IL LECCE PERDE AL VIA DEL MARE COL MARTINA FRANCA DOPO UNA PRESTAZIONE ANONIMA CHE FA PREOCCUPARE PER IL FUTURO / CONTESTATI PESANTEMENTE IL DIRETTORE SPORTIVO ANTONIO TESORO E MISTER LERDA

| 13 Dicembre 2014 | 0 Comments

di Laura Ricci________

Quella di questo pomeriggio doveva essere la partita della riscossa ma si è rivelata la conferma di una delusione e di un’amarezza dettata da due sconfitte consecutive. Dopo Foggia, il Lecce cade al Via del Mare contro il Martina Franca.

In occasione di questo match i calciatori delle squadre scendono in campo indossando le magliette dell’iniziativa “Cuore Amico”, dando continuità al sostegno giallorosso nei confronti dell’Associazione Cuoreamico Onlus che dura da ben quattordici anni.

Sugli spalti, uno striscione degli ultras contro il gasdotto della Tap.

Queste le scelte di mister Lerda: Caglioni, Mannini, Lopez, Papini, Martinez, Abruzzese, Bogliacino(oggi capitano), Salvi, Carrozza, Moscardelli e Doumbia.

Il Martina Franca guidato da Ciullo scende in campo con Bleve, De Giorgi, Memolla, De Lucia, Patti, Fabiano, Arcidiacono, De Risio, Montalto, Carretta e Tomi.

La cronaca

Nei primi minuti di gioco la squadra ospite prova a fare il gioco ma la fase di impostazione è troppo imprecisa; il Lecce, nonostante gli errori degli avversari, non riesce a sfruttare al meglio i varchi difensivi che si creano nell’area di rigore del Martina Franca, incappando molte volte in errori di precisione. I giocatori giallorossi subiscono più volte delle scorrettezze in fase offensiva non sanzionate dal direttore di gara: al minuto 12 Moscardelli viene trattenuto nell’area biancoceleste, ma l’azione non viene ritenuta fallosa; due minuti dopo Carrozza in accelerazione sbuca tra la difesa tarantina, ma viene fermato da una spinta ancora una volta giudicata regolare.

Il primo brivido del match arriva al 25′ sull’asse Moscardelli-Bogliacino che dopo aver “ubriacato” i difensori avversari non si intendono al momento del passaggio decisivo cono Moscardelli spiazzato dal passaggio filtrante del compagno.

Il Martina Franca reagisce e al 31′ sfrutta un’incertezza del centrocampo leccese e riparte in un contropiede micidiale che porta il numero dieci Carretta al tiro insidioso ben controllato da Caglioni. Cresce l’intensità di gioco e i giallorossi tornano a far tremare gli avversari con un gran tiro dalla distanza di Bogliacino poi deviato in calcio d’angolo dall’ottimo Bleve. Allo scadere del primo tempo Tomi si rende protagonista di un tiro a giro pericolosissimo deviato in volo dal numero uno giallorosso. Al termine della prima frazione di gioco, il ritorno di Lerda negli spogliatoi viene accompagnato da un sottofondo di fischi da parte dei tifosi leccesi.

Un trattamento diverso viene riservato a Miccoli quando al 5′ della ripresa entra in campo al posto di Doumbia sotto gli applausi scroscianti di tutto lo stadio, entusiasta di rivedere il proprio capitano in azione dopo un lungo periodo di assenza. Dopo una fase confusa del match, il Lecce sfiora il vantaggio al 15′ prima con una conclusione ravvicinata di Carrozza deviata da Bleve e poi su calcio d’angolo con Papini che manca di un soffio il tap in vincente. Gli uomini di Lerda cercano di sbloccare il match con diverse sortite offensive, ma è il Martina Franca a mettere paura ai giallorossi al 29′ con Arcidiacono che brucia la difesa salentina ma sotto porta sbaglia clamorosamente la conclusione.

Pochi secondi dopo però i biancocelesti trovano la clamorosa rete del vantaggio: il numero dieci Carretta recupera un pallone perso dagli attaccanti leccesi, supera Lopez che non commette fallo per non subire la doppia ammonizione e trafigge Caglioni. La reazione, più che in campo, si vede negli spalti dove un pubblico avvelenato dalla rabbia esorta in maniera concitata il DS Antonio Tesoro all’esonero di Lerda. I giallorossi tentano di rimediare al danno con delle fiammate di Miccoli che però non trova il jolly nonostante i tentativi al 38′ e al 39′ che si spengono sul fondo. L’incontro si chiude fra i fischi assordanti dei tifosi presenti al Via del Mare che intonano un coro chiaro e coinciso “Fuori le palle”.

Il giudizio

Un Lecce troppo lento e poco organizzato non riesce a evitare la sconfitta contro un Martina Franca molto attento. L’aspetto più allarmante di questo risultato non sta tanto nella sconfitta, ma nella prestazione quasi anonima dei giallorossi che dovevano riscattarsi dalla sconfitta contro il Foggia.  Sono state vivaci le contestazioni da parte dei tifosi nei confronti di Antonio Tesoro, presente in tribuna stampa nel corso della partita, in riferimento alle scelte tecniche di Lerda e del suo operato. Situazioni del genere devono far pensare a quanto il popolo giallorosso sia preoccupato per il futuro della propria squadra che oggi ha sbandato in maniera clamorosa. I salentini si sono fatti sfuggire una ghiotta occasione visti i risultati delle dirette concorrenti: sconfitta odierna della Salernitana contro il Barletta e pareggio del Benevento.

L’arbitraggio: hanno diretto la gara il signor Francesco Fiore della sezione di Barletta affiancato dagli assistenti Francesco Oliviero di Ercolano e Paolo Napolitano di Napoli. In più occasioni l’arbitro ha giudicato regolari delle azioni piuttosto dubbie nell’area di rigore del Martina Franca: prima Moscardelli e poi Carrozza sono stati vittime delle trattenute e delle spinte dei difensori tarantini. Forse un po’ troppo “pignolo” nell’esecuzione delle varie riprese di gioco spesso fatte ripetere a causa di piccole imprecisioni dei calciatori.

Da dimenticare: l’intera prestazione del Lecce che ha fatto ammenda e ha ammesso tutte le colpe del caso. Le sconfitte possono arrivare, ma bisogna sempre dare il massimo, cosa che oggi non è accaduta.

Da ricordare: subito dopo il goal del vantaggio, Carretta ex Gallipoli e cuore giallorosso ha deciso di non esultare in segno di rispetto verso il Lecce. Gesti come questi vanno ricordati e onorati.

Category: Sport

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