UN LETTORE CI SCRIVE SEGNALANDOCI UN ARTICOLO SULL’ IMMIGRAZIONE PER PROVOCARCI. RACCOGLIENDO LA PROVOCAZIONE IN SENSO POSITIVO, GLI RISPONDONO LA REDAZIONE E IL DIRETTORE

| 3 Gennaio 2015 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo______Un lettore che si firma “Francesco” ci scrive:

Gentile Redazione, mi sono imbattuto in un articolo di Gianni Fraschetti, appena pubblicato sul suo blog in rete, che qui di seguito vi allego, il quale contiene notizie a dir poco sconcertanti, su come vengono spesi i nostri soldi, e su coloro che li intascano, recitando la parte dei buonisti, andando ospiti delle mille trasmissione in RAI o sulle Tv di Berlusconi.   Mi piacerebbe sapere qual è il punto di vista del vostro quotidiano.

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(Rdl) Caro Francesco, ci fa piacere che i nostri amici che ci seguono ci sollecitino, anche chiedendo il nostro giudizio, su articoli scritti da altri, ma riteniamo che più volte il nostro giornale si sia già espresso in merito al mercimonio sugli immigrati perpetrato da associazioni e da privati con la complicità delle istituzioni.
Lo abbiamo fatto noi della redazione –  ovviamente ognuno con la propria sensibilità, e con il proprio punto di vista, com’è giusto che sia in un giornale che può permettersi il lusso di garantire la libertà di ognuno di noi, non dovendo sottostare a sponsor privati o a finanziamenti di partiti o di amministrazioni – e un paio di nostri collaboratori.
In quest’occasione riteniamo di doverci limitare a pubblicare questo punto di vista che Tu ci proponi, e lasciamo che siano gli amici che ci leggono a farsi una propria opinione al riguardo.

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ARTICOLO RIPRESO DAL BLOG DI GIANNI FRASCHETTI______

Nonostante le bugie dispensate a piene mani da Renzi e dal sempre più stolido Alf-Ano, questa volta l’Europa non ci aveva chiesto proprio niente. Anzi, a volere essere pignoli, si era anche posta il problema se non fossimo un “cincinello” esagerati con accoglimenti indiscriminati verso quella che ormai aveva tutte le caratteristiche di una migrazione di massa. Una massa di persone che poi, giunte da noi, dopo essere stata ben ristorate dalla caritas e dalle cooperative alla Buzzi che stanno facendo milioni, di soldi nostri, sulla pelle di questi disgraziati (ogni “capo” rende loro circa 20.000 euro all’anno) si disperdevano in mille rivoli che si andavano a insinuare negli stati a noi vicini.

Una situazione incresciosa, dalla quale l’unica a guadagnare era la malavita nelle sue varie forme, compresa quella in clergyman. E così è nata Frontex, ovvero il tentativo europeo di limitare il servizio taxi posto in essere dal nostro governo, ed è per questo che quando ne abbiamo chiesto il comando ci hanno risposto con una sonora pernacchia. Ma noi, è risaputo, siamo un popolo di furbacchioni. e così mentre il dispositivo Frontex si schierava al limite delle nostre acque territoriali, sperando che il mare crudele provvedesse a limitare il numero dei clandestini, le navi di Mare Nostrum (che non è stato smobilitato, tanto paghiamo noi che je frega a loro) sono corse a ridosso della Libia per prenderseli (i clandestini) a bordo prima che potessero correre il benchè minimo rischio.

Ragazzi, una macchina da soldi da 20.000 euro a persona, all’anno, va salguardata, cribbio! Nel frattempo, però, i trafficanti a monte avevano percepito la pericolosità della manovra messa in atto dall’UE con Frontex e si erano attrezzati con una brillante contromossa che abbiamo visto dispiegarsi in parallelo alla tragedia del traghetto a fuoco .

‘Blue Sky M’, questo è il nome. Ed è un nome da ricordare, perché la scoperta del mercantile fantasma, che vagava per il Mediterraneo con il suo carico di 797 migranti, segna il naufragio delle sbandierate promesse di un controllo in mare aperto attraverso il sistema di sorveglianza messo in campo da Frontex. Che dal quartier generale di Varsavia avverte: «I contrabbandieri – si legge in un’analisi dell’agenzia europea per i confini – hanno iniziato a utilizzare imbarcazioni molto più grandi. In genere cargo da dismettere, fino a 75 metri di lunghezza, acquistati nei porti del sud-est della Turchia».

Una fonte dell’Interpol, poi, non lascia spazio a dubbi: «C’è chi sta acquistando diversi mercantili vicini al disarmo allo scopo di stiparli di migranti. È sufficiente che la nave segua le rotte commerciali più battute, perché non desti sospetti».

Niente sta andando dunque secondo i piani dei nostri amici nord europei che speravano con Frontex di mettere almeno un riduttore di portata al flusso di gente di ogni risma che si sta riversando a casa loro. Invece tutto è andato secondo i piani dei trafficanti. Già il 21 dicembre al largo di Palermo era stato intercettato un mercantile con 700 siriani a bordo e il pilota automatico inserito. In quell’occasione nessuno scafista fu trovato e i migranti dichiararono di aver visto l’equipaggio fuggire a bordo di lance veloci. Ieri, poi, un altro mercantile carico di migranti – più di 400 persone, tra cui donne e bambini – è stato individuato e salvato dalla Guardia costiera al largo di Crotone.

