LECCECRONACHE / MA PER CHI VOTEREBBE TEX WILLER?

| 29 Gennaio 2018 | 1 Comment

di Raffaele Polo______

Ogni volta che mi imbatto nel personaggio di Tex Willer, che adesso ha compito settant’anni, ma è sempre vivo e vegeto come non mai, mi chiedo per chi voti il bravo cowboy. So di suscitare il riso, ma sono domande che vengono spontanee, soprattutto quando questi personaggi finiscono per entrare nella memoria comune di chi li ha frequentati, amati e conosciuti sin dalla più tenera età.

 

 

 

Di Tex io, seguace patito del Grande Blek e di Capitan Miki, ho sempre avuto un po’ di timore reverenziale. Per quel suo volto prevalentemente triste, il suo incedere alla Gary Cooper (altro eroe della nostra infanzia) e la sua manifesta timidezza nei confronti del genere femminile (scarsamente presente nelle tavole di Bonelli), ci pareva la quintessenza dell’uomo saggio, a cui avremmo dovuto ispirarci per crescere onesti, coerenti e saggi. Magari liberi e uniti… no, lasciamo perdere.

Ecco, allora, proprio ai nostri eroi di una volta, a Tex, al tenente Rip Masters (Rin Tin Tin, chi se lo ricorda?) e anche a Zorro vorremmo chiedere, serenamente, per chi andrebbero a votare, il 4 marzo.

Proprio a loro, che avevano una vita avventurosa ma che credevano ciecamente nell’ideale, ben chiaro, della difesa dei ‘buoni’ contro i ‘cattivi’, vorremmo chiedere un consiglio…

E ci sembra di intuirle, le sintetiche risposte.

Tex ci guarderebbe in silenzio e, con uno scarto del cavallo, se ne andrebbe al galoppo nella sconfinata prateria.

Il Tenente Rip, ligio al dovere, ci indicherebbe il cane lupo protagonista delle sue avventure e mente di ogni vicenda dei cavalleggeri impegnati contro indiani e bianchi malvagi, ‘Chiedete a lui’ ci suggerirebbe….

E Zorro… Povero spadaccino, i vessatori spagnoli del suo tempo sono nulla in confronto ai malfattori di stampo nostro contemporaneo…

Solo allora, magari, scopriremmo che questi personaggi, non dissimili da noi, furono costruiti e inventati per indicarci una via di giustizia, coerenza e positività. Con la loro incrollabile fiducia in chi li aveva creati, aspettavano le ultime scene, le ultime vignette, per vedere trionfare il buono, il giusto, l’onesto contro il malvagio, il disonesto, il superbo…

Il problema è che, a noi, queste ultime scene, queste vignette finali, non ce le hanno realizzate. Siamo noi stessi a doverle completare… E invano chiediamo agli eroi della nostra infanzia di darci una mano.

Sono rimasti solo figurine. Figurine di cartone.

Che fanno sorridere perché inesorabilmente fuori dal tempo.

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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Comments (1)

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  1. Raffaele Polo ha detto:

    Complimenti per la scelta delle vignette….

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