CARABINIERI, DALLA STORIA ALL’ATTUALITA’. OGGI A LECCE LA CERIMONIA DELLA FONDAZIONE DELL’ARMA

| 5 Giugno 2020 | 0 Comments

di Carmen Leo______Ricorre oggi il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, che quest’anno assume un significato ancora più profondo, in quanto coincide con il centenario della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale.

Era il 5 giugno 1920 e da allora, in questa data, si celebra la Festa dell’Arma, nata come “Corpo dei Carabinieri Reali” il 13 luglio del 1814.

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Lecce, Colonnello Paolo Dembech, Sua Eccellenza il Prefetto di Lecce, Maria Teresa Cucinotta e il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Lecce, Antonio Maruccia, hanno onorato la ricorrenza rendendo omaggio questa mattina ai Caduti, con la deposizione di una corona d’alloro alla Targa commemorativa dell’evento, posizionata all’interno del cortile della Stazione Carabinieri di Lecce Santa Rosa (nelle foto).

Le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito, infatti, di prevedere la tradizionale parata militare con spiegamento di uomini e mezzi ma, come ha ricordato il Comandante Generale nel messaggio rivolto a tutti i Carabinieri, “la solennità ideale della ricorrenza è interamente riposta nella confermata adesione di tutti ai valori fondanti dell’Istituzione. Tali principi sono emblematicamente sottesi nella concessione, esattamente cento anni fa da oggi, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla nostra gloriosa Bandiera e hanno ricevuto rinnovata attestazione nelle attività condotte durante l’emergenza sanitaria. Sin dal suo insorgere l’Arma tutta, dai minori livelli ordinativi in su e ovunque sul territorio nazionale, ha rappresentato la più immediata espressione della prossimità dello Stato ai cittadini, dimostrandosi ancora una volta concreta interprete di quel ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione che è patrimonio unanimemente riconosciuto della Sua storia”.

“È la storia di Noi Carabinieri” – ha soggiunto nella particolare circostanza il Comandante Provinciale Paolo Dembech “una storia vissuta in guerra e in pace, anno dopo anno, giorno dopo giorno, per la grandezza e la sicurezza del nostro Paese; un periodo di oltre due secoli durante i quali Carabinieri hanno saputo meritare, nel duro e quotidiano espletamento del servizio, l’affetto e l’ammirazione delle popolazioni loro affidate.

Sono sentimenti, questi, che ci inorgogliscono, ma che ci impegnano, ancora di più, ad essere sempre all’altezza delle secolari tradizioni e, soprattutto, del lavoro di chi ci ha preceduto e che, giunto al termine del proprio “turno di guardia”, ci ha consegnato un’Istituzione solida ed efficiente”.

Il bilancio del 2019 ha visto il Comando Provinciale di Lecce impegnato su poliedrici fronti, ottenendo proficui risultati sia sul versante repressivo che preventivo.

Pressoché incessanti poi, come è giusto che accada, le chiamate pervenute al 112 (oltre 500 al giorno), esponenzialmente lievitate durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria ancora in essere.

Tra le operazioni di servizio, un cenno particolare merita quella convenzionalmente denominata “Tornado”, che ha disvelato la presenza di un “emergente” gruppo criminale di tipo mafioso egemone in numerosi comuni dell’area magliese, con connessioni e ramificazioni estese anche ad altri influenti sodalizi mafiosi della “Sacra Corona Unita” dell’area salentina. Reggenti e gregari, per complessivi 30 soggetti, sono stati tratti in arresto in esecuzione di altrettante misure cautelari promosse dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia.

Dall’Arma del capoluogo salentino, dunque, l’impegno a proseguire lungo il rassicurante cammino intrapreso, con la consapevolezza della necessità di ampliare e vivificare i risultati sinora raggiunti, che suggellano l’efficacia e il ruolo insostituibile che l’Istituzione, da sempre, svolge per assicurare, con le altre Forze di Polizia, attraverso il magistrale ruolo della Prefettura e la lungimirante guida dell’Autorità Giudiziaria, ordine e sicurezza in ogni dove.

Però, ha tenuto infine a precisare il Comandate Provinciale, “non avremmo potuto esprimerci al meglio senza il consenso, l’apprezzamento e il concorso degli onesti cittadini, i quali, con la loro vicinanza, a volte le loro critiche e soprattutto i loro suggerimenti, ci hanno consentito di incentivare il nostro dispositivo operativo e migliorare la professionalità per rendere a queste accoglienti realtà una qualità di vita sociale sempre migliore”.

 

Rassicurante, affidabile, efficiente: così è vista dai cittadini la presenza efficace delle forze della Benemerita operanti sul territorio, attive sia per la repressione e prevenzione degli albori della criminalità, più o meno organizzata, che nel prestare soccorso ai cittadini in situazione di disagio.

Ricordiamo gli episodi riportati dalle cronache di sole poche settimane fa quando, in pieno lockdown, i militari dell’Arma si sono adoperati, tra le numerose incombenze,  per consegnare a domicilio beni di prima necessità a famiglie bisognose, o addirittura per assicurare il pagamento della pensione agli anziani impossibilitati allo spostamento dalle proprie abitazioni.

 

Nell’immaginario collettivo del nostro Bel Paese, l’Arma dei Carabinieri continua ad offrire un contributo prezioso e ad incarnare la tradizione forte e pregnante di un sistema che mette la legalità al centro del bene comune, perché ogni singolo cittadino si possa sentire protetto e tutelato nella propria incolumità fisica da chi, con sacrificio e silenziosa abnegazione,  mettendo spesso a rischio la propria vita,  svolge il proprio dovere nella polverosa quotidianità, restando sempre “Fedele nei Secoli” , come recita lo stesso mottoal giuramento prestato sul tricolore della Madre Patria.

 

Category: Cronaca

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