LA CHIESA DI UGENTO HA INIZIATO IL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE DI ANTONIA MIRELLA SOLIDORO

| 1 Ottobre 2014 | 0 Comments

Si è aperto oggi 1 ottobre 2014, a quindici anni dalla sua morte, avvenuta dal 1999, alle ore 17.30 nella chiesa Cattedrale di Ugento il Processo per Canonizzazione della Serva di Dio Antonia Mirella Solidoro, da Taurisano, con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Ugento – S. M. di Leuca Mons. Vito Angiuli e concelebrata dal postulatore P. Aldo Maria De Donno, da Mons. Napoleone Di Seclì parroco della Parrocchia Santi Martiri Giovanni Battista e Maria Goretti in Taurisano, nella cui chiesa è il sepolcro della Serva di Dio, e da tutti i sacerdoti della diocesi.

Presenti 31 sindaci e oltre mille fedeli provenienti dalla diocesi ma anche da altre regioni.

Dopo il Nulla Osta della CEI e del Vaticano giunto lo scorso febbraio, il vescovo di Ugento-Santa Maria di Leuca ha insediato il Tribunale che condurrà l’inchiesta diocesana su testimonianze, scritti e opere della Serva di Dio, composto da mons. Antonio Caricato (Giudice Delegato), mons. Giuseppe Stendardo (Promotore di Giustizia), avv. Martino Carluccio (Notaio Attuario), Fulvio Nuzzo (Notaio aggiunto). Al tavolo del Tribunale oltre al vescovo e al cancelliere mons. Agostino Bagnato, anche mons. Napoleone di Seclì (Attore), e p. Aldo Maria De Donno (Postulatore).

L’omelia del vescovo ha aiutato i presenti alla celebrazione, convenuti da tutta la diocesi, ma soprattutto dalla Parrocchia di Taurisano paese natale della Serva di Dio, a comprendere in profondità il suo: ella è stata una cristiana che ha vissuto la sua condizione di vita, segnata da una gravissima e lunghissima malattia, attraversando il dolore con una autentica ed eroica testimonianza di fede, speranza e carità. Trentacinque anni, la sua breve vita, densi di significato e sconvolgenti dal punto di vista umano, che hanno avuto un senso “mistico” nel suo rapporto con Dio.

Category: Costume e società

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