LIBRI / POESIE DI MARIA CONSIGLIA MERCURI

| 30 Marzo 2023 | 0 Comments

di Raffaele Polo ______

Sarà presentata sabato 1 aprile, alle 18.00, a Gallipoli, presso la Biblioteca comunale, in via Sant’Angelo 3 (nella foto), la raccolta poetica di Maria Consiglia Mercuri ”Tra luci e ombre la vita accade” ( Il Raggio Verde, pagine 152, 15 euro) .

Intervengono il sindaco di Gallipoli, Stefano Minerva, Teresa Chianella Presidente Fidapa BPW Italy sezione di Gallipoli, la giornalista Eleonora Tricarico con l’accompagnamento musicale di Anna Rita Manni: già con il titolo della raccolta (”Tra luci e ombre la vita accade”, Il Raggio Verde, pagine 152, 15 euro) Maria Consiglia Mercuri ci sintetizza il suo prezioso sentimento verso il mistero dell’Esistenza, che viene affrontato con peculiare e accorato gusto poetico, in un centinaio di composizioni che confermano la sua lucida propensione per i versi.

In un vastissimo panorama, la poetessa si incanta soprattutto al paesaggio della nostra terra che, dopo aver descritto quasi con sufficienza nei suoi aspetti variegati, finisce però a sintetizzare con enfasi: ‘Ma, ovunque tu vada,/è a lei che ritorni’.

Sono protagonisti poi lo spazio, il sogno, la notte, le stagioni e la luna, la casa e l’amore, fino a giungere al ricordo di Jack, il gatto-simbolo di una esistenza perduta e rimpianta ma che lascia uno spiraglio di dolce amarezza: ‘Son certa che da qualche parte/ti sei già nascosto per tendermi,/al mio arrivo, il tuo affettuoso agguato’

La poesia di Maria Consiglia è così: piena di argomenti e spessore, non rinuncia ai colori, ai profumi, ai sentimenti. Ma tutto è gestito con la giusta leggerezza, senza indulgere in melanconiche resipiscenze o languorosi finali ad effetto. Anzi, a proposito di ‘finali’ si può notare come molte composizioni non finiscano con il punto, tradizionale conclusione grammaticale di ogni periodo.

No, Maria Consiglia vuole (inconsciamente?) che l’atmosfera creata, la magica aura che suscitano i suoi versi, non venga a concludersi ma, al contrario, lasci come una ulteriore speranza, un’apertura verso una immaginaria conclusione che non sia un diktat definitivo, ma si pieghi alla necessità del sentimento e della introspezione emotiva.

Naturalmente, non mancano i temi sociali, legati alle condizione femminile, alla guerra, alle situazioni di dolore e miseria che sono simboleggiate dai ‘Muri’ attraverso i quali, secondo una felice intuizione, scorre una vita di noia e tempo perso.

E, proprio nell’ultima composizione, la poetessa di Gallipoli, ci rivela tutto l’arcano: ‘Scrivo per me./ Per ritrovare il profumo/ dei giorni di primavera/ all’imbrunire,/ mentre scende/ il velo della sera’

Ecco, anche qui, non c’è un ‘punto’ a mettere la parola ‘fine’ all’immagine evocata.

Così dev’essere, pare suggerirci Maria Consiglia.

E non possiamo che essere d’accordo con lei.

Category: Cultura, Libri

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