L’INTERVENTO / 86 METRI DI MISTERO. ECCO UN PROMEMORIA – RIMASTO INEDITO – DI MARCO BAVA SULLA MORTE DI EDOARDO AGNELLI. SEGUIRANNO ANCHE TUTTI I SUOI AGGIORNAMENTI SU QUESTO MISTERO ITALIANO TORNATO D’ATTUALITA’

| 9 Novembre 2025 | 0 Comments

di Marco Bava _______________

Dall’uscita, nel gennaio del 2009, dell’antesignano libro – inchiesta di Giuseppe Puppo “80 metri di mistero” – per la precisione i metri di altezza del viadotto Ponte Stura di Demonte sull’Autostrada Torino-Savona, su cui fu ritrovata l’auto, sono 86 – molte riflessioni sono sorte, sino creare un percorso logico che poco tempo fa mi ha portato a scrivere questo mio promemoria, che era rimasto inedito. Desidero renderlo noto ora, alla luce dei nuovi clamorosi sviluppi legati al testamento di Gianni Agnelli emersi proprio in questi ultimi giorni. Ne scriverò in dettaglio, sempre per leccecronaca.it, nei prossimi giorni, quando ricorrerà il venticinquesimo anniversario della tragica morte di Edoardo Agnelli, avvenuta il 15 novembre 2000.

Comincio dalla richiesta

AL SIGNOR MINISTRO DELLA GIUSTIZIA con una Richiesta di indagine sul procedimento aperto sulla morte di Edoardo Agnelli presso la Procura della Repubblica di Cuneo

in cui ho   esposto che :

In data 15.11.2000 veniva ritrovato sotto il Ponte Romano della Autostrada A6

Torino Savona, il corpo di Edoardo Agnelli in seguito alla segnalazione da parte del dipendente della A6 FRANCHINI della FIAT CROMA di E.A posteggiata sul viadotto Romano (informativa della Procura di Mondovi alla PG di Torino);

La A6 Societa’ autostrade indica il transito del telepass non quello dell’auto.

Inoltre non sono stati richiesti tutti telepass in uso Edoardo e scorta?

Poche ore dopo l’annuncio del ritrovamento di un cadavere i cui documenti indicavano fosse EDOARDO AGNELLI (E.A) , come riporta la nota del 21.11.00 del dr.Bausone (Procuratore di Mondovi) alla Procura Generale di Torino, mi attivai attraverso il dr.Maddalena per essere ascoltato dallo stesso dr.Bausone che chiamai sul suo cellulare che mi diede il dr.Maddalena.

Nel corso della telefonata suggerii al dr.BAUSONE di acquisire: la registrazione del sistema di videosorveglianza dell’ingresso dove abitava Edoardo;  il contenuto del pc portatile IBM che E.A usava (da almeno 2 anni) più assiduamente del pc da tavolo.

Dal documento del 15.11.05 relativo al sopraluogo della DIGOS a casa di EA si evince invece che: non viene fatto alcun riferimento alla video sorveglianza;

  1. il pc portatile non viene acceso neppure dal consulente informatico, il che e’ impossibile, in quanto qualsiasi pc  può essere acceso da un esperto. Inoltre io stesso conoscevo la password:”America”.
  2.  si afferma che il pc portatile  non veniva usato da diversi mesi, mentre io l’avevo visto in funzione 15 gg prima , quando una sera ero andato a casa di E.A (sorvegliante Bianchi che mi aveva addirittura posteggiato l’auto, nonostante sia Ghedini, sia Bini neghino che E.A abbia ricevuto visite nell’ultimo mese. (Perché negano?). 

Molti documenti del fascicolo di E.A, secondo me, rappresentano fatti assai discutibili: Informativa  del Procuratore di Mondovi  Bausone al PRG di Torino del 21.11.00 ; il documento del Ministero dell’Interno  del 22-11-00 riferente i passaggi del telepass di E.A del 12 13 14 nov.00 , rilevo che:

  1. Non e’ per nulla dimostrato che l’auto la stesse guidando E.A . Lo stesso dipendente dell’Autostrada il sig.DI SABATO che sostiene di aver visto l’auto verso le 10 del mattino del 15.11.00 , e non dice di averla vista altre volte, ne’ sostiene che sia E.A ad averla guidata, per lo più mezzora dopo il suo ingresso 9.23 allo stesso casello di Marene.
  2. Gli orari, mattinieri,  dei passaggi  indicati nel tabulato sono assai strani visto che  E.A si alzava dal letto ad ora tarda.

Il 16 nov 2000 il PROCURATORE DI MONDOVI  dispone l’acquisizione dei tabulati telefonici : dove sono ? nel fascicolo non ci sono ma nel libro di Mocalvo si . Come mai ?

Sul  verbale  della DIGOS del 15.11.2000 relativo al sopraluogo presso Villa SOLE, osservo che uno degli  uomini della scorta di E.A il sig. Ghedini sostiene:

  1. Che E.A dice che va a Superga, e che lo fa spesso. Mentre nulla dice del viadotto generale Romano che per altro E.A  aveva conosciuto personalmente ?Che GHEDINI viene chiamato alle 9  da E.A  perché non ricordava il pin del telefono della Croma. Quel pin era stato cambiato recentemente ? visto che E.A  usava quell’auto e quindi quel telefono doveva conoscere bene il pin dal momento che aveva un’ottima memoria numerica.Inoltre E.A come faceva a guidare e prendere il pin per il telefono che chiese telefonicamente a Ghedini ?Inoltre alla stessa ora il pastore Luigi Asteggiano dichiara di avere visto gia’ morto sotto il viadotto, EA.Quindi tutto la tesi della esistenza in vita  di E.A alle 9 del mattino e’ data dalle dichiarazioni “fotocopia” fatte dalle scorte.

c)    E.A era tranquillo e non aveva avuto dissidi , lo dicono: Ghedini (della scorta) , Vona (tecnico dei computer) e Bini (amico di E.A). A parte il fatto che E.A diceva e nascondeva come voleva i fatti alle persone in funzione del loro ruolo, lo sostengo nei vari interrogatori , che qui confermo,  che cosi non e’ in quanto , temeva di essere escluso in asse ereditario dalla Dicembre che controlla la G.A & C ,che controlla l’Ifi che controlla l’IFIL che controlla la Fiat. Inoltre Ghedini stava sotto l’appartamento abitato da E.A per cui ben poco conosceva di ciò che accadeva su. 

d)   Dagli atti risulta che verso le 10 la scorta dell’Avvocato chiami quella di Edoardo chiedendo dello stesso senza dare spiegazioni. Perche ?

e)   Come farebbe Edoardo  a buttarsi giù da 73 metri se la scorta Ghedini riferisce che E.A aveva paura di cadere da 1 piano del suo terrazzo per cui aveva richiesto una protezione ?

  • Nulla viene rilevato nel sopraluogoDella videocassetta della videosorveglianza che poteva dimostrare se E.A come ed a che ora era effettivamente uscito dalla Villa Il pc portatile IBM che era il grande vanto di E.A  a cui teneva molto e che usava prevalentemente. Come e’ possibile che un esperto “assistente informatico personale” cosi lo definisce il Ghedini , non lo sappia o non lo voglia accendere? e perché? Edoardo quando era agitato scriveva a tutti e non e’ stato trovato nulla ? io stesso ho pubblicato sul mio sito 48 lettere di E.A dal 1987 al 1998 e dal 1998 al 2000 nessuna lettera ?Del metadone nel frigo degli uomini della scorta.Non sono state ricercate eventuali tracce di sangue in casa, nè impronte nè segni di colluttazione.

L’auto veniva lasciata posteggiata accanto al parapetto del ponte Romano,  con il motore acceso con all’interno la patente di E.A ed il bastone da passeggio.

Un altro dipendente della A6 Di Sabato sostiene di avere riconosciuto la Croma di E.A per gli adesivi del TAU. Ma non c’erano impronte sul volante , sul cambio e sul cassetto della Croma di E.A.

Nonostante l’auto fosse stata posteggiata in un rettilineo nessuno ha visto E.A lanciarsi giù dal viadotto Romano, inoltre il bastone da passeggio che sarebbe servito per lanciarsi era in auto. Per cui non c’e’ alcuna prova del suicidio . Le scarpe ai piedi delle semplici Tods marroni sformate dall’usura, risuolate con suola sui pallini, tanto da poter essere messe e tolte con estrema facilità , erano rimaste ai piedi , quando e’ notorio con un salto inferiore di 90 metri vengono via addirittura gli scarponi degli scalatori in montagna. Per cui potrebbe essere la  prova che E.A non si e’ mai gettato da quel viadotto. Non si spezza neppure il rosaio iraniano di pallini di legno che Edoardo ha intorno al collo . Un’altra firma dell’omicidio ?

