INCHIESTA DI LECCECRONACA SU SIGNORAGGIO BANCARIO E SOVRANITA’ MONETARIA

| 14 Marzo 2014 | 0 Comments

Un’inchiesta di leccecronaca.it fra i nostri candidati al parlamento europeo su:
SIGNORAGGIO BANCARIO E SOVRANITA’ MONETARIA

Cominciamo a capirci qualcosa.

di Tonio Leuci

 

Con l’avvicinarsi delle elezioni europee tutti i partiti percependo, il malessere diffuso e l’insofferenza  degli italiani verso le politiche di austerità dell’Europa, cominciano ad assumere  posizioni più rigide verso l’euro e l’Unione Europea. Temono un’astensione di massa o che il voto possa andare a forze politiche diverse, come il M5S. L’economista indipendente Eugenio Benetazzo ha dichiarato:”Il fatto che sia stato sostituito Letta con Renzi, a tempo di record,  è stato solo per evitare una debacle dei partiti nella ormai prossima tornata elettorale, con un M5S al 40 %”.

 

La tematica più importante man mano che si avvicina sempre più la scadenza elettorale è:  “Referendum pro o contro l’euro” , “Sovranità Monetaria” e   “Signoraggio Bancario”. Argomenti legati imprescindibilmente l’uno all’altro.

 

Ma cosa è il Signoraggio Bancario?

 

Così Wikipedia: “Il signoraggio è l’insieme dei redditi del governo derivanti dall’emissione di moneta. 

Il premio Nobel Paul R. Krugman, nel testo di economia internazionale scritto con Maurice Obstfeld, lo definisce come il flusso di «risorse reali che un governo guadagna quando stampa moneta che spende in beni e servizi».

Il termine è un prestito linguistico dal provenzale senhoratge, che è un derivato di seigneur (corrispondente all’italiano signore). Nel Medioevo, infatti, i signori feudali di tutta Europa cercarono di rendersi indipendenti dai sovrani attribuendosi il diritto di battere moneta e la titolarità dei relativi redditi.”

Quindi, il signoraggio è il reddito percepito da chi emette moneta, pari alla differenza tra il valore facciale della moneta, detto valore nominale, e il suo costo di produzione, detto valore intrinseco.

Il 98% della moneta circolante è moneta scritturale (vale a dire virtuale come assegni, carta di credito etc.), il restante 2% è moneta fisica, a sua volta costituita per il 98% da banconote e per il 2% da monete metalliche. Il valore intrinseco delle moneta scritturale è nullo (basta memorizzare i soldi nei computer). Per le monete metalliche e per le banconote è sempre un valore irrisorio pari a pochi centesimi di euro (quanto costa la carta e l’inchiostro?).

È importante sapere che dopo il 15 Agosto 1971, con l’abolizione da parte del presidente Nixon degli accordi di Bretton Wood del 1944, la moneta emessa non ha nessuna contropartita aurea. Vuol dire che non esiste più convertibilità con le riserve di metalli preziosi come l’oro (nelle nuove banconote infatti non compare più la scritta “Pagabili a vista al portatore“, proprio perché non si attinge più alla riserva aurea per creare moneta, e di conseguenza non può neppure essere convertita).
La moneta oramai viene creata dal nulla, semplicemente stampandola.
Con la abolizione delle riserve, la moneta non ha più un valore creditizio, ma un valore indotto, vale a dire prende forma dall’accordo e per convenzione di chi la utilizza come mezzo di scambio.
Siamo noi che diamo un valore alla moneta, tanto è vero che, come ha dichiarato il professore di diritto Giacinto Auriti: ”se prendiamo un governatore e lo spediamo su un isola deserta a stampare moneta quella moneta non acquista un valore perché non c’è nessuno che la accetta e la utilizza”.

Arriviamo al nodo cruciale: chi crea ed emette la moneta?
Mentre le monete di metallo sono coniate ed emesse dallo Stato, la moneta scritturale e le banconote sono create, stampate, dalle Banche Centrali Nazionali (nel nostro caso Bankitalia SpA per conto della Banca Centrale Europea o BCE, in America la Federal Reserve, in Inghilterra la Bank of England) che sono però banche private a tutti gli effetti.

Ritengo importante questo atto di accusa del  professore Giacinto Auriti:

Bisognerebbe denunciare la BCE e la Banca d’Italia (organismo privato in mano per il 94% a banche commerciali e fondazioni bancarie) per truffa, associazione a delinquere, usura, falso in bilancio e istigazione al suicidio. Infatti la moneta, essendo il mezzo di scambio con il quale i cittadini riescono ad interagire tra loro dando vita al mercato, ovvero riuscendo a scambiarsi reciprocamente beni e servizi prodotti grazie al loro lavoro, deve appartenere esclusivamente a chi lavora, ovvero al popolo. Chi si appropria indebitamente del valore della moneta non fa altro che sfruttare il lavoro del popolo, lucrare sulle fatiche e sulla produzione altrui, chiedendo che gli vengano pagati gli interessi sul prestito erogato. Questa è la gigantesca distorsione del nostro tempo, questa è la GRANDE USURA. E sotto il giogo di questa malefica piaga, sono finiti tutti i popoli d’Europa che oggi pagano sulla propria pelle una crisi economica pilotata e voluta da UE, FMI, BCE, finanza mondiale, banche, multinazionali. Tutti complici nel renderci poveri e schiavi e loro sempre più ricchi.

