IL SALENTO DELLA CIVILTA’ CONTADINA DISTRUTTA DAL CONSUMISMO RIVIVE IN UNA MOSTRA A GALATINA DA GIOVEDI’ 26
(g.p.) _________
Si inaugura giovedì 26 giugno alle 18, a Galatina, al Palazzo della Cultura, in piazza Aligheri 51, la mostra “Rossi, Mazzacane, Carpitella. La ricerca visiva sul tarantismo”.
Aperta fino al mese di novembre, raccoglie i materiali selezionati dagli antropologi Annabella Rossi (Roma 1933-1984) e Diego Carpitella (Reggio Calabria, 1924-Roma, 1990), entrambi al seguito di Ernesto De Martino, le cui ricerche, come è noto, rimangono fondamentali per la questione ed entrambi protagonisti della ricerca visiva e sonora sulle tradizioni popolari dallla fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Settanta del Novecento; e da Lello Mazzacane, già docente di sociologia a Napoli e specializzato nelle feste popolari (sua la foto delle tarantate che abbiamo messo in copertina).
Scrive bene, in maniera chiara, precisa e suggestiva, non sappiamo chi, all’interno della notta stampa diffusa oggi dagli organizzatori:
“Attraverso fotografie in bianco e nero e filmati provenienti dagli archivi, si rivela il complesso mondo contadino e popolare della seconda metà del Novecento, in cui il fenomeno del tarantismo vive le sue ultime manifestazioni.
I volti, gli ambienti, i gesti e le movenze, ci riportano ad un Salento di appena qualche decina di anni fa ma profondamente distante dall’attuale; un mondo antico, scomparso appena l’altro ieri, in cui il ballo di tarantolate e tarantolati ci racconta lo sforzo individuale, ma allo stesso tempo comunitario, e spesso disperato, ingaggiato contro ‘la varia potenza del negativo’, per sottrarsi alla minaccia della ‘crisi della presenza’, dove il riscatto personale è ben poca cosa di fronte alla sconfitta storica di quell’universo contadino e popolare fagocitato dalla società dei consumi”.
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