nuove Scritture.

L’attore, nato ad Udine nel 1968, vanta di una vasta carriera alla spalle. Lo abbiamo visto recentemente in televisione ne “I fantasmi di Portopalo”, così come lo abbiamo visto sul grande schermo lo scorso anno, con il film “Perfetti sconosciuti” premiato come miglior film al David di Donatello. Lo abbiamo visto anche nella fiction “Tutti pazzi per amore”, ha recitato per “Amata terra mia” e probabilmente qualcuno lo avrà visto a teatro oppure avrà riconosciuto la sua voce nel film “Il piccolo principe”.

Lo spettacolo teatrale su Pier Paolo Pasolini, in particolare su Pasolini friulano, nasce dall’esigenza dell’attore Giuseppe Battiston di cercare di raccontare il poeta, registra, sceneggiatore, attore, paroliere, giornalista e drammaturgo italiano attraverso i luoghi della sua infanzia, perchè “i suoi luoghi sono anche i luoghi della mia infanzia, in quanto la mia famiglia è originaria di quelle zone”, dice l’attore, e perchè quelle poesie che porterà in scena parlano di quei posti. Quando l’attore ha recuperato le poesie vi ha trovato la bellezza di quei posti un po’ malinconici ed era proprio quello che si aspettava di trovare, la bellezza dei posti che gli ricordano la sua infanzia.

Pasolini ha scritto anche in friulano ed è stata una sua particolarità, cioè ha scritto in dialetto quando il dialetto stesso era vietato e ha fatto sì che il friulano diventasse una lingua costruita, creata da lui. Il motivo per cui Pasolini scrive in friulano è la considerazione che egli stesso ha del dialetto; esso diventa una lingua nel momento in cui viene utilizzata per esprimere i moti dell’anima.

Gli altri motivi, oltre a quelli linguistici, che hanno spinto l’attore a mettere in scena in progetto sono i paesaggi che fanno da sfondo alle poesie, la gioventù, in quanto Pasolini parla di giovani che crescono in una realtà spensierata e pulita e, infine, la musica. A proposito di musica, l’attore si è rivolto a Piero Sidoti che, sui temi assegnatigli dall’attore, ha composto dei brani e dividerà il palco con Battiston.

Lo spettacolo ha come protagonisti due ragazzini che si preparano a due spettacolini di dialoghi e canzoni (che lo stesso Pasolini faceva con i suoi amici) al fine di far vedere tale spettacoli ad una compagnia teatrale che non arriverà mai.

Come già detto, Giuseppe Battiston è un attore completo, nel senso che ha recitato nei teatri e anche sul grande schermo. “L’elaborazione della tecnica del suono verbale è la cosa che ho mutato dall’esperienza teatrale. Ogni linguaggio territoriale si porta dietro una fisicità, per cui il suono diventa per me una componente della costruzione di una figura” dice l’attore.

Ricordiamo che lo spettacolo di questa sera è già sold out ma, per domani pomeriggio, ci sono ancora alcuni posti liberi.

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Category: Cultura, Eventi

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