UOMO MUORE DURANTE BLITZ ANTIDROGA DELLA POLIZIA DI STATO / ULTERIORI SVILUPPI DELL’INDAGINE DELLA PROCURA

| 20 Dicembre 2025 | 0 Comments

di Flora Fina ____________

Sarebbe stato un improvviso collasso cardiocircolatorio, con ogni probabilità collegato a una prolungata e intensa assunzione di sostanze stupefacenti, a provocare la morte di Stefano Urso, 48 anni, originario di Salve. L’uomo è deceduto l’11 dicembre scorso nel corso di un intervento antidroga della polizia all’interno di un’abitazione di via Indipendenza, a Presicce-Acquarica. È quanto emerge dai primi esiti dell’esame autoptico, che avrebbero escluso la presenza di lesioni riconducibili a percosse o aggressioni esterne.

L’autopsia è stata effettuata dal medico legale Alberto Tortorella, alla presenza dei consulenti delle parti. Per gli agenti indagati era presente Alessandro Bocchini, nominato dall’avvocato Antonio La Scala; per i familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Luca Puce, Davide Micaletto e David Alemanno, ha partecipato la dottoressa Dania De Carlo; mentre il dottor Vincenzo Garzia ha rappresentato la difesa dei due arrestati.

I primi accertamenti avrebbero evidenziato un cuore fortemente compromesso, compatibile con un quadro di abuso di sostanze. Per una conferma definitiva saranno però necessari ulteriori approfondimenti, tra cui analisi istologiche e tossicologiche, i cui risultati sono attesi entro circa due mesi.

Rimane aperto il fronte giudiziario: al momento risultano cinque le persone iscritte nel registro degli indagati. Tre poliziotti che hanno preso parte al blitz sono indagati, come atto dovuto, per l’ipotesi di omicidio preterintenzionale. A loro si aggiungono Antonio Viola e Alessia Potenza, arrestati con l’accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e di furto aggravato. Secondo la ricostruzione investigativa, Urso avrebbe reagito in modo violento all’ingresso degli agenti, per poi perdere conoscenza dopo essere stato immobilizzato.

Nel corso della perquisizione domiciliare sarebbero stati recuperati circa 36 grammi di crack e sequestrata un’autovettura che presentava segni compatibili con colpi d’arma da fuoco. Nelle ultime ore, la pubblico ministero Maria Vallefuoco ha disposto anche una perizia sul telefono cellulare della vittima. L’obiettivo è chiarire i rapporti tra Urso e le altre persone presenti nell’abitazione e comprendere le ragioni che avrebbero portato l’uomo a opporsi all’operazione di polizia, sfociata poi nel tragico epilogo. ____________

LA RICERCA nei nostri articoli del 12 e 16 dicembre scorso

Category: Cronaca

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