TRIVELLE DELLA SHELL, MINACCIATA ANCHE TUTTA QUANTA LA COSTA JONICA SALENTINA/ C’e’ chi dice no!

| 11 Dicembre 2012 | 0 Comments

..E fra questi leccecronaca.it che seguirà l’evolversi della vicenda, a difesa delle popolazioni salentine, già minacciate da altri disastri ambientali e della sua economia, che nulla riceverà dalle “ricerche” della multinazionale petrolifera, tesa soltanto a far utili e già protagonista di sciagure ecologiche, come quelle del mare del Nord.

Alla manifestazione del 17 dicembre- che presentiamo in anteprima- è anuunciata la partecipazione di tutti i sindaci dei Comuni della costa ionica, da Castrignano del Capo (LE) a Mirto Crosia (CS): Albidona, Amendolara, Cassano allo Ionio, Cerchiara Calabra, Corigliano C., Cropalati, Crosia, Francavilla Marittima, Montegiordano, Paludi, Plataci, Rocca Imperiale, Roseto Capo Spulico, Rossano, Trebisacce, Villapiana, Alliste, Castellaneta, Castrignano del Capo, Galatone, Gallipoli, Ginosa, Leporano, Lizzano, Maruggio, Massafra, Morciano di Leuca, Nardò, Palagiano, Patù, Porto Cesareo, Pulsano, Racale , Salve, Sannicola, Taranto , Taviano, Torricella, Ugento, Nova Siri, Rotondella, Scanzano, Pisticci, Bernalda; Sindaci Area Programma “Metapontino Collina Materana” e i – i Presidenti delle Province (Matera, Potenza, Cosenza, Crotone, Taranto, Lecce);

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Le associazioni ambientaliste preannunciano la propria opposizione e le proprie osservazioni ai progetti di ricerca mineraria della Shell nel Mar Jonio che scadono il 20 gennaio prossimo.

Sono infatti stati pubblicati sul sito del Ministero dell’Ambiente i progetti relativi alle istanze permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare convenzionalmente denominato “d 73 F.R.-SH” (Scadenza presentazione osservazioni: 20/01/2013) e Istanza di permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in mare convenzionalmente denominato “d 74 F.R.-SH” (Scadenza presentazione osservazioni: 20/01/2013).

E’ auspicabile  che gli Enti Locali facciano sentire la propria ferma opposizione accogliendo quanto chiedono i cittadini, gli operatori economici e le associazioni, per scongiurare che il Mar Jonio diventi il colabrodo petrolifero d’Italia.

Lunedì 17 dicembre è stata indetta una manifestazione che coinvolgerà le regioni Basilicata, Puglia e Calabria, moltissimi comuni, le province di Matera, Potenza, Cosenza, Crotone, Taranto e Lecce, oltre che diverse associazioni ambientaliste, di categoria, scuole e sindacati.

Tra questi il Movimento No Triv Jonio, costituitosi per l’occasione, il Fai nazionale, WWF, Legambiente, Ola Organizzazione Lucana Ambientalista, Anci, i licei del comprensorio metapontino.

Il raduno è previsto per le ore 9.30 in piazza Eraclea, a seguire una lunga marcia che condurrà i partecipanti al Palaercole per un dibattito pubblico che includerà gli interventi del sindaco di Policoro, Rocco Leone, del coordinatore Movimento No Triv Ionio, Felice Santarcangelo, istituzioni e l’intervento della professoressa Maria Rita D’Orsogna, fisico e docente associato presso il dipartimento di matematica della California State University di Los Angeles.

 

A fare gli onori di  casa il sindaco Leone: “Abbiamo esteso l’invito a tutti i sindaci dello Ionio, da Mirto Crosia a Gallipoli, molti di loro saranno con noi il 17 per dire no a questo abuso che furbescamente il governo centrale vuole perpetrare nel nostro mare. I rappresentanti devono pensare al futuro e non possiamo permettere che chi verrà dopo di noi vedrà questo scempio”.

Di scempio ha parlato anche il sindaco di Amendolara, Antonio Ciminelli “Queste sono battaglie che o si vincono insieme o si perdono insieme. Occorre tutelare il territorio e per quanto riguarda il mio anche “la secca di Amendolara” che leggenda identifica con l’isola di Ogigia”. Altro primo cittadino calabrese presente il sindaco di Rocca Imperiale, Ferdinando Di Leo, che ha fatto riferimento a situazioni in cui si devono difendere territori che di fatto non hanno trovato la propria identità.

 

Oggi si avvia – ha detto il primo cittadino di Nova Siri, Giuseppe Santarcangelo –  per dirla con la parola del rapporto Censis, un gruppo che vuole dedicarsi alla “restanza”. Noi vogliamo rimanere qui in maniera attiva, senza pessimismi. Dobbiamo rivendicare quest’idea di sostenibilità, dobbiamo lasciare un territorio fruibile per quelli che verranno dopo. Non dovevamo però aspettare che venissero ad insediarci il mare prima di mobilitarci. Questa volta avremo il sostegno della Regione, cosa non accaduta quando abbiamo inoltrato osservazioni sulle perforazioni in terra ferma. Serve risuscitare il problema, la gente non si rende conto di quello che vogliono fare. La manifestazione del 17 dicembre avrà anche questo compito: informare e suscitare una mobilitazione. Rendere reale l’opposizione; se le leggi restano queste abbiamo poco da opporre. La manifestazione dovrà interessare le tre regioni”.

Utile invitare la Regione Puglia, già promotrice della conferenza delle regioni di Venezia per l’imprenditore Garofalo. “Parliamo di reti di impresa a livello interregionale, il mercato ci chiede un dinamismo  imprenditoriale e un turismo di qualità e sostenibile che non può coesistere con le attività perforative in mare e in terra”.

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PROGRAMMA

Ore 9.30 – raduno in piazza Eraclea a Policoro.

Ore 10.00 –LUNGA MARCIA “SALVIAMO IL MARE” partenza Corteo con sindaci e gonfaloni dei Comuni, Province e Regioni (c.so Siris/via Monte Bianco/via Bologna/via F. Tristano/Palaercole).

Ore 10.30 arrivo Palaercole.

SALUTI E INTERVENTI.

Stipula Protocollo d’Intesa delle istituzioni avente ad oggetto: “AZIONI CONCORDATE AL FINE DI SCONGIURARE LE TRIVELLAZIONI PETROLIFERE NEL MAR IONIO”.

Category: Costume e società

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