Anche gli occhiali che Edoardo teneva nel taschino della giacca,  pur con peso specifico diverso rispetto al corpo,  precipitano accanto al corpo. E’ chiaro che qualcuno li potrebbe aver messi li. Lo stesso avvallamento del terreno citato nelle indagini è impossibile in un terreno secco e freddo del 15 di novembre.

Sul cadavere non venne fatta l’autopsia ma un esame medico con peso ed altezza sbagliati che indicano  chiaramente che probabilmente non ci fu alcun esame medico.

Anche le telefonate in partenza dal cellulare dell’auto di E.A non dimostrano che fosse vivo sino alle 10.30 in quanto il teste Asteggiano , trovato da me e non rilevato dall’agente di Polizia Bonofiglio dichiara di aver visto il corpo di E.A  alle 8.30. La testimonianza di Luigi Asteggiano risulta agli atti insieme alla mia richiesta fatta ai fratelli Buonfiglio presso la Procura della Repubblica di Torino?

In particolare Luigi Asteggiano (come per l’intervista scomparsa del contadino nel caso Mattei)  nell’intervista televisiva di Minoli dichiara che c’era poco sangue dalla bocca su un tronco d’albero”: dove e’ finito questo tronco che non viene citatati dalla scientifica ? Inoltre Asteggiano dichiara di aver visto il corpo di E.A dalle 830 alle 9 , come mai la scorta dichiara che le hanno ricevuto delle telefonate di E.A alle 10 ? Indico il giornalista Antonio Parisi come teste per le sue dichiarazioni.

Ma le scorte ed i dipendenti della autostrada A6 concordano, senza prove, a dire che EA ha fatto le ultime telefonate alle 10.

Perche’ si vuole sostenere che E.A fosse vivo sino alle 10.30 ? Per premettere il rientro delle scorte a Villa Sole abitazione di E.A. Di fatto le testimonianze degli uomini della scorta appaiono molto omologate e controllate . E’ quanto emerge anche dal verbale della Digos di Torino , del 15.11.2000 relativo al sopraluogo presso Villa SOLE Non e’ stata rilevata l’inadempienza lavorativa della scorta, anzi si registra un passaggio di molte unita’ della scorta di E.A a Frescot residenza di Gianni Agnelli padre di Edoardo, presidente della FIAT  LA SCORTA-PAGATA dalla FIAT per la protezione non fatta ad   E.A non prova l’autorizzazione a non fare la scorta. Infatti i rifiuti del servizio della scorta di E.A avrebbe dovuto essere formalizzarli per iscritto in quanto le scorte avevano l’obbligo di seguirlo 0-24. Tali scarichi di responsabiltià non risultano in quanto E.A non avrebbe mai potuto disporre liberamente della sua scorta in quanto dipendeva da G.A che la gestiva o direttamente o attraverso ALBERTO BINI che dopo la morte di E.A e’ diventato dirigente FIAT su disposizione di G.A . La scorta di E.A pur non avendo fatto il suo dovere e’ invece finita a FRESCOT casa di GIOVANNI AGNELLI. 

PER CUI E.A e’ chiaramente morto perché le scorte non hanno vigilato sulla sua sicurezza, come indirettamente affermano anche le sentenze di mia assoluzione 1° e 2° grado a Torino per la querela di MARCHIONNE fatta dopo che ho sostenuto questa tesi nel corso del mio intervento all’assemblea FIAT del 2008.

La scorta di E.A riferisce di 3 presunte prove percorso avvenute nei 3 giorni precedenti. Come mai per 4 giorni conseguitivi E.A non e’ stato seguito?

C’erano ordini scritti di seguirlo o no ? da chi erano dati ?

Gli uomini della scorta nelle indagini sulla morte di E.A :

  1. fanno rapporti scritti ma non vengono mai interrogati
    1. i rapporti scritti sono contraddetti dalla testimonianza di Asteggiano che i fratelli Bonfiglio, poliziotti a cui ho riferito di ASTEGGIANO,  non hanno mai ascoltato ne’ cercato nonostante la sua baracca fosse a 500 metri dal corpo di EA e  la mia richiesta formalizzata in procura a Torino.
    1. Sostengono che E.A sia uscito senza di loro su sua esplicita richiesta senza alcun supporto scritto per cui gli stessi giudici di 1° e 2 ° del mio processo per diffamazione su querela di Marchionne dichiarano che hanno omesso di tutelare E.A come avrebbero dovuto fare sia in caso di suicidio sia in caso di omicidio.  Perchè lo hanno fatto ? Hanno ricevuto dei soldi per farlo ? da chi? Sono stati acquisiti beni immobiliari intestati a loro o persone a loro vicine?
    1. Gli interrogatori   fotocopia  (che  paiono relazioni di servizio dell’Orione)  della DIgos dl 22.11.00 a :
      1. LA ROSA: dice che da domenica 12-novembre 00 E.A ha cominciato ” ad uscire in primissima mattinata…cosa inusuale per le sue abitudini”. E’ vero ma allora cosa e’ successo ? Ghedini DICE NULLA ! Con quale delle due Croma usciva Inoltre le due dichiarazioni sono uguali….

Il 20.nov.00 la polizia scientifica di Cuneo trasmette il fascicolo dei rilievi tecnici : dove e’ finito , manca la videocassetta !

Accertamenti medico-legali del 23-11-00 DR.Ellena : COME SI FA AD AVERE DELLE REAZIONI VITALI DOPO UN VOLO DI 73 METRI ? SUGGERISCO NUOVAMENTE LA RIESUMAZIONE DELLA SALMA.

Nel documento della Questura di TORINO DEL 29.11.00 viene riferito dell’interrogatorio a Ghedini che dichiara di aver incontrato E.A sul terrazzo alle 550 : il 17.11.00 alle 5.50 a Torino quanti gradi c’erano ?

Verbale d’interrogatorio di Bini 27.11.05, QUESTURA DI TORINO-DIGOS :

1)   BINI dichiara che il 17.11.00 alle  9.15 E.A doveva incontrare il Sindaco di TORINO per il progetto di ristrutturazione della casa, che conosco : un candidato suicida fa fissare un appuntamento con il sindaco di Torino , dopo la sua morte per la ristrutturazione della casa ?

2)    Dichiara che E.A girava in collina non certo a MARENE.

3)    Dice che era tranquillo….se non lo fosse stato se ne ne accorgeva.

4)    Confermo   avevo  visto E.A 15 gg prima che fosse ritrovato morto, e non e’ detto che BINI lo sapesse…

5)    E.A era un grafomane quando era in agitazione scriveva moltissimo…a tutti.

Ghedini dice di non sapesse della mia visita 15 gg prima della morte. Bianchi ed Agostino, erano in servizio all’ora quando andai a trovare EA.  Ero molto mal visto da Ghedini con cui avevo avuto alcune discussioni in particolare quando si era impossessato di una videocassetta che E.A mi voleva regalare. Inoltre, contrariamente a Bini che aveva familiarizzato con le scorte, io avevo avuto disposizione da E.A di non farlo.

In un documento anonimo inviato alla Procura di Mondovi 25-11-2000 si sostiene che E.A  e’ stato ucciso per coprire mediaticamente l’omicidio in carcere di un pentito :   PROCURATORE MONDOVI CUNEO

EDOARDO AGNELLI E’ STATAO UCCISO:

HO SAPUTO CIO’ DAL SEGRETARIO DI PIETRO GRASSO PROCURATORE DI PALERMO.

