CRONACHE MARZIANE

| 2 Ottobre 2014 | 0 Comments

( g.p.) Mi ci vorrebbe la penna di Ennio Flaiano, questa sera, il palcoscenico di Eugene Ionesco, ma non ce l’ho, scusate se con la tastiera del mio computer vi racconto cronache marziane, alla buona, alla salentina, o dell’assurdo in persona.

Riguardano i nostri partiti di lotta e di governo, quelli del Pd e di Forza Italia, e i loro seguaci in servizio permanente effettivo, anche in testate giornalistiche che prima di tutto fanno propaganda diretta alla Tap, e va bene così: ci mancherebbe soltanto il nostro Lecce marchiato dal gasdotto, e poi potrebbero venire pure i marziani.

Allora, in breve, perché devo vincere il disgusto.

Sono imminenti le elezioni per la Provincia di Lecce. Ma come, direte voi, non erano state abolite, anzi, rottamate, le Province dal nostro Matteo Renzi?

No, anzi, un’altra delle sue riforme – truffe, che peggiorano, invece di migliorare e risolvere: non solo non sono state abolite, ma sono state riservate ai politici del sottogoverno, ed elette non più dai cittadini, ma dagli stesi funghi e tartufi del sottobosco della politica.

La casta si perpetua.

Ora, mentre  la situazione è quella che è, che voi conoscete meglio di tutto, ‘stasera i due candidati, del centro  – sinistra e del centro – destra alla presidenza litigano via comunicati – stampa e multimedia vari, in un finto scontro a distanza, tanto poi saranno tutti là, nel nuovo consiglio provinciale.

Di questo si occupano, di come e meglio occupare i posti e gli incarichi, i nostri politici.

Poi, da Roma, giunge la notizia di un Berlusconi infuriato, alla riunione dell’ufficio di presidenza di “Forza Italia”, un partito in cui non si è mai discusso e mai votato, con buona pace di Raffaele Fitto, al quale il capo ha riservato la definizione di “Figlio della vecchia DC”, che vorrebbe le primarie interne e un’opposizione più marcata di quella fittizia e surrettizia messa in campo, ovviamente, detto con il suo lessico, dal boss Silvio, che si giova dei patti occulti e palesi raggiunti con il suo figlioccio Matteo.

Così,  pure  a noi che l’abbiamo attraversata subendone i misfatti e non ne abbiamo mai goduto dei privilegi, pure a noi ‘stasera, dopo la sparata berlusconiana, ci tocca rimpiangere la vecchia Dc. Almeno erano seri. Non avrebbero mai distrutto la Libia, non si sarebbero mai legati ai petrolieri, per dirne solo due: e poi, quando facevano le riforme, le facevano per davvero. Arridateci la prima Repubblica, visto che fine ha fatto la seconda e come ci sta riducendo tutti quanti, con Matto Renzi e Silvio Berlusconi sempre in prima fila!

Category: Costume e società

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