UN’ARMONIA IN COMPLICATO EQUILIBRIO. ECCO CHI SONO IDEATORI, ORGANIZZATORI E SPONSOR DEL FESTIVAL MEDITERRANEO
di Giuseppe Puppo ___________ “Conto alla rovescia per ‘Armonie del Mediterraneo Festival’ a Lecce. In allegato, il programma delle iniziative, alle quali si chiede gentilmente di dare massima diffusione. Grazie ai colleghi per la preziosa collaborazione”.
Comincia così il comunicato diffuso questo pomeriggio dall’ufficio stampa del Comune di Lecce. Prego. Qui di seguito lo pubblichiamo integralmente. Poi però lo commentiamo pure, dal momento che non siamo passacarte, ma giornalisti, e da giornalisti qualcosa abbiamo scoperto e qualcosa abbiamo da eccepire _______
IL COMUNICATO DEL COMUNE DI LECCE
Nel cuore pulsante del Salento prende vita Armonie del Mediterraneo, un festival internazionale promosso da Comune di Lecce, con la collaborazione e il supporto scientifico-organizzativo dell’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, che da anni opera per il dialogo tra le culture e la valorizzazione del patrimonio condiviso.
Dal 4 al 20 luglio 2025, Lecce ospiterà una ricca serie di incontri, performance e momenti di riflessione che intrecciano linguaggi e saperi provenienti dalle diverse sponde del Mediterraneo. Il programma, che si sviluppa tra centro storico, università, quartieri e spazi informali, è pensato per coinvolgere un pubblico ampio e trasversale: dai giovani alle famiglie, dai turisti agli studiosi, con una forte attenzione all’inclusività e alla partecipazione attiva delle comunità locali e internazionali. L’iniziativa è inserita nel cartellone ufficiale degli eventi estivi promossi dal Comune per l’estate 2025, contribuendo a valorizzare il territorio attraverso esperienze culturali diffuse e accessibili.
Il Festival nasce da una rete solida e articolata di collaborazioni: marionanni, Fondazione Treccani, ASAL Student APS, Fondazione CMCC – Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e TAP – Trans Adriatic Pipeline, lead supporter dell’iniziativa – affiancano l’Agenzia Euromed in un progetto condiviso che punta su qualità, innovazione e sostenibilità. In sinergia con istituzioni pubbliche, enti di ricerca e numerose realtà culturali e scientifiche, il Festival coinvolge anche imprese dei settori turistico, culturale e agroalimentare. L’obiettivo comune è ambizioso: promuovere la destagionalizzazione e rafforzare il legame con le comunità locali, rendendole protagoniste attive del territorio..
In un’epoca segnata da crescenti divisioni e conflitti, Armonie del Mediterraneo si presenta come un inno alla pace culturale, alla bellezza del pluralismo e al valore della memoria condivisa. Lecce, con la sua storia millenaria di scambi e accoglienza, si conferma luogo naturale di un progetto che mira a rafforzare il senso di appartenenza a una grande comunità euromediterranea.
Il viaggio prende avvio il 4 luglio alle ore 19:00 al Teatro Paisiello di Lecce con un evento dedicato a marionanni, artista della luce e fondatore della marionannischolé. La presentazione della sua scuola del pensiero e del fare sarà seguita, il giorno successivo – 5 luglio alle ore 19:00 – da luceallopera, una vera e propria Lectio Magistralis sul “mestiere del futuro”: diventare scrittori della luce. L’incontro si svolgerà nella Sala Conferenze del Rettorato dell’Università del Salento e sarà un dialogo tra generazioni sul significato della luce come strumento narrativo, poetico e professionale, che porta in scena non solo la luce, ma anche l’arte di illuminare l’anima delle cose. In questo percorso saranno coinvolti anche giovani e rappresentanti delle comunità di stranieri presenti a Lecce, offrendo loro l’opportunità di avvicinarsi concretamente ai mestieri della luce – dalle forme più evolute del light design contemporaneo di marionanni a quelle barocche delle luminarie salentine– che da secoli modellano l’identità visiva e culturale del nostro territorio. Non si tratterà solo di un momento di riflessione teorica, ma di un’esperienza formativa viva e partecipata: un’occasione di apprendimento pratico, inclusione attiva e trasmissione generazionale di una tradizione che continua a illuminare non solo le strade, le piazze e le feste, ma anche le traiettorie personali, i percorsi professionali e i legami tra culture. L’evento, che gode del Patrocinio dell’Università del Salento, vedrà la partecipazione del Magnifico Rettore Prof. Fabio Pollice e del Sindaco di Lecce, Sen. Adriana Poli Bortone.