IL SEGRETARIO PIETRO FILARDI MI CONFIDAVA CHE AVEVA ASSISTITO A UNA RIUNIONE IN PROCURA A PALERMO TRA I PM ANTONIO INGROIA, DOMENICO GOZZO DI PALERMO E IL PM DI TORINO SANDRO AUSIELLO MARTEDI 14 NOVEMBRE 2000 A PALERMO I TRE PM INGROIA, GOZZO E AUSIELLO SANDRO (DDA TORINO) APPATTATI CON LUCA TESCAROLI E FRANCO GIORDANO (2 PM DI CALTANISSETTA) E CON ALFONSO SABELLA E GIANCARLO CASELLI (D.A.P) CONDANNAVANO A MORTE EDOARDO AGNELLI . SCOPO DEL  FINTO SUICIDIO CREARE UN FATTO DI CRONACA CHE AVREBBE OCCUPATO PER GIORNI I GIORNALISTI DI TORINO CHE COSI AVREBBERO IGNORATO UN ALTRO FINTO SUICIDIO PROGRAMMATO PER GIOVEDI 16 NOVENBRE 2000 QUANDO IL PM SANDRO AUSIELLO AVREBBE ARRESTATO UN COLLABORATORE DI GIUSTIZIA DI PALERMO DI MARCO DOMICO CON FALSE ACCUSE A TORINO ALLO SCOPO DI IMPICCARLO IN  CELLA INFATTI FILARDI PIERO VIDE ANTONIO INGROIA (PM.PALERMO) 300 MILIONI AL PM SANDRO AUSIELLO E A UN’ALTRA P.M DDA DI TORINO . MARTEDI 14 NOVEMBRE 2000 A PALERMO PER ARRESTARE IL DIMARCO DOMENICO ACCUSANDOLO DI DEPISTAGGIO DELLE INDAGINI  SULL’INCENDIO DELPALZZO REALE DI TORINO. IL DI MARCO (DICE FILARDI) GIOVEDI 16 VENIVA ARRESTATO SU MANDATO DEL PM DI TORINO AUSIELLO PAGATO PER ARRESTARMI CON LA FALSA ACCUSA DI CALUNNIA A PIETRO ALIERI DA ME ACCUSATO NELL’APRILE 1997 CON UN ESPOSTO AL PM FERRANDO DI TORINO DI AVERE BRUCIATO LA FENICE DI VENEZIA E LA REGIA DI TORINO PER PROTESTARE CONTRO LA  GESTAONE A CALTANISETTA DA PARTE DEI PM FRANCO GIORDANO, ANNA MARIA PALMA, NINO DI MATTEO, DEL PENTITO GAY OMOSEX ENZO SCARAMINO IL CUI PROCESSO DI MAFIA VENIVA CELEBRATO NELLE AULE BUNKER DI MESTRE , VENEZIA 1995, E LE VALLETTE DI TORINO 1997. E POICHE’ ALIERI SI SENTIVA DISONORATO CHE IL FINOCCHIO SCAPANTINO DICEVA CHE ERA “PICCIOTTO” DI AGLIERI A PALERMO, MESTRE  , TORINO, L’AGLIERI BRUCIO’ FENICE E SINDONE. FELICE CASSON A VENEZIA DICHIARO’ MOLTO ATTENDIBILE IL CONFIDENTE DI MARCO DOMENICO E CASSON VOLO’ A PALERMO PER INDAGARE NEL 1997 . IL MOTIVO PER CUI I PM CORROTTI LUCA TRESCAROLI,  FRANCO GIORDANO, ANNA MARIA PALMA,NINO DI MATTEO, ANTONIO INGROIA, DOMENICO GOZZO, ALFONSO SAVELLA, GIANCARLO CASELLI, E ALESSANDRO AUSIELLO PM TORINESE  HANNO DECISO DI IMPICCARE IN CELLA DI MARCO DOMENICO URGENTEMENTE GIOVEDI O VENERDI 16-17 NOVENBRE IN CELLA E CHE LA PROCURA DI   CATANIA DOMENICA 12 NOMEMBRE 2000 HA SENTITO A CATANIA LINO JANNUZZI GIORNALISTA CHE SU IL VELINO HA CHIESTO L’ARRESTO DEI PM PALMA E DI MATTEO DI CALTANISSETTA CHE SUGGERIVANO IL   MITOMANE   ENZO SCARATINO CHE OGGI HA RITRATTATO ACCUSANDO ANNA MARIA PALMA E NINO DI MATTEO .

DI MARCO E’ TESTE D’ACCUSA A CATANIA CONTRO PALMA DI MATTEO TESCAROLI COSI CHE POICHE CATANIA STA AVVIANDO INDAGINI CONTRO CALTANISSETTA SU SCARATINO (DOMENICA 12,10,2000 FU SENTITO ANCHE L’AVV.MORMINO CHE NEL 1999 CHIESE A CATANIA DI INDGARE SUL PM PALMA E DI MATTEO)  I PM PALMA , INGROIA, GOZZO, CASELLI, SABELLA, SANDRO AUSIELLO, ORGANIZZAVANO IL MIO ARRESTO A TORINO PER SUICIDARMI E DICE FILARDI POICHE’ A TORINO I GIORNALISTI AVREBBERO ENFATIZZATOLA VIDENDA, SANDRO AUSIELLO E ANTONIO INGROIA E FRANCO GIORDANO ORGANIZZAVANO UN FATTO CALMOROSO CHE OCCUPASSE I GIORNALISTI DI TORINO IN QUESTI GIORNI PER EVITARE CHE SI OCCUPASSERO DEL MIO SUICIDIO IN CELLA. MERCOLIEDI 15.10.2000 FILARDI DICIEVA CHE I SICARI DI SANDRO AUSIELLO AVEVANO PEDINATO EDOARDO AGNELLI IN AUTO DA VILLARPEROSA AL VIADOTTO TELEFONADOGLI AL CELLULARE PER FARLO FERMARE SUL BORDO OVE I SICARI LO GETTARONO SUL PONTE SUICIDANDOLO.  Perché e’ stato scritto ?

Fascicolo rilievi tecnici Polizia Scientifica di Cuneo:

1)    Rilievi descrittivi: dove e’ stato trovato il corpo di E.A si arriva comodamente in auto !

2)    Il cadavere : all’interno della mano dx c’e della terra . dopo un volo di 80 metri come si fa a sopravvivere per stringere della terra ? come fanno a non essere spappolati gli arti, la testa ?

3)    Cadavere indossa: sotto il pigiama. Secondo me e’ stato rivestito in quanto non sarebbe mai uscito con il pigiama sotto. Anche Ghedini non si accorse che aveva sotto il pigiama, mentre la signora Lina Marone dichiara di essersene accorta.

4)    Oggetti ornamentali: la collana fatta da pallini di legno non si spacca  mentre il ciondolo di metallo si deforma , ed il laccio di cuoio si…Inoltre GLI OCCHIALI NON VOLANO VIA MA SI SPEZZANO LI, A DX DEL CAPO, ED IL BRACCIALETTO DI RAME PRIMA SI DEFORMA E POI SI APPOGGIA SOTTO LA MANO SX, CON SINCRONIA PERFETTA A 50 CM DAL LUOGO D’IMPATTO ! Le bretelle dopo un volo di 80 metri non si slacciano ?

5)    POSIZIONE DELL’AUTOVETTURA: dista 20 cm dal New Jersey, troppo vicino per essere stata posteggiata da E.A che non sapeva posteggiare perché era abituato a farsi posteggiare l’auto dalla scorta.

6)    Rilievi descrittivi: il baule posteriore della Croma era socchiuso. Cosa e chi e dove  ci avevano scaricato ?

7)    Il bastone da passeggio era in auto: non sarebbe stato più comodo usarlo per scavalcare il New Jersey?

8)    Rilievi dattiloscopici:assenti, se usava appoggiarsi alla portiera per sedersi anche perché gli faceva male il piede dx, e non credo guidasse,  chi e’ perché aveva pulito cosi bene l’auto che però aveva schizzi di fango che la scientifica non ha rilevato se erano dello stesso terreno  sotto al  viadotto  ?            

 Sequestro da convalidare del 16.11.00 della Polizia Stradale:

1)    Franchini poteva veramente vedere il cadavere sotto il viadotto ? Suggerisco la prova del manichino.

2)    Il dr.RAVERA stila un documento mai confutato daL dr.Ellena IN CUI RISULTA CHE E.A ERA ALTO 1,75 E PESAVA 80 KG. FALSO PESAVA 120 ED ERA ALTO CIRCA 190.

3)    IL MOTORE ERA IN FUNZIONE: E.A NON AVREBBE LASCIATO IL MOTORE ACCESSO PER NON INQUINARE.

4)    LA PATENTE DI GUIDA NON ERA MAI IN AUTO, perché CAMBIAVA SPESSO AUTO,  MA L’AVEVA LA SCORTA.. AL MASSIMO POTEVA ESSERCI UNA FOTOCOPIA.

5)    NON E’ VERO CHE IN PASSATO CI SIANO STATI ALTRI SUICIDI SUL VIADOTTO. SUCCESSIVAMENTE , UN ANNO FA CIRCA,  C’E’ STATO UN TENTATIVO DI SUICIDIO SVENTATO ON TANTO DI TEMPI PER L’ARRIVO DELLO PSICOLOGO. INOLTRE , SEMPRE 2 ANNI FA, IL GIORNALE HA SCRITTO CHE NEL VIADOTTO ALLOGGIAVA UN BARBONE….POTEVA AVER VISTO QUALCOSA ? SE C’ERA ALL’EPOCA ? COMUNQUE NESSUNO HA VISTO E.A BUTTARSI giù DAL VIADOTTO.

