OPERAIO CON IL VIZIO DEI FURTI, “ALLEGGERIVA” I PORTAFOGLI DEI COLLEGHI: INCASTRATO DALLE TELECAMERE E ARRESTATO

| 20 Marzo 2014 | 0 Comments

Da alcuni mesi, alcuni dipendenti della ditta “Società Progetto Ambiente della Provincia di Lecce” di Cavallino, tornando la sera a casa dopo il lavoro, si erano accorti che dai loro portafogli mancava del denaro.

Trattandosi di piccole somme, inizialmente più di qualcuno degli operai ha avuto dubbi sul fatto che il denaro mancante potesse essere stato inavvertitamente speso, ma quando il fenomeno è diventato ripetitivo e diffuso tra i più, per questi l’essere stati vittime di furto è diventata certezza.

Recependo quindi le rimostranze degli operai a cui era stato sottratto il denaro, il responsabile della società ha interessato i Carabinieri della Stazione carabinieri di Cavallino.

Dopo aver raccolto le denunce dai diversi lavoratori, tra le varie ipotesi è emerso che le sottrazioni di denaro potevano essere avvenute all’interno degli spogliatoi della ditta, dove gli operai custodiscono i loro effetti personali in armadietti chiusi durante la giornata di lavoro, per cui i Carabinieri, su disposizione del PM Dottor Carducci, titolare del fascicolo d’indagini contenente tutte le denunce, hanno provveduto ad installare delle telecamere nascoste all’interno degli spogliatoi.

Così il mistero è stato svelato: Alessandro ZULLINO, 38enne di Melpignano, operaio anch’esso presso la ditta “Società Progetto Ambiente della Provincia di Lecce”, approfittando della momentanea assenza dei colleghi all’interno degli spogliatoi, in più circostanze apriva i vari armadietti dentro i quali gli stessi custodivano gli effetti personali, e da questi estraeva volta per volta il portafogli prelevandone ogni volta banconote di diverso taglio.

Dalla visione delle immagini, sono stati ricostruiti almeno quattro episodi di furto (senza contare quelli avvenuti prima dell’installazione delle telecamere, di cui si ha notizia ma che non sono stati ancora denunciati), nei quali si vede distintamente Alessandro ZULLINO che mentre sta per cambiarsi, prima si guarda intorno per verificare l’assenza di altri colleghi, e quindi apre gli armadietti e preleva le banconote, che va a riporre immediatamente nella parte superiore del suo armadietto dopo aver rimesso tutto a posto, in modo che le vittime non si accorgano del furto; in una circostanza, lo si vede addirittura studiare la presenza di eventuali colleghi dalla finestra, e quindi agire sempre con il solito “modus operandi”. Dall’attività d’indagine poi è emerso che lo stesso frugava sia negli armadietti lasciati aperti, ma anche in quelli chiusi: trattandosi di armadietti in lamiera, per Alessandro ZULLINO era molto semplice “allargare” leggermente la chiusura, frugare nei portafogli asportando il denaro, e quindi richiudere gli stessi “allargandoli” ancora una volta dopo aver rimesso a posto i portafogli alleggeriti, senza la possibilità per il proprietario dell’armadietto di accorgersi della manomissione.

Alessandro ZULLINO l’ha fatta franca fino ad oggi, quando i Carabinieri della Stazione di Cavallino, dopo aver quindi documentato i gravi indizi di colpevolezza sul suo conto, si sono appostati nei pressi degli spogliatoi ove avvenivano i furti, ed intervenendo in diretta, questa volta lo hanno beccato direttamente con le mani nel sacco, mentre aveva appena prelevato un portafogli da un armadietto.

Alessandro ZULLINO è stato dunque tratto in arresto per furto in flagranza, e su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura di Lecce, Dott.ssa Mignone, è stato condotto in regime di arresti domiciliari presso la sua casa di Melpignano, in attesa dell’udienza di convalida prevista per domani a Lecce.

 


Category: Cronaca

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