Terrore a Brindisi

| 21 Maggio 2012 | 0 Comments

A chi giova? Alle armi, per giunta, questa volta, falsamente rozze e rudimentali, come le bombole del gas, ma sapientemente ed elettronicamente predisposte, della barbarie, della follia, del cinismo più efferato, abbiamo da opporre le armi della ragione, della cultura, della speranza. Sappiamo dalla cultura, cioè dalla Storia, che uno scenario di terrorismo puro prende piede quando il potere è in difficoltà, è delegittimato, non sa dare più speranza alcuna. La bomba, anzi, le bombole di Brindisi, soprattutto per la minaccia prospettata, giovano soltanto ad esso, oggi come in passato, ma oggi più che mai, in presenza di un governo tecnico, non e anzi anti popolare, incapace di arginare una crisi epocale. Non ci uniamo pertanto al coro della spiegazione facile e immediata, stiamo lontani dai professionisti dell’antimafia. Aspettiamo lo sviluppo delle indagini, che auspichiamo siano un po’ meno lunghe e un po’ più precise di quelle per i tanti misteri italiani rimasti ancora pressoché insoluti e in buona parte insondati, nella loro drammatica e crudele sostanza. Con la cultura, con la ragione, per quel che possiamo, indichiamo di cercare la verità con i servizi segreti. L’aggettivo qualificativo “deviati” sarebbe pleonastico. La preposizione semplice “con” è un eufemismo. L’ultima arma che possediamo, la speranza, ci serve di difesa, contro le offese della vita. Forse, un’illusione, ma sono importanti le illusioni, aiutano a camminare meglio, comunque ad andare avanti. Vogliamo regalarne un po’ ai nostri ragazzi di Brindisi, ai loro coetanei di tutta Italia. Forse, un mondo migliore è impossibile, ma una vita migliore, per ciascuno di noi, con il nostro impegno, con la nostra lucida consapevolezza, con le nostre residue energie, sì.

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Category: Costume e società

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