6)    DI SABATO come mai conosce il logo del TAU ? qualcuno glielo ha detto ? non ha riconosciuto E.A ? vedo l’auto alle 10 a MARENE quanto tempo ci vuole x fare il tratto dal casello allo svincolo dello stesso ?

7)    Manca qualsiasi riferimento sul  all’arrivo sul luogo  dell’avv.AGNELLI e del fratello Umberto e del loro riconoscimento di E.A .

Referti medici

Dr.Ravera: scrive che E.A alto 1,75 e pesa 89 kg , non e’ vero pesa 120 ed e’ alto più di 190..perché non e’ stato sentito il medico ?

Dr.Ellena scrive che fa la visita necroscopica dalle 15.15 alle 1630 ma alle 15.15 la polizia stradale scrive che e’ rimossa la salma ; quanto dura il percorso dal luogo del ritrovamento al cimitero ? come mai il dr.Ellena dalle 11 del mattino arriva solo alle 14,40 ? non c’erano altri medici USL 17 di Savigliano.

Nella trasmissione televisiva di Minoli del novembre 2011 il medico legale afferma che dalle foto riesce ad individuare le fratture.

Nell’inventario del materiale rinvenuto dalla polizia stradale sulla Croma di E.A il 15.11.00 sono indicati  2 fogli di cui uno manoscritto dove sono ?  cosa c’e scritto ? strana la bottiglia dell’acqua Boario in quanto in casa AGNELLI si beve Sanbernardo . Sono stati fatti i rilievi per impronte sulla bottiglia e all’interno del’auto ? e in casa onde verificare se ci sono macchie di sangue o segni di colluttazione  ?

Addirittura si dice che l’auto non ha impronte all’esterno. Come ci e arrivata sul viadotto ?

Interrogatorio DE SABATO  del 15.11.05: come fa a vedere segni del tau sulla croma se stava predisponendo la segnaletica per un veicolo di soccorso ? esame della vista?

Verbale accertamenti urgenti polizia stradale  15.11.00: “sono affioranti massi di più  grandi dimensioni….il luogo e’ raggiungibile dalla strida sterrata…tra il cadavere e la sponda sinistra …venivano lo coalizzati alcuni massi di grandi dimensioni…” . Il baule della CROMA era socchiuso…

Richiesta d’archiviazione Procura Mondovi:

a)  Come si fanno ad vere avere delle reazioni vitali dopo un volo di 80 metri ? perché l’autopsia inutile , qualcuno non voleva ? e perché? come fa a dire che non vi sono segni di colluttazione senza autopsia e dopo un presunto volo di 80 m?

b)  Il Di SABATO non ha detto che ha visto E.A MA L’AUTO.

c)  La tesi della RICOGNIZIONE DAL 12.11.00 I POI che E.A avrebbe fatto e provata dai telepass spontaneamente inviati dalla società Autostrade , oltre quello del 15.11.2000,  E’ IMPROBABILE perché TROPPO NOIOSA E METICOLOSA , PIÙ COMPITO E MENTALITA’  DA SCORTA CHE DI E.A. ANZI tutto cio’ e la prova della premeditazione dell’omicidio.

d)  TUTTI HANNO DICHIARATO CHE ERA SOLITO PASSEGGIARE A SUPERGA NON A MARENE.

  • NESSUNO  HA VISTO E.A BUTTARSI GIÙ NONOSTANTE CI FOSSE LA “  PIÙ AMPIA VISIBILITA’”
  • INOLTRE E.A SI GETTA GIÙ SENZA AIUTARSI CON IL BASTONE PUR DOVENDO SUPERARE UN DISLIVELLO DI 1,53 METRI LUNGO IL QUALE ALZARE UN CORPO PESANTE 120 METRI…CHE PRECIPITANDO PER 80 NON SI SPAPPOLA. ciò CONTRADDICE LE PIÙ elementari LEGGI DELLA FISICA MASSA x altezza= velocità.
  •  Nessuna indagine relativa all’ipotesi di omicidio e’ mai stata fatta.

h)  Dopo un volo di 73 metri neppure le scarpe si sono sfilate…

Movente 

Dal sopralluogo in casa di E.A dovrebbe essere stato trovato l’atto costitutivo della DICEMBRE società semplice, di cui Lui aveva chiesto invano le ulteriori modifiche, ricevendo sia da GRANDE STEVENS sia da MORONE il rinvio al padre, che dovevamo incontrare insieme, cosa che mi confermò  telefonicamente il 13-11-2000 alle ore 910 .

Altra questione che angustiava E.A era l’ingresso nella successione di suo padre del nipote JAKI ELKANN, con circa il 25% della DICEMBRE quota disponibile. Gli stavano facendo pressioni perché E.A entrasse nella DICEMBRE ma lui rifiutava per non avallare l’ingresso di JAKIE ed i fatti successivi della sorella Margherita gli hanno dato ragione . Tali pressioni si erano fatte più forti in concomitanza con l’approvazione della  nuova legge sulla successione, gli dicevano per ragioni fiscali doveva firmare prima, ma ne’ lui ne’ io capivamo perché  in quanto di fatto la nuova legge ha una fiscalità più favorevole per chi eredita dal 27% al 4%, . Più volte in casa Agnelli la scusa fiscale faceva scattare firme che con il fisco poco c’entravano, come la costituzione della Giovanni Agnelli & c , nata con il patto di esclusione delle quote a non consanguinei per evitare che E.A mi cedesse quote della GA & C.

MI risulta che sabato 11-11-2000 E.A avesse telefonato al CONVENTO DEI MONACI DI BETLEMME AD UMBERTIDE TEL.075-9413548 per recarsi da loro. Personalmente ho contattato tale convento, e mi e’ stato risposto che era il PRIORE a tenere i contatti con E.A , che egli era fuori e comunque non poteva telefonarmi per la loro regola. Neppure chi mi ha contattato in data 26.05.2001  MI HA VOLUTO DIRE IL SUO NOME PUR ESSENDOSI DEFINITO UN LAICO.

INOLTRE a fine gennaio 2001 E.A aveva in programma un viaggio con volo in IRAN.

Di fatto E.A era bloccato in tutto da parte della sua FAMIGLIA, anche nelle sue iniziative imprenditoriali in particolare in medio oriente.

Mi risulta, sempre indirettamente, che E.A  prendesse circa 50 gocce di metadone al giorno spesso la sera. Tale metadone era contenuto, perché l’avevo visto, in boccette nel frigo della cameretta degli uomini della scorta.

Inoltre E.A , mi e’ stato riferito che spesso e volentieri andava in cerca di eroina, che magari mischiava con altre sostanze. In particolare ricorso che pochi mesi prima di morire mi disse nel corso di una telefonata che era molto preoccupato  che girasse droga tagliata male.

 Per queste sue abitudini serali ed anche per pigrizia E.A amava dormire sino a tardi, per cui mi risulta strano che si muovesse cosi presto 7.15 ?

Altrettanto strano trovo che dalle 7.15 alle 10.30 lo avesse visto una sola persona.

Inoltre c’era, agli ingressi della casa di E.A,  una telecamera a circuito chiuso che riprendeva tutti quelli che entravano ed uscivano, dov’e’ il nastro ?

 Anche la dinamica dell’incidente e’ fortemente improbabile in quanto il transito autostradale e talmente elevato che non potevano non vedere E.A che si gettava giù dal viadotto, a meno che non sia successo di notte.

La mancanza dell’autopsia, vedi nella cassetta allegata dichiarazioni di BAUSONE che dice che la famiglia gli ha messo fretta, non permette di sapere:

A.      L’ora della morte.

B.      La modalità, in particolare se lo schiacciamento del capo e’ avvenuto dal basso verso l’alto (per caduta) o dall’alto verso il basso (per schiacciamento da masso)

C.     Era stato drogato ?

D.     Il luogo ? (Torino )

In casa sua ci sono stati segni di colluttazione o tracciamento dalla sua camera al piazzale giù per le scale ?

E.A non metteva mai la camicia sul pigiama, poi se avesse voluto suicidarsi sarebbe stato elegantissimo !

RIPETO : Se voleva saltare il parapetto si sarebbe aiutato con il bastone che invece era in macchina? Lui non usciva mai senza bastone anche solo per fare due passi.

