CONGRESSO SU MALATTIE RESPIRATORIE E DROGHE

| 20 Marzo 2015 | 0 Comments

«Le droghe e le malattie respiratorie», un Congresso delle Comunità Emmanuel al quale è interessato il Ministero della Salute che ha richiesto le esperienze della Asl di Lecce.

Si apre un nuovo capitolo nell’ambito della Pneumologia. Quello della correlazione fra le droghe inalate e le pneumopatologie: dall’asma bronchiale all’ipertensione polmonare, dalla Bpco all’emorragia e all’insufficienza respiratoria.

Si parla di questi aspetti poco conosciuti delle droghe nei due giorni del congresso Ma. Re.D. (le malattie respiratorie da droga), ospitato dalla Comunità Emmanuel di Lecce, in occasione del 35° anniversario della sua fondazione.

«Un iniziativa piuttosto inedita nel panorama italiano – ha voluto rimarcare il direttore generale della Asl Giovanni Gorgoni nel suo saluto di indirizzo all’apertura del lavori – Quindi siamo lieti di essere stati fra i primi a ospitare oltre al congresso un’attività clinica in piedi da diversi anni».

Il congresso si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica sugli aspetti dannosi e poco conosciuti delle droghe. O, come ha detto padre Mario Marafioti, il fondatore della Comunità, «Vogliamo mettere un uomo che ama accanto a un uomo che soffre. Solo così solo così possiamo tenere per mano tante vite umane e restituirle a se stesse,  alla famiglia e alla società.

«Giorni fa abbiamo aderito a un accordo di rete – spiega il manager della Asl – Un’iniziativa alla pari che ci vede insieme ad associazioni, enti locali e scuola per fare promozione vera della salute sulle dipendenze. Oggi – fa sapere – aggiungiamo un altro tassello: ci occupiamo dal punto di vista diagnostico e terapeutico delle problematiche respiratorie per chi assume droghe per via inalatoria o iniettabile».

Gorgoni ha voluto stigmatizzare il calo di attenzione (non certo di cura) che si è registrato sul problema delle droghe. «Forse si è assistito a una sorta di ghettizzazione di operatori e assistiti – osserva – Sono stati fatti passare messaggi culturali sbagliati, come quello della “legalizzazione”  (giusta o sbagliata che sia), ma si è persa l’occasione per fare una corretta informazione sul versante della salute, che è quello che interessa la Asl. Le dipendeze legalizzate, le   droghe leggere, continuano a fare danni come la sigaretta, che rimane la prima causa di cancro. Lo spinello fa male quanto 4 sigarette, senza entrare nell’alveo della dipendenza o della criminalizzazione di chi ne fa uso».

Il dottore Vincenzo Leone (foto) specialista in malattie infettive e psicoterapeuta è il  medico responsabile del settore Dipendenze della Comunità Emmanuel.

«