“Segni di Speranza”: L’INFIORATA DI PATU’ CELEBRA DIECI ANNI DI FEDE, ARTE E COMUNITA’ NEL CUORE DEL SALENTO

| 20 Giugno 2025 | 0 Comments

di Daniela Casciaro ___________

Nel cuore del basso Salento, là dove le pietre custodiscono le memorie dei Messapi e il mare lambisce coste limpide e silenziose, Patù si prepara a vivere la decima edizione dell’ Infiorata, in programma nei giorni 21 e 22 giugno 2025, in occasione della solennità del Corpus Domini.

I tappeti floreali saranno visitabili fino al 24 giugno, giorno dedicato al patrono San Giovanni Battista, trasformando questa celebrazione in un autentico cammino spirituale lungo tre giorni, fatto di colore, preghiera e condivisione.

Il tema dell’edizione 2025 “I segni della Speranza”, nasce in sintonia con il Giubileo della Speranza voluto da Papa Francesco e proseguito da Papa Leone XIV: un filo luminoso che attraversa ogni bozzetto, ogni composizione, ogni gesto. Le opere floreali di quest’anno saranno ispirate ai segni della  speranza  nella Sacra Scrittura e nella storia contemporanea: un’unica narrazione collettiva, che si disegnerà lungo i 250 metri di via Principe di Napoli, trasformando la strada in un mosaico sacro all’aria aperta.

I bozzetti, nati da riflessioni condivise, sono stati realizzati con profonda sensibilità spirituale e sociale. Petali raccolti nei campi, erbe essiccate con cura, fondi di caffè per sfumare i dettagli: ogni materiale, per quanto semplice, diventa simbolo vivo nelle mani degli infioratori. Il percorso verso l’Infiorata ha coinvolto persone di tutte le età, unite da uno stesso intento: offrire bellezza, pace e fede in forma visibile e tangibile.

I lavori inizieranno il pomeriggio di sabato 21 giugno e proseguiranno fino a notte fonda, quando il borgo si ritroverà nel silenzio condiviso, tra mani che lavorano e cuori che ascoltano. Domenica 22 giugno, al mattino, le opere saranno benedette da S.E. Monsignor Vito Angiuli, Vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca, prima della processione eucaristica guidata dal parroco don Carmine Peluso: un momento liturgico che rappresenta il culmine spirituale di un’esperienza corale.

L’Infiorata di Patù è anche espressione concreta di fraternità e inclusione. Insieme ai volontari locali e ai ragazzi dell’oratorio, hanno partecipato anche i giovani ospiti dei progetti Sai promossi dal Comune e gestiti da ARCI Lecce solidarietà cooperativa sociale. Contribuendo alla raccolta e al trasporto dei fiori, hanno donato il proprio tempo e la propria presenza, offrendo un segno tangibile di integrazione vissuta e accoglienza autentica.

Durante i giorni dell’infiorata , il borgo aprirà anche le porte del suo passato: sarà possibile visitare il MAV – Museo Archeologico di Vereto, custode delle radici messapiche del territorio. Il 21 e il 22 giugno,  sono previste, inoltre, visite guidate speciali per famiglie e gruppi, in occasione della “Notte della Cultura”  che coincide con questi eventi. Partenza da Palazzo Liborio Romano. La prenotazione è possibile tramite messaggio al numero 347 6404009. 

Nel cuore di un tempo fragile, la X Infiorata di Patù si conferma come simbolo  di fede, di arte silenziosa, di  preghiera, di  inclusione che si traduce nei  segni  di una speranza vissuta e  condivisa.

 

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Category: Costume e società, Cultura, Eventi

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