RIPETO : L’auto era posteggiata troppo vicino al guard rail, lui non la sapeva posteggiare perché lo faceva la sua scorta.

Che fine hanno fatto gli uomini della scorta ?

E.A ANCHE D’INVERNO non tirava mai completamente su il finestrino della CROMA infatti aveva sempre con se una sciarpa, anche d’estate, che non aveva addosso.

Inoltre spegneva sempre il motore dell’auto che invece e’ stato trovato acceso.

Si richiede che si indaghi sulla gestione  del fascicolo al fine di eseguire le seguenti indagini :

Prova del manichino anche per capire  come mai la collana da  rosario iraniano,  che si vede nel cadavere di Edoardo Agnelli, non si e’ rotta dopo un volo di 73 metri  ? Poteva il Fanchini vedere il corpo di E.A  73 metri sotto il viadotto Romano ?

Riesumazione della salma di E.A in quanto solo la riesumazione del cadavere di E.A puo’ stabilire la compatibilità dello stesso con una eventuale caduta da 73 metri  o no ?

Raccogliere la testimonianza di :

  1. Giuseppe Lancia autista e scorta di E.A sul fatto che la patente di E.A era consuetudine e prassi di servizio che la patente fosse tenuta dalla scorta.
  2. Di SABATO dipendente della A6 al fine di conoscere direttamente come e perche’ ha riconosciuto l’auto di E.A.  lui stesso alla guida verso le 10 del 15.11.2000, quando e dove lo ha visto altre volte ?
  3. Dr.Bausone procuratore della Repubblica di Mondovi sulle ragioni per cui non fu fatta l’autopsia . Come mai nel fascicolo non ci sono i tabulati del 12.11.2000 ? che invece sono stati pubblicati nel libro di Gigi Moncalvo Agnelli Segreti da cui emerge che : pag.444-445-446-447, tutte le celle telefoniche indicate : VTO ore 7.32 , 738 ; VTO2 ore 7,40 ; VTO5 7.46 ; VTO2. L’incrocio dei tabulati Telecom, del Telepass e le dichiarazioni di Ghedini, Azzinaro e Bini non collimano, ma Cavaliere non se ne accorge ?
  4. Ghedini , Azzinaro, Bianchi , La ROSA per divergenza fra le dichiarazioni perche’ i documenti non li aveva la scorta, ed erano in bella vista nel cassettino dell’auto? Per spiegare come facevano a parlare con un morto dalle 8.30 in poi ?

Ore 8,27 , cella VAL1 , dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata al centralino di casa Agnelli 011/5090600 secondo Ghedini gli richiede di spostare il dentista al giorno dopo visto che gli ricorda l’appuntamento il giorno dopo. Tutto in 34 secondi ? e’ impossibile. Questa e’ circa l’ora del ritrovamento del cadavere da parte del pastore Luigi Asteggiano.

Ore 8.37 cella VT02 , dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata al centralino di casa Agnelli 011/5090600, 68 secondi che Ghedini non cita , perche’ ? perche’ non fu indirizzata a lui ? ma a G.A ?

Ore 8.44 cella VT02 , dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata al centralino di casa Agnelli 011/5090600, 48 secondi.

Ore 8,52 44 cella VT02 , dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata ad Alberto Bini 49 minuti ultima telefonata. (Pag.448)

Ore 8,58 il telepass indica l’ingresso al casello di Carmagnola. Quindi   quando Edoardo stava per essere ritrovato da Luigi Asteggiano.

Quindi l’auto di Edoardo guidata da qualcuno che aveva a possibilità di farlo entra in Autostrada per simulare l’abbandono, contando i piloni attraverso i giunti del viadotto, ma non lo  fa direttamente in quanto alle 9.13 esce al casello di Fossano dove potrebbe aver agganciato un altro mezzo che poteva aver portato il corpo di Edoardo sotto il viadotto , ed alle 9.14 rientra da Fossano verso Torino dove alle 9.23 esce a Marene dove rientra probabilmente seguita da un altro mezzo che avrebbe poi caricato l’autista dell’auto di Edoardo .

Alle 9.41 dalla cella VT04 parte la telefonata per casa Agnelli per 48 secondi. Azzinnaro dichiara che E.A ha chiesto conferma dello spostamento dell’appuntamento con il dentista . Ma tale spostamento non e’ mai stato fatto . Perche’ ? Alle 10 Azzinnaro chiama le utenze di E.A ma non risponde. E’ la conferma che l’operazione e’ stata conclusa ? Infatti alla stessa ora Antonio Di Sabato addetto all’autostrada, dichiara di aver visto transitare la Croma al casello di Marene (pag.448) ma secondo il telepass era gia’ passata da 37 minuti prima. Quindi Di Sabato non dice il vero ma non viene interrogato sul fatto che vede un’auto transitare 37 minuti dopo il passaggio dal telepass, e Franchini, altro addetto all’autostrada,  ritrova la Croma 21 minuti dopo la fine operazioni , accanto al guard-rail. Come mai il baule della Croma e’ accostato, il motore acceso e la freccia inserita ? Chiaramente e’ stata posteggiata di chi aveva fretta e prima di abbandonare l’auto ha fatto un controllo veloce del bagagliaio. Edoardo tutto cio’ non l’avrebbe mai fatto perche’ non aveva alcuna ragione di farlo. I complici dell’omicidio di Edoardo si.

  • GHEDINI : Nel verbale d’interrogatorio del 28.11.05 Ghedini sostiene che:

1)    Stava in una guardiola al pt: era un vero e proprio appartamento con un frigo dove ho visto il metadone che E.A prendeva sino al 1998;

2)    Prima  di lui c’era in servizio AGOSTINO,  perché non e’ stato sentito ? visto che Ghedini e’ il più  spavaldo di tutti….

3)    Mi risulta che alcune volte E,A abbia avuto discussioni con il personale , che aveva minacciato anche di licenziamento, perche’ la notte si chiudeva dentro e dormiva.

  • dr.Enrico Ravera  all’epoca in servizio all’elicottero del 118 perchè invece di appurare la morte di Edoardo semplicemente ponendo 2 dita sulla carotide, sposta il cadavere di 50 cm e lo mette supino. Allora Edoardo non era morto ?
  • Dr.ELLENA che ha eseguito l’esame sul del corpo di E.A presso il cimitero di Fossano quanto tempo ci ha messo visto che ha iniziato l’esame alle 14.30 sul luogo del ritrovamento e di averlo completato alle 16.30 e che ci vuole un’ora circa solo per il trasporto iniziato  alle 15.15 ?  e come mai sbagliò altezza e peso ? Le stesse fratture rilevate del referto medico necroscopico di Marco Ellena (anche lui dalla folgorante carriera) non sono compatibili con una caduta da 90 metri, per cui le ossa si frantumerebbero come noci , all’interno della pelle (effetto sacco di noci) invece Ravera indica fratture minime. L’ora della visita del dr.Ellena e’ sbagliata confrontando i verbali,  ma e’ sempre presente con il questore di cuneo Adornato , l’onnipresente Cavaliere.  Nessuno si accorge che Edoardo non e’ alto 175 ne’ pesa 75 kg ma alto 190 e pesa 120 kg.  E’ chiaro che il referto fu assai sommario perche’ ? La fuoriuscita di materiale cerebrale, non e’ stato appurato se fosse avvenuta dal basso verso l’alto o viceversa per definire se  poteva essere stata causata con una pietra dall’alto verso il basso e poi gettata nel fiume. Lo stesso dr.Ellena del 118 dichiara che la Polizia con a capo CAVALIERE era orientata al suicidio . Come mai ando’ Ellena che non era di turno al posto di Boscardini che invece era di turno e da chi fu bloccato e perche’?  Come fa un corpo che impatta con il terreno , sia pure fangoso, ma consistente,  ad avere, sempre secondo il referto del dr.Ellena, solo :arti-sup-dx : minime escoriazioni; INVECE CHE ESSERE SOLO UN AMMASSO DI OSSA E CARNE come sono i precipitati da  grande altezzaNESSUN ESAME E’ STATO FATTO SULLE UNGHIE PER STABILIRE SE VI FOSSERO segni  DI  COLLUTTAZIONI NE’ SUI CAPELLI NE’ NEGLI ORGANI INTERNI PER STABILIRE LA PRESENZA DI SOSTANZE TOSSICHE;come fa il dr Ellena a citare nel suo referto sul “torace:…fratture costali multipli” senza averle viste con l’autopsia ?NEL REFERTO MEDICO DEL DR.ELLENA   INDICA  “MACCHIE IPOSTATICHE SCARSE” che significa che il corpo e caduto da morto, quindi non poteva avere reazioni vitali atte a consentirgli di raccogliere la terra nel palmo della mano ; come mai non e’ stata fatto  nessun esame sulla provenienza di questa terra? Era del luogo del ritrovamento o del giardino della casa di E.A  o altro luogo? con la fuoriuscita di materia celebrare e’ impossibile qualsiasi reazione vitale che consenta alla mano di stringere della terra; se tale ipotesi e’ valida lo può essere solo per  cadute precedenti allo stato in cui e’ stato ritrovato il corpo di E,A; NESSUN ESAME E’ STATO FATTO PER APPURARE  COSA  ha FRATTURATO  LA SCATOLA CRANICA: la stessa dinamica della caduta, CON IL CAPO,  non e’ compatibile con i fatti in quanto chi si lancia tende a farlo con assetto di volo d’angelo non con il capo, per di più cioè si accentua nella caduta prolungata  da 73 metri ; un calcolo fatto dal prof.Pedrazzi (V2=2GS : 2.10.80 = RADICE 1600 = V 150  KM/H 40 METRI AL SECX 40X3,6   JAULE   120/2=60 PER 250 QUADRATO 135…..JAULE)   preside della Facoltà di Fisica dell’Universita’ di Torino, la velocita’ raggiunta dal corpo di E.A all’impatto avrebbe dovuto essere di circa 150 km/h. Basti pensare cosa diventa un’auto, progettata per resistere a degli impatti in  uno scontro, frontale contro un muro di cemento,  a 150 km/h ;
  • L’agente Bonofiglio come mai non vide le roulotte e la mandria di Asteggiano ?
  • Nicola CAVALIERE per sapere perche’ avesse condotto ed orientato  le indagini solo verso il suicidio . Non e’ stato analizzato il terreno nella mano dx di Edoardo. Inoltre se ha raccolto quel terriccio non e’ morto sul colpo ? Perche’ Cavaliere non ha pensato di indagare da dove venisse quel terriccio ? ‘Ore 7.32, cella VTO6 dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata al centralino di casa Agnelli 011/5090600 , 13 secondi Con chi parla ? come mai nelle indagini di Cavaliere questa telefonata non e’ indicata ?

