Emergenza Ulivi: Risi aderisca all’appello dei Sindaci e delle associazioni Salentine.

| 4 Agosto 2014 | 0 Comments

Il 7 luglio scorso, presso il Comune di Galatina, si è svolto un primo incontro, promosso dall’associazione “Spazi popolari” di Sannicola, tra i Sindaci dei Comuni interessati dalla sindrome del disseccamento degli ulivi.

Questo importantissimo incontro è stato snobbato dal nostro Sindaco, mentre numerosi hanno partecipato gli amministratori e le associazioni degli altri Comuni, da Nardò era presente ai lavori il dott. agronomo Cristian Casili del Meetup Nardò – Amici di Beppe Grillo.

L’incontro era fondato alla costituzione di un comitato intercomunale-territoriale, finalizzato alla salvaguardia degli oliveti del Salento.

L’istituzione di questo comitato intercomunale-territoriale, rappresentato dai Sindaci dei Comuni salentini, costituisce un’opportunità per garantire la rappresentanza istituzionale, nei confronti di un problema che ormai assume un carattere territoriale, e per richiedere e mettere in atto nuovi ed efficaci strumenti di conoscenza sul <<disseccamento degli olivi, tesi a definire un quadro clinico-diagnostico ancora incerto, cui possano seguire interventi terapeutici necessari a tutelare una delle componenti fondamentali del <<patrimonio territoriale>>, oltre che principale risorsa agro-ambientale, paesaggistica e storico-culturale del nostro territorio”. 

Quanto appena scritto fa parte integrante dell’appello inviato a tutti i Comuni salentini e al quale a distanza di giorni, il comune di Nardò non ha ancora risposto.

Ci chiediamo se gli amministratori neretini, su un territorio dove l’ulivo è presente senza soluzione di continuità, non abbiamo ancora ben compreso la gravità della situazione. Siamo di fronte al problema ambientale più drammatico della storia del nostro territorio qualora dovessero concretizzarsi gli abbattimenti messi in atto secondo linee guida imposte dall’UE e dalla Regione Puglia. La perdita del nostro patrimonio olivicolo causerebbe un danno economico, ambientale, paesaggistico e culturale senza precedenti.

L’appello, pertanto, trova le sue principali motivazioni:

–       nella scarsa informazione, nella mancanza di trasparenza e nella insufficiente conoscenza prodotta per la soluzione dei problemi,

–       nella mancanza di un quadro clinico-diagnostico certo che consenta di mettere in atto una terapia di contenimento e cura della malattia;

–       nella forte perplessità che la strada intrapresa possa condurre a risultati concreti;

–       nelle inconcepibili e sconcertanti soluzioni prospettate, basate sul controllo e/o eradicamento con la creazione di fasce di sicurezza che determinano l’abbattimento preventivo delle piante di olivo;

E ancora, riportiamo quanto contenuto nell’appello inviato ai Sindaci:

“ I principali dubbi emersi nei dibattiti portano l’opinione pubblica, tecnici ed esperti del settore a formulare le seguenti domande:

Perché ci si ostina a portare avanti le indagini e la ricerca tenendo conto unicamente del ritrovamento di un batterio, escludendo altri agenti o fattori, compreso quelli maggiormente legati a una dimensione contestuale in cui si sono verificati i fatti?

Chi ci dice che la xylella, imputata come Killer degli olivi, sia realmente patogena e determinante nella manifestazione della malattia, all’interno di una quadro clinico-diagnostico complesso, a tal punto da rendere specifica e unilaterale la ricerca?

Si tratta di domande che non hanno ancora risposte e che impegnano i Sindaci e le comunità locali ad assumere una loro posizione: una posizione che a questo punto deve essere anche di natura politica“.

Pertanto si invita con urgenza il Sindaco di Nardò ad aderire, insieme agli altri Sindaci che lo hanno già fatto, alla proposta di costituzione  di un comitato intercomunale-territoriale, finalizzato ad istituire, presso la Prefettura di Lecce, un tavolo tematico istituzionale per la salvaguardia degli oliveti del Salento.

 

Giovanni Agrosì

Florindo Cefalo

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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