Il cammino prosegue il 10 e 11 luglio dalle ore 19:00 presso l’Ex Convento degli Agostiniani con il Festival del Mediterraneo di Fondazione Treccani Cultura, che accoglierà poeti e musicisti per riflettere sul potere della parola come strumento di testimonianza. Il 10 luglio, il poeta albanese Gëzim Hajdari dialogherà con la scrittrice Angela Bubba, mentre la serata si concluderà alle 21:00 con un viaggio musicale sulle note del Sabir, guidato da Stefano Saletti, Fabia Salvucci e Giovanni Lo Cascio. L’11 luglio, sarà la volta del poeta siriano Nouri al Jarrah, in dialogo con Monica Ruocco, seguito alle 21:00 da un concerto con la voce intensa di Teresa De Sio accompagnata dalla chitarra di Sasà Flauto.
Il festival darà poi spazio alle Voci d’Albania, con due appuntamenti che mettono al centro la cultura arbëreshe e shqiptarë. Il 13 luglio alle ore 21:00, nello Spazio esterno della Parrocchia San Giovanni Battista, Lecce in Festa vedrà protagonista l’ensemble Ansambli Vatra Jonë, insieme a ballerini e musicisti provenienti da Taranto e Cosenza. Sarà una festa popolare, aperta alla cittadinanza, tra musiche tradizionali e tarante. Il 20 luglio alle ore 19:00, nella cornice storica dell’Ex Convento dei Teatini, una sfilata in costumi tradizionali aprirà una serata all’insegna della riflessione e della memoria: verrà presentato il volume La chiesa greca a Lecce di Maria Acierno, e si terrà un dialogo con studiosi come Mariella Agostinacchio e Pierfranco Bruni, seguito da una performance teatrale comica in lingua arbëreshe.
Il tema della sostenibilità sarà protagonista in tre appuntamenti organizzati dalla Fondazione CMCC – Centro Euro- Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici. Il 17 luglio alle ore 19:00, presso la sede della fondazione in via Marco Biagi, si terrà una conferenza sui cambiamenti climatici e sulle strategie per affrontarli nel contesto mediterraneo. Il 18 luglio alle ore 19:00 al Bar Astoria (Porta San Biagio) e il 19 luglio alle ore 19:00 presso Il Barrito (via De Mura), due “Aperitivi Mediterranei” offriranno momenti divulgativi sul futuro del mare, del cibo e dell’ambiente nella regione.
I primi quattro eventi rappresentano un vero e proprio manifesto del Festival. Sono curati direttamente dall’Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo, che ne firma la visione progettuale e l’implementazione operativa. Forte della sua esperienza nell’area euromediterranea, l’Agenzia ha dato forma a un percorso culturale che contribuisce a rendere Lecce un laboratorio permanente di scambio e cooperazione internazionale.
«Armonie del Mediterraneo è un progetto che parla alla storia e al futuro» – spiega la Sen. Adriana Poli Bortone – «È una chiamata collettiva alla cultura come ponte tra le sponde, come luogo vivo di scambio, crescita e rispetto. Lecce, per la sua storia millenaria, è il luogo naturale in in cui questo dialogo può e deve avvenire. Sono orgogliosa di dare avvio a un Festival che restituisce voce alle memorie e dignità alla diversità, con la forza della luce, della parola e della conoscenza. Siamo solo all’inizio di un percorso che renderà Lecce una vera capitale del Mediterraneo».