Ore 7.38 cella VT06  dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata a Carlo Caracciolo 49 secondi . Con chi parla ? come mai nelle indagini di Cavaliere questa telefonata non e’ indicata ?

Ore 7.40 cella VTO6 dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata a Carlo Caracciolo 17 secondi . Con chi parla ? come mai nelle indagini di Cavaliere questa telefonata non e’ indicata ?

Ore 7.40 cella VT05 , dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata al centralino di casa Agnelli 011/5090600 , 20 secondi .  Con chi parla ? come mai nelle indagini di Cavaliere questa telefonata non e’ indicata ? Inoltre questa telefonata e’ indicata anche dalla dichiarazione di servizio di Ghedini come prima telefonata di Edoardo in cui secondo lui c’e’ la richiesta di Edoardo di conoscere il pin del cellulare della Croma, ma non puo’ essere vera questa dichiarazione perche’ Edoardo ha gia’ usato il telefono della Croma 2 volte.

Ore 7,47 cella VT02 dallo 0335/6317563 portatile Croma  telefonata a Carlo Caracciolo per 73 secondi . Con chi parla ? come mai nelle indagini di Cavaliere questa telefonata non e’ indicata ? Ore 7,52 cella VT02, chiama numero di Roma intestato a GM v.Bruno Buozzi, per 98 secondi . Con chi parla ? come mai nelle indagini di Cavaliere questa telefonata non e’ indicata ?

Perche’ NON E’ STATO esaminato se l’auto di EA ha trasportato il suo corpo , ad esempio nel baule piegato in due ?

La CROMA di E.A era sporca di fango che fango era, magari lo stesso quello di sotto il viadotto ?

Sotto il viadotto c’e’ un laghetto per pesca poco conosciuto. Come mai il corpo di E.A e’ stato portato proprio li ? chi conosceva quel posto era uno che aveva l’hobby della pesca . Chi  c’era con l’hobby della pesca nella sua scorta ?

Perché non e’ stata fatta la prova del manichino per capire perlomeno perché le scarpe (tods)  non si erano sfilate ?

Perché non e’ stato sentito ne’ lo zio CARLO CARACCIOLO,  ne’ suo PADRE, che pare lui abbia sentito prima di morire ? Risultano queste telefonate dai tabulati ?

Che telefono ha usato per chiamarli ? chi altro poteva usare quel telefono ?

Quanti erano gli uomini della scorta in servizio e chi erano. Mi risulta 3 (fatto insolito) di solito era 1 di notte sino alle 8 poi 2 sino alle 20.

E’ stato fatto un controllo sui tabulati dei telefoni della scorta ?e  del centralino 011-5090662 ?

Che alibi ha la scorta ?

  • Sarlo capo della digos,  perche’ non hanno sequestrato le videocassette della sorveglianza di villa sole dove viveva Edoardo. Io avevo richiesto a Castagnola questa videosorveglianza  perche’ erano entrati in casa di Edoardo senza rubare nulla, come se avessero fatto un sopraluogo. Sarlo e Cavaliere non sono stati in grado di  accedere al pc portatile di Edoardo che poi ha usato Jaky, come ha fatto ? perche’ Sarlo e Cavaliere si sono accontenti delle dichiarazioni formali gia’ scritte come comunicazioni di servizio della scorta ?
  • De Gennaro , quando gli ho chiesto dell’omicidio di Edoardo e scappato via ? Cosa sa della morte di E.A?

Jas Grawonschi perche’ ha detto che la morte di Edoardo secondo un’intervista a Minoli nella trasmissione radiofonica Mixer24 del 10.04.14  diede al padre Gianni Agnelli una SOLUZIONE ai suoi problemi PERMANENTI con il figlio. Da questa testimonianza credo debba e possa iniziare la riapertura delle indagini sulla morte di Edoardo Agnelli che non furono mai fatte realmente.

A questo proposito ricordo anche che quando venne a Torino la prima volta Giovanni Paolo II andai allo stadio a vederlo con Edoardo. Nel corso del discorso del PAPA , naturalmente e semplicemente Edoardo grido’ VIVA IL PAPA, tutti lo guardarono come se fosse un alieno. Successivamente parlai con il padre telefonicamente di questo episodio e lui era molto interessato a sapere chi ci fosse ad assistere a questo fatto. Un’altra volta G.A si autodefinì, con me,  un gigante con i piedi d’argilla , rappresentati dal figlio.

***

INFINE il 25.02.24 ho scritto alla PROCURA della REPUBBLICA DI TORINO  per  indicare una correlazione fra la morte di Edoardo Agnelli a Torino e la sua estromissione ereditaria in quanto  l’esposto che ha innescato l’inchiesta sull’eredita’ di Gianni Agnelli è stato presentato da «Margaret Agnelli» il 23 dicembre 2022 ed è stato integrato da tre successive memorie, depositate tra maggio e giugno 2023. Le circostanze contenute della denuncia, precisano i pm, avrebbero trovato riscontro in due informative della Guardia di finanza: la prima del 9 maggio 2023, la seconda del 6 febbraio 2024, presentata a ridosso delle perquisizioni.

Nella denuncia si parla di «occultamento» di beni e società, oltre a contestare radicalmente la residenza svizzera di Marella Caracciolo, che invece avrebbe passato gli ultimi anni della sua vita (è morta a Torino il 23 febbraio del 2019) prevalentemente in Italia.

Quest’ultima circostanza, se provata, renderebbe vana la giurisdizione svizzera sul suo testamento. La notizia dell’esposto e dell’indagine è rimasta riservata fino alla scorsa settimana, ma John Elkann, a ottobre, ha «corretto» le sue dichiarazioni fiscali italiane. E si tratterebbe non di semplici cespiti offshore, ma di redditi.

In particolare, il nipote dell’Avvocato ha messo mano alle dichiarazioni dei redditi del 2019, del 2020 e del 2021 integrandole con i guadagni realizzati da due società anonime ubicate in Liechtenstein, la Blue Dragons Ag e la Dancing Tree Ag (costituita il 30 luglio 2020). Ma l’iniziativa di John non sarebbe stata dettata dall’attività del Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza di Torino che a luglio dell’anno scorso ha avviato un’ispezione antiriciclaggio nei confronti della P fiduciaria.

