UNA ELABORAZIONE DELLA CONFARTIGIANATO / PIU’ DI 12.000 AZIENDE IN PROVINCIA DI LECCE MINCCIATE DALLA CONCORRENZA SLEALE

| 20 Novembre 2014 | 0 Comments

(Rdl)______Sono ben 46.917 le imprese artigiane pugliesi esposte alla concorrenza sleale del sommerso. Un fenomeno in costante crescita a causa  dell’acuirsi della crisi. La recessione, infatti, può spingere verso pratiche, comportamenti e mezzi illeciti per ottenere un vantaggio a scapito dei competitori.

In Puglia, i settori più esposti sono i servizi alla persona (parrucchieri,estetisti, pulitintolavanderie) che contano 12.421 aziende. Seguono le ditte di trasporto e magazzinaggio (3.956) e le attività di alloggio e ristorazione (3.181). Questi tre comparti contano 19.558 imprese, pari ad oltre un quarto (26,7 per cento) dell’artigianato regionale.

E’ quanto rileva il Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Istat e Unioncamere-Infocamere.

In particolare nella nostra provincia ci sono 12.094 aziende, di cui 2.965 tra acconciatori, estetisti, istituti di bellezza. Corrispondono al 65 per cento del totale delle imprese (18.633). Gli irregolari sono 51mila.

«I dati elaborati dal nostro Centro studi – commenta Francesco Sgherza, presidente di Confartigianato Imprese Puglia (nella foto)  – evidenziano una situazione drammatica. La persistente situazione di crisi ha esacerbato una tendenza al sommerso tipica del nostro Paese, trasversale rispetto a tutti i settori economici ma più marcata in alcune aree di attività. Mi riferisco alle imprese che operano nel campo dei servizi alla persona, dei trasporti e della ristorazione, letteralmente piagate dalla concorrenza sleale, dall’abusivismo e dal lavoro nero. Ormai da anni conduciamo una battaglia senza tregua nei confronti degli abusivi e dell’utilizzo del lavoro irregolare.

E’ una sfida  che non si vince con i soli controlli, ma necessita di una costante opera di informazione dei clienti, perché è ai clienti che spetta la scelta finale. E’ necessario spiegare loro che le imprese irregolari non solo danneggiano quelle oneste e anche l’economia, dato che non pagano alcuna tassa, ma molto spesso fanno correre seri rischi alla propria clientela. Lavorare in regola significa essere sottoposti a severi controlli e seguire normative precise a tutela della sicurezza e della salute dei clienti e della collettività”.

Category: Costume e società

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.