Armonie del Mediterraneo vi aspetta dal 4 al 20 luglio 2025, tra le piazze, i teatri, le università e i quartieri di una città che guarda al futuro con occhi mediterranei. Gli eventi sono gratuiti e aperti a tutti. ____________
IL COMMENTO di leccecronaca.it
PUNTO PRIMO. L’ Agenzia per il Patrimonio Culturale Euromediterraneo è un’organizzazione no-profit legalmente riconosciuta quale “ASSOCIAZIONI DI PROMOZIONE SOCIALE”, sede nell’ex Conservatorio Sant’Anna, a Lecce, in via Santa Maria del Paradiso 8, anno di fondazione 2003, in accordo con uno specifico programma dell’Unione Europea.
Presidente è fin dalla fondazione Adriana Poli Bortone. Dei soci fondatori, sono rimasti solo Comune di Lecce e Università del Salento. Nei soci ordinari figura solo il Comune di Matera, dove Adriana Poli Bortone è stata assessore alla Cultura dal 2017 al 2018.
Quindi oggi, da sindaco e in contemporanea da assessore alla Cultura, organizza una manifestazione culturale e politica per l’estate del Comune 2025 che fa gestire direttamente dall’associzione privata che ella stessa dirige.
In data 26 giugno scorso, la giunta comunale, presieduta dal sindaco Adriana Poli Bortone, regolarmente presente alla votazione, avvenuta all’unanimità, ha deliberato di aderire direttamente al programma del Festival presentato dall’Agenzia per il Patrimonio Euromediterrano, presieduta da Adriana Poli Bortone, ed ha contestualmente deciso di mettere a disposizione, per lo svolgimento delle attività previste nell’ambito del Festival,
le sedi di proprietà comunae del Teatro Paisiello, dell’ ex Convento degli Agostiniani e dell’ex Convento dei Teatini.
Non abbiamo nè possiamo avere altri dati contabili sull’evento, in quanto, come detto, esso è organizzato da un’associazione privata.
PUNTO SECONDO. “Trans Adriatic Pipeline, lead supporter dell’iniziativa”, come dice il comunicato del Comune. Che significa ‘lead supporter’? Bella domanda. Scrivere in italiano, no, eh? Dopo un po’ di ricerche aziendalistiche che invece di farci capire, ci hanno confuso le idee, alla fine ci ha illuminato il logo di Tap che figura in bella evidenza sul materiale della comunicazione dell’iniziativa, comunicato istituzionale del Comune di Lecce compreso. Se non andiamo errati, ‘lead supporter’ può essere tradotto alla leccese, così ci capiamo meglio: “quiddrhi ca anu cacciati li sordi’.
Ora, se è così, è diciamo così ‘stupefacente’ che un’iniziativa che dice di avere a cuore il benessere climatico del mar Mediterraneo sia finanziato da un’azienda multinazionale che col suo gas, i suoi lavori e i suoi rilevanti impatti ambientali e paesaggistici ha sconvolto il nostro mar Adriatico.
PUNTO TERZO. Il ruolo di CMCC. Come visto, tra i protagonisti di questa iniziativa, figura la Fondazione CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, che nella presentazione sul proprio sito web si definisce “un centro di ricerca internazionale, indipendente e multidisciplinare che studia l’interazione tra cambiamenti climatici e società”.
Al di là delle mission aziendali, non è dato capire – o almeno: non l’ho capito io leggendo – in che cosa consistano le soluzioni proposte ai problemi questi sì specificati ed elencati, posti dai cambiamenti radicali in atto.
Magari lo spiegheranno nella conferenza programmata per il 18 luglio nella sede della Fondazione, in via Marco Biagi 5 qui a Lecce e così, se ce lo diranno, potremo saperlo.
Presidente della Fondazione è Antonio Navarra, professore di fisica dell’Università di Bologna, che dice di sè di avere quale mission “indagare e modellare il sistema climatico umano”.
Infine, dal 2022, fa parte della Fondazione in qualità di Senior Scientific Manager e responsabile di programmi di ricerca Arianna Acierno, che, fra i precedenti incarichi lavorati svolti con aziende multinazionali, ha lavorato per Trans Adriatic Pipeline.
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