Il meccanismo dell’indebitamento degli Stati da parte di organismi privati quali sono le Banche Centrali Nazionali è presente quasi ovunque. La Federal Reserve conia negli USA il dollaro, la Bank of England conia nel Regno Unito la Sterlina, la BCE conia l’Euro. Ma esiste un’abissale differenza, che rende il nostro sistema ancora più perverso: gli Stati dell’Unione Europea non possono ricevere il credito direttamente dalla BCE (cosa che invece accade in modo diretto e subordinato negli altri paesi, ed Es. negli USA dove il Congresso ordina di stampare e la FED esegue) ma devono finanziarsi sul mercato, la parolina magica con cui ci prendono per i fondelli. In poche parole funziona così: la BCE crea denaro a suo piacimento, lo da in prestito alle banche commerciali (Draghi ha recentemente creato circa 1000 miliardi di euro prestandoli all’1%) e queste possono decidere se acquistare o meno i cosiddetti BOND, i titoli del debito (con tassi che vanno dal 5 al 7%). Non è possibile, quindi, per i Paesi della UE attuare una propria politica monetaria, pur volendo accettare il meccanismo dell’indebitamento pubblico. Non hanno SOVRANITA’ MONETARIA.                                                                                                                                                              

Tutto è nelle mani della GRANDE USURA. I signori del Bilderberg e della Goldman Sachs, banca d’affari targata USA, siedono ai vertici delle grandi istituzioni bancarie, Mario Draghi ne è l’emblema.                                                                                                                       

I signori della Goldman Sachs, banca d’affari targata USA, siedono ai vertici delle grandi istituzioni bancarie, Mario Draghi ne è l’emblema. Ora hanno deciso di gestire direttamente anche le Istituzioni politiche, Mario Monti e Papademos sono i primi alfieri al servizio della Goldman.

La politica è messa sempre più all’angolo, ostaggio del sistema finanziario che controlla partiti, sindacati e mondo dell’informazione.

L’unica soluzione che abbiamo è quella di informare il più possibile. Questi meccanismi perversi devono essere conosciuti da tutti, nonostante il boicottaggio del sistema dell’informazione del regime usurocratico. Lo sforzo deve essere titanico, la volontà e la determinazione non devono piegarsi di fronte a niente”.

Ma il signoraggio non ha solo la funzione di arricchire questi banchieri, è anche un metodo e un mezzo di controllo della massa, attraverso i media e i politici asserviti.

La soluzione è semplice: bisogna prendere coscienza che la proprietà della moneta appartiene al popolo, a noi, e non può quindi esserci prestata dalle Banche. Dobbiamo ottenere la nostra Sovranità Monetaria. Non affidarla a delle banche usuraie!

Il signoraggio derivante l’emissione della moneta deve essere nostro, come dovrebbe essere nostro il denaro che abbiamo fra le mani. Il signoraggio andrebbe accreditato ad ognuno come “reddito da cittadinanza”.                                                                                                                                    

Appunto il pensiero di Beppe Grillo, il quale quando espose queste tematiche qualche anno fa, in uno dei suoi tour, venne prese per pazzo dai media e dalla nostra classe politica. Il M5S, a differenza di tutti i partiti, anche di quelli che dicono di essere contro l’euro, è l’unico che vuole tra le altre cose: un referendum pro o contro euro, la ridiscussione di tutti i trattati europei, stipulati all’insaputa degli italiani ed una vera e propria sovranità monetaria.

D’altronde tutte le misure per rilanciare la crescita economica in Italia – come quella dell’attuale premier Renzi, di mettere 100 euro in più in busta paga – saranno del tutto inutili, finché non riacquisteremo una sovranità monetaria.  Lo Stato (Italia come gli altri Paese d’Europa) ha perso il suo potere più importante: emettere moneta. E’ quindi costretto a chiedere denaro in prestito alle banche, scambiandolo con Titoli di Stato (Bot, Btp, Cct, etc) più gli interessi.
Ne deriva che ogni anno l’Italia paga circa novanta miliardi l’anno solo di interessi alle banche, soldi che potrebbero essere destinati a costruire beni e servizi per i cittadini. Se invece lo Stato fosse sovrano con una moneta sovrana potrebbe stampare moneta per garantire il benessere della collettività e la piena occupazione.

 

Leccecronaca farà un’inchiesta fra i candidati alle elezioni europee per chiedere cosa hanno deciso riguardo alle loro posizioni rispetto a queste tematiche, che rappresentano verità scomode e che, fino ad ora, hanno trovato sempre poco ascolto nella nostra classe politica.

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Category: Costume e società

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