“Ciao, M49 Papillon! Resisti. Siamo tantissimi tutti con te”

| 6 Giugno 2020 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______Ciao, M49 Papillon! Resisti. Siamo tantissimi tutti con te. Non ci siamo rassegnati. Mettiamo gli striscioni sui viadotti del Trentino, firmiamo le petizioni, inondiamo i social di messaggi. Speriamo.

Non nel ministro, che pure aveva promesso e assicurato, ma sai, ti spiego, questi 5 Stelle sono stati una delusione su tutto, ma proprio tutto, hanno solamente promesso per prendere voti, poi quando sono andati al governo e potevano concretamente realizzare quello che avevano promesso, hanno trovato solo scuse e pretesti, per non fare, niente, che vuoi? Questo ministro è in quota pentastellata, potevamo immaginarcelo che avrebbe fatto anch’egli così.

Resisti, Papillon!

Speriamo e facciamo. Non ci rassegniamo, a saperti rinchiuso in un piccolo recinto, per i prossimi cinquanta anni, la tua aspettativa di vita, fra le sbarre di una prigione in cui la malvagità e l’ottusità di qualche politicante da strapazzo della Provincia di Trento, autonoma, e leghista, ti ha voluto: tu che facevi cinquanta chilometri al giorno, ora sei di nuovo prigioniero, innocente, colpevole solamente di aver seguito la tua Natura, per meglio dire le leggi di nostra Madre Terra, di cui siamo tutti figli, che ci ha generato, e alla quale un giorno ritorneremo tutti, che perciò dovremmo amare e rispettare, ma che invece in tanti modi stiamo distruggendo, ottusi, folli: quindi seguirne le leggi diventa una colpa, ecco qua, ecco tutto, per i pazzi criminali e ignoranti che a vario titolo ci governano.

Resisti, ti prego.

Su (ironia del nome) Libero (quotidiano) oggi ha parlato il tuo carceriere, volevo dirtelo. Avrebbe voluto tranquillizzarci, raccontandoci che stai bene, che mangi, che te ne stai steso, fino a quando non ti portano il vitto, che annusi nell’aria e che consumi ciò nonostante sognando la libertà, e che ogni tanto ti trascini dalla cella alle sbarre, svogliatamente, ciondolando stanco.

Resisti, ti prego. Sappi che sei diventato un simbolo, di tutte le ragioni che ho cercato di spiegarti prima sia pur confusamente, ma almeno una cosa sia chiara: tu sei un simbolo, ora.

Come tale sei importante, sei fondamentale.

Poi, infine, volevo dirti che le parole del tuo carceriere non ci hanno tranquillizzato affatto, anzi. Ci hanno indignato ancora di più.

Non sei solo, siamo tantissimi tutti con te,  in quel recinto.

E sappi che qualcuno, leggendo le ultime  “novità”, questa mattina ha pianto per te, versando lacrime amarissime,  in silenzio.______

L’APPROFONDIMENTO nel nostro ultimo articolo sulla vicenda, del 29 aprile scorso

LA FOTO CHOC: M49/PAPILLON CATTURATO E RIPORTATO IN PRIGIONE

 

 

 

Category: Cronaca, Cultura, Politica

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