TURISTI E DECORO UBANO: CHE FARE A LECCE?

| 28 Luglio 2017 | 1 Comment

di Paola Scialpi______

Come ogni anno insieme ai turisti educati e rispettosi dell’ambiente che li ospita arrivano i turisti cafoni.

È successo a Venezia con la bravata di quattro ragazzi che si sono tuffati da un ponte; è successo in Sardegna, dove una signora dopo aver consumato il suo pasto stava pensando bene di versare l’olio del tonno rimasto, nelle splendide acque di quel mare che anche lei aveva scelto come meta delle sue vacanze. Per non parlare di chi bivacca su Trinità dei Monti o sulla fontana di Trevi.

Molti sindaci si stanno muovendo emanando ordinanze che prevedano multe salatissime per chi non rispetta le regole.

Certo, la multa può essere un buon deterrente, ma non credo sia la soluzione. Chi va in vacanza con l’ intenzione di fregarsene delle regole spesso lo fa anche con una forma di esibizionismo.

Come fare quindi? Certo la soluzione non è facile ma bisognerebbe ricorrere secondo me al concetto che “una casa sporca non incentivi a tenerla pulita”.

A Lecce ogni anno arrivano sempre più turisti per fortuna e quindi compito del Comune sarà fare in modo che la città rimanga quanto più pulita possibile. Più contenitori per la strada per le cicche e i rifiuti, ma soprattutto fornire la città di bagni pubblici. Non si può demandare ai bar l’onere di sopperire a queste necessità.

Naturalmente, non basta fornire questi elementi, bisogna tenerli puliti con personale che sorvegli e intervenga per l’ igiene. Bisogna certo pagare questo personale…Ma il turista educato quello che viene per ammirare le bellezze del nostro Barocco beve perché ha molto caldo e quindi…Facciamo in modo che Lecce oltre ad essere bella per la sua arte risulti anche civile ed elegante per tutte le esigenze dei turisti.

Category: Costume e società, Cronaca

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Comments (1)

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  1. uccio ha detto:

    Ottimi consigli. Se una persona deve pagare per utilizzare un bagno pulito lo fa più che volentieri.

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