Secondo fonti investigative, la ‘Blue Sky M’, il caso che è stato più pubblicizzato, non sarebbe perciò il paziente zero, la prima nave di questo genere scelta dai trafficanti, «ma probabilmente altre sono già arrivate in Europa – spiega lo specialista di contrasto al traffico di migranti dell’Interpol –, approdando in porti dei balcani controllati dalla mafia locale».

Le nuove regole d’ingaggio di Frontex imporrebbero ai mezzi coinvolti nella sorveglianza marittima di non intervenire oltre le 30 miglia marine dalle coste del continente. Questo, per scoraggiare i trafficanti dall’intraprendere traversate che d’inverno avrebbero avuto caratteristiche simili al suicidio collettivo. Per ovviare a questo inconveniente, prima ci aveva pensato la nostra sempre più gloriosa marina militare, spostando le sue navi fino quasi sulle coste libiche, poi ci hanno pensato i trafficanti introducendo questa nuova variante.

Basti dire che la ‘Blue Sky M’, che da sola trasportava l’equivalente di quattro pescherecci stipati di migranti, è arrivata quasi indisturbata fino a quasi tre miglia da Santa Maria di Leuca. Gli ultimi quindici giorni del mercantile sono quelli da cui partire per risalire al grande business dei profughi.

La portacontainer battente bandiera moldava era stata messa in mare nel 1976 e dopo quasi quarant’anni si avviava al disarmo. Due settimane fa, però, un cittadino siriano sulla cui identità si sta investigando, l’ha acquistata per poche centinaia di dollari da un armatore romeno quando ‘Blue Sky M’ era all’ancora in un porto turco.

Un affare fruttato ai trafficanti tra i 4 e i 6 milioni di euro. E nessun costo di demolizione. A quello ci pensiamo noi. A spese loro? No, a spese nostre…come sempre.

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(g.p.) Caro Francesco, la prossima volta però si firmi con nome e cognome, per favore…Chiamato in causa, perché per legge responsabile di tutto, qual è un direttore di testata giornalistica, Le rispondo anche io, sia pure in sintesi estrema.

NON siamo un partito politico, un movimento, un’ associazione, che deve elaborare soluzioni e progetti per l’ universo mondo. Ancora, leccecronaca.it non è “La Pravda” di Brezvev, o “Il libretto rosso” di Mao Tse Tung, rivolto a dettare la linea e mantenersi fedeli ad essa.

Facciamo, cerchiamo di fare. i giornalisti: raccontiamo i fatti di cronaca, prepariamo documentazione, invitiamo a riflettere, a partecipare, a condividere.

Ancora – ebbene, sì – esprimiamo pure punti di vista, come giustamente hanno scritto in redazione, “ognuno con la propria sensibilità”, che non impegnano altri, se non chi li firma.

Infine, ospitiamo articoli e prese di posizione di collaboratori esterni;  e pure, con dovizia, anzi, forse finanche troppa, i comunicati che ci arrivano, con l’ unico discrimine riguardo all’ interesse e all’ attualità che evocano, perché non siamo passacarte.

Qui, in quattro anni di attività, hanno avuto spazio tutti quelli che lo hanno chiesto: partiti, sindacati, associazioni, da Rifondazione comunista, a Casa Pound, dagli animalisti, ai vegetariani,  dai cattolici integralisti, ai ricercatori degli extraterrestri.

Si immagini, abbiamo ospitato pure i comunicati del consorzio Tap – e lei saprà che riteniamo il costruendo gasdotto, questo sì, tutti, in redazione, all’unanimità, una iattura da scongiurare – e però lo abbiamo fatto per dovere giornalistico, e gratuitamente, al contrario di altre testate grandi e piccole che dicono di battersi in difesa del territorio, e poi hanno preso i soldi dalla Tap che il nostro territorio vorrebbe devastare.

Noi non prendiamo contributi pubblici elargiti dai partiti, né diretti, né indiretti, e non vogliamo regali ed elemosine.

I lettori protagonisti della nostra community ragionano ognuno come meglio crede: noi facciamo informazione, anche proponendo spunti di riflessione e confronto, e cerchiamo di farla nel modo migliore che ci riesce, sugli obiettivi che Le ho esposto, del resto già ampiamente consolidati nella pratica di quattro anni.

Ora, visto che ci tiene tanto, le dico pure quello che penso io – ripeto: in questo parlo a titolo personale – perché non voglio sottrarmi dal levarle la curiosità.

Il dramma epocale degli immigrati, dei profughi, dei disperati necessita di soluzioni, di prospettive, di consapevolezze, per cercare in qualche modo di governalo – ammesso e non concesso che sia possibile – che  i nostri responsabili non hanno avuto finora, finendo invece per aggravare la già complicatissima situazione.

Non ultimo, necessita di umanità, lo dico nel senso più laico possibile del termine.

Un’ umanità che manca del tutto nell’ articolo che tanto le sta a cuore, mentre abbonda di superficialità, ed è carente di tutto il resto.

 

 

 

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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