E proprio negli uffici di quest’ultima, le Fiamme gialle hanno scoperto l’esistenza della Blue Dragons, costituita il 18 maggio 2017 e domiciliata presso Tremaco Treuunternehmen Reg a Eschen. Tale «ente» risulta «collegato a mandato fiduciario intestato a John Philip Elkann». Anche per questo, nelle scorse ore, sono stati perquisiti anche gli uffici della P fiduciaria, insieme a quelli di altre compagini del settore, come la Simon fiduciaria e la Sofegi fiduciaria («riconducibile all’avvocato Grande Stevens»).

[…] I controlli sono stati effettuati per scovare contratti, scritture corrispondenza, anche elettronica, disposizioni e ogni altro documento, anche bancario, di cui la Caracciolo e i tre i nipoti (John, Lapo e Ginevra) «sono o sono stati fiducianti, titolari effettivi o di cui abbiano o abbiano avuto la disponibilità».

La caccia ha riguardato, in particolare, i contratti di cessione della nuda proprietà delle quote della Dicembre, la stanza dei bottoni dell’impero, da parte di Marella ai tre eredi, nonché le modifiche dell’oggetto sociale. Infatti ci sono solo scritture private non autenticate, con pagamenti effettuati mediante fiduciarie e conti esteri. I magistrati, nel decreto, denunciano l’assenza totale di documenti originali e la «natura ragionevolmente apocrifa delle firme riconducibili a Marella Caracciolo».

Più in generale, le denunce di Margherita avrebbero permesso alla Guardia di Finanza di cominciare a indagare su una serie di società estere appartenute a Gianni Agnelli e alla moglie Marella tra Svizzera e Isole Vergini Britanniche, rinomato paradiso fiscale ad aliquota zero.

Questa storia del circuito offshore degli Agnelli Elkann non è però una sorpresa. Per esempio, il 9 dicembre del 2022, il Fatto Quotidiano raccontò che alla prima udienza della causa civile promossa a Torino da Margherita Agnelli contro i tre fratelli Elkann, erano stati depositi atti che delineavano l’esistenza di «16 società offshore», tutte con sede nelle Isole Vergini Britanniche.

Gli autisti erano dipendenti o direttamente di Fca Security o di Orione, società legate all’ex gruppo Fiat: che si occupavano di sicurezza e della mobilità dei dirigenti dell’azienda ma anche di esponenti della Famiglia. Almeno uno di loro, “ha attestato e potrà confermare come fosse lui stesso a trasferire in auto le infermiere di fiducia della signora presso le case di villeggiatura in Svizzera, partendo dalla residenza Italiana”.

Parto da questo fatto per dichiarare che Edoardo Agnelli mi ha detto che dal 1996 Marella Agnelli ha iniziato a chiedere a Gianni Agnelli di cambiare l’investitura di presidente della Fiat nei confronti del nipote Giovanni Alberto Agnelli con quella di Jaky , J.Elkann,  per poter mantenere i privilegi della famiglia del Presidente Fiat , delle scorte ed altro .

Per cui ritengo con Gabetti , molto vicino a Marella, si inizio’ una campagna stampa per mettere in cattiva luce Giovanni Alberto Agnelli. In particolare con la seguente intervista a Giovanni Alberto da  parte di:

Di Alan Friedman, International Herald Tribune, a libro paga, secondo Edoardo di IFINT:

  • 9 aprile 1996

PONTEDERA, Italia — Allontanandosi dalla sua potente famiglia e dall’establishment commerciale del suo paese, Giovanni Alberto Agnelli, il futuro presidente designato del gruppo Fiat, ha chiesto uno scuotimento delle pratiche commerciali aziendali club-clubby italiane.

Agnelli ha anche avvertito in una rara intervista di due ore qui che l’economia italiana avrebbe sofferto a meno che non ci fosse presto un “cambiamento generazionale” tra i suoi top manager e “più di un approccio di libero mercato “nella finanza e nell’industria. Ha detto che vorrebbe mettere in pratica alcune delle sue idee alla Fiat in futuro.

“Lo stabilimento dovrebbe seguire maggiormente le regole del mercato perché una maggiore concorrenza è positiva per i consumatori, l’industria e gli investitori”, ha dichiarato Agnelli, che compie 32 anni questo mese. “Quell’establishment comprende, ovviamente, la mia famiglia. Non posso esonerare la Fiat da quello che sto dicendo.” Agnelli fa parte del consiglio di amministrazione della Fiat ed è nipote dell’ex presidente della Fiat, Gianni Agnelli, che lo ha nominato il prossimo membro della famiglia a presiedere la compagnia.

Il giovane Agnelli ha anche sottolineato che il mercato automobilistico dell’Europa occidentale era completamente saturo, con i consumatori che sostituivano i loro veicoli solo quando assolutamente necessario.

“Non vedo alcuna crescita per il prossimo futuro, ha detto.”

L’unico modo per resistere all’assalto dei produttori di automobili giapponesi e coreani in Europa, ha avvertito, “è avere un vantaggio in termini di costi assoluti” anche se ciò significasse trasferire alcuni lavori di produzione fuori dall’Italia.

Sebbene esportare posti di lavoro sarebbe doloroso, “Non lo vedo come un tabù”, ha dichiarato Agnelli.

La richiesta di Agnelli di scuotere le pratiche commerciali è insolita perché la sua famiglia e la Fiat sono viste in Italia come la Vecchia Guardia del sistema affiatato del paese.

Ma il signor Agnelli, che viveva in Georgia e nel Tennessee da bambino e si era laureato alla Brown University nel Rhode Island, ha affermato di essere più un credente nei “mercati anglosassoni” e pratiche di governo societario più aperte. Ha fatto le osservazioni presso la sede di Piaggio, il produttore di scooter Vespa e veicoli commerciali che ha guidato dal 1993.

Agnelli, che ha affermato di essere consapevole del fatto che la sua richiesta di “maggiore trasparenza nel capitalismo italiano” potrebbe metterlo in contrasto con i membri dell’élite commerciale del paese, ha suggerito diversi modi per mettere in atto le sue parole, sia nel suo attuale ruolo di membro del consiglio di amministrazione della Fiat che rappresenta la partecipazione della famiglia Agnelli, sia come presidente della società in futuro.

Ha detto che incoraggerebbe una maggiore concorrenza contro Mediobanca, la banca d’investimento di Milano che è alleata aziendale di lunga data della Fiat. Sarebbe anche disposto ad allentare il potere dei sindacati degli azionisti, incluso quello della Fiat che include una partecipazione azionaria detenuta dalla famiglia Agnelli, Mediobanca, Deutsche Bank e Alcatel Alsthom. Il sindacato detiene solo il 30 percento delle azioni della società, ma esercita un controllo efficace sulla società.

Durante l’intervista, il primo da quando suo zio Gianni Agnelli ha consegnato la guida della Fiat a Casere Romiti il 28 febbraio, Agnelli ha anche sottolineato i seguenti punti:

Le elezioni generali del 21 aprile in Italia si concluderanno probabilmente con un pareggio tra coalizioni di centro-sinistra e centro-destra e risolveranno molto poco o niente. Il periodo di dolorosa transizione dell’Italia probabilmente non finirà “fino a quando non si terranno altre due o tre elezioni.”

Solo quando l’Italia avrà completato la sua transizione, e non prima, la sua ondata di scandali di corruzione sarà finita, e poi attraverso un’amnistia per dirigenti e politici incriminati.

Romiti, il nuovo presidente della Fiat, rimarrà probabilmente in carica fino al giugno 1998, quando compirà 75 anni, il limite di età concordato dai membri del consiglio di amministrazione e dagli azionisti della Fiat. Ma il signor Agnelli ha detto che sarebbe sbagliato suggerire che avrebbe automaticamente preso il controllo a quel punto, dicendo che lo avrebbe fatto solo se il consiglio della Fiat lo avesse considerato “la persona più adatta per il lavoro.”

Romiti non dovrebbe dimettersi da presidente della Fiat anche se i pubblici ministeri di Torino vincono la loro richiesta di incriminazione per accuse di frode, finanziamento illegale di partiti politici, fondi neri e falsificazione di bilanci. Dovrebbe smettere solo se viene condannato in un processo.

Chiesto di descrivere le principali differenze tra se stesso e il signor Romiti, che è stato tradizionalmente visto dai commentatori italiani come un rivale del padre di Agnelli, Umberto Agnelli, ex vicepresidente della Fiat, il giovane Agnelli rispose: “Ci sono molte differenze. Ho 30 anni e lui 70. Ha combattuto la seconda guerra mondiale e non sono mai andato in guerra. Sono stato educato in America e lui in Italia.”

Agnelli ha offerto vari esempi di riforme che vorrebbe vedere attuate nel capitalismo italiano.

“Accoglierei con favore un maggiore controllo da parte degli azionisti istituzionali e la nomina di più amministratori del consiglio non esecutivo per migliorare il governo societario”, ha affermato. “Lavorerei anche per ridurre il ruolo dei vecchi sindacati degli azionisti che abbiamo qui, dando più potere al consiglio di amministrazione e rendendo i consigli più responsabili nei confronti degli azionisti.”

Ha anche affermato che vorrebbe incoraggiare “una maggiore concorrenza da parte delle banche di investimento internazionali nella finanza aziendale, supponendo che offrano commissioni competitive per i loro servizi.” Questo, ha detto, era un riferimento alla posizione di monopolio di cui godeva Mediobanca e il suo presidente segreto di 88 anni, Enrico Cuccia, che Agnelli ha descritto come “né buono né cattivo, ma praticamente l’intero sistema stesso.” Ciò che era necessario in Italia, ha aggiunto, era “almeno cinque Mediobanca.”

Agnelli ha sottolineato che “Non sto dicendo che l’intero sistema sia cattivo.” Ma ha notato che “a causa della mia istruzione sono più anglosassone e ciò significa che mi piacerebbe vedere i mercati finanziari governare di più e i modelli di società pubbliche governati dalle forze del mercato.”

Il problema, ha ammesso, è che in un paese come l’Italia “questo è più facile a dirsi che a farsi.”

Questa intervista fu fatta interpretare a Gianni Agnelli , da Gabetti, ritengo, come la dimostrazione che Giovanni Alberto Agnelli non fosse opportuno per la presidenza , e che Jaky sarebbe stato più adatto.

Io cercai di stabilizzare la candidatura di Giovanni Alberto Agnelli creando un buon rapporto con Romiti. E comunque mensilmente ci si sentiva al telefono o ci si vedeva a Torino in Ifi in quanto Edoardo era d’accordo con la presidenza Fiat a Giovanni Alberto. Lo dissi anche a Gianni Agnelli quando mi chiamò a casa sua per chiedermelo.

Nel 1997 muore Giovanni Alberto Agnelli che era nel cda Fiat per cui Romiti , ad FIAT, mi telefono per chiedermi chi ritenessi fosse adatto a sostituire Giovanni Alberto Agnelli nel cda FIAT ed io risposi Edoardo Agnelli, che era gia’ stato nel cda JUVENTUS, dimostrando indipendenza. Invece al suo posto, pochi giorni dopo il funerale nel dicembre 1997, nel consiglio di amministrazione della Fiat venne nominato John Elkann, che di anni ne aveva appena ventidue e nemmeno era laureato. Edoardo, nella sua ultima illuminante intervista a Paolo Griseri de “il Manifesto” (15 gennaio 1998), dà una risposta netta sul suo, e di suo padre, “nipotino” Jaky: “Considero quella scelta uno sbaglio e una caduta di stile, decisa da una parte della mia famiglia, nonostante e contro le perplessità di mio padre, che infatti all’inizio non voleva dare il suo assenso. Non si nomina un ragazzo pochi giorni dopo la morte di Giovanni Alberto, per riempire un posto. Se quel posto fosse rimasto vacante per qualche mese, almeno il tempo del lutto, non sarebbe successo niente. Invece si è preferito farsi prendere dalla smania con un gesto che io considero offensivo anche per la memoria di mio cugino”. Edoardo, e questo è un passaggio fondamentale, afferma che suo padre nutriva perplessità per quella scelta su Jaky. Sostiene che l’Avvocato “in un primo tempo non voleva dare il suo assenso”.

Con questa intervista che prima mi fu richiesta da Repubblica e poi venne spostata sul Manifesto con Griseri, che dopo la morte di Edoardo passo proprio a Repubblica e poi a LA STAMPA, Edoardo firmo la  sua condanna a morte.

Donna Marella che anche con me si vantava di riuscire ad ottenere dal marito quello che gli chiedeva,  era una donna camaleonte anche con me,  per cui non credetti ad Edoardo quando mi disse che sua madre era pericolosa. Lo scrive anche nelle lettere che ho pubblicato sul mio sito www.marcobava.it e che la biblioteca civica di Settimo Torinese ha in originale.

Nell’ottobre del 2000 Edoardo Agnelli mi chiamo per dirmi che gli era stato chiesto nuovamente di entrare nella Dicembre , ci vedemmo , e stabilimmo che ne avremmo parlato con suo padre. 20 giorni dopo Edoardo e’ stato ucciso perche’ , in base al diritto successorio italiano, al momento della morte di suo padre Edoardo sarebbe entrato di diritto, come erede legittimo, nella “Dicembre” senza rischiare l’applicazione del consolidamento delle quote in caso di successione, che Grande Stevens aveva previsto per cui avrebbe dovuto dividere le quote di suo padre con Gabetti , Grande Stevens padre e figlia, e Ferrero , che con la famiglia di Gianni Agnelli e le sue proprietà non avrebbero dovuto c’entrare nulla.

Prima che Gianni Agnelli morisse mi sono visto a Moncalieri una domenica pomeriggio con Lapo e Jaky e gli ho spiegato che il pivot del controllo del gruppo Agnelli era nella Dicembre. Ho anche aggiunto che il patrimonio del nonno da me ricostruito e’ sufficiente per 10 generazioni con il loro tenore di vita. Quel giorno li ho dovuti aspettare per ore per problemi di atterraggio secondo la segreteria di Jaky , mi pare Rosa Brusin.

Quella volta che andai a casa di Gianni Agnelli dopo il colloquio lo accompagnai verso l’elicottero che era atterrato senza spegnere i motori. Ricordo che lui personalmente portava una borsa di medie dimensioni non pesante.

Un’altra volta dopo avergli suggerito di sostituire l’allenatore della Juve  Maifredi con Trapattoni , avendo letto che lo aveva fatto, parlandone mi disse che gli era costato 1 miliardo di lire.

L’IFI aveva una controllata estera IFINT negli Usa che visitai e che sapevo gestiva anche i fondi personali di Gianni Agnelli.

Quando dovevo discutere il buget di Edoardo lo facevo con Gabetti . Nel 1998 circa 550 milioni annui soprattutto per viaggi, visto che le scorte le pagava l’Orione e le auto la Sepim.

Il contabile era il rag.Bormida residente allora a Torino c.Montecucco.

Sapevo da Edoardo che Donna Marella era malata di Parkinson. Alcune volte l’ho incontrata a casa sua la domenica pomeriggio , o siamo andati a portare a passeggio i suoi cani siberian husky al faro della maddalena con la scorta uno si chiamava Yuky ed aveva morso ad una mano Gianni Agnelli.

Dei fatti FIAT ho parlato anni fa con il Pm Fusco di Milano senza alcuna verbalizzazione. Alla procura di Torino ho presentato piu’ esposti per spiegare che la morte di Edoardo Agnelli era la sola possibilità di escluderlo dall’eredita , dal momento che , su mio consiglio tecnico, non ha mai accettato di entrare nella Dicembre come ha fatto la sorella.

Aveva chiesto alla sorella di non entrare per tutelare tutti suoi figli ma lei gli aveva risposto che prima pensava ai primi 3 poi avrebbe pensato agli altri 5.

Mi chiese anche di telefonarle dandomi il numero ma lei mi mise giu’ il telefono.

Donna Marella mi disse che dava 5 milioni al mese a Margherita nel 1996 credo.

Con Jaky ci siamo parlati credo nel 2009 e visto ch eravamo in pubblico gli dissi in un orecchio se temeva di fare la fine di Edoardo di rispondermi son la testa: annui.

Allego alla presente la richiesta che ho presentato di una commissione d’inchiesta sulla morte di Edoardo Agnelli fatta a Camera e Senato con fatti e circostanze sul possibile omicidio di Edoardo Agnelli per escluderlo dall’eridita’ del padre nella Dicembre. Senza la morte di Edoardo la successione gestita da Marella e Yaky non sarebbe stata possibile. Preciso che ho frequentato Edoardo Agnelli dal 1986 fino alla sua morte. Prima di lui ho conosciuto e frequentato privatamente il padre dal 1982.

Resto a disposizione .

Torino, 10 aprile 2024 _____________

LA RICERCA nel nostro articolo del 9 marzo scorso

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Category: Costume e società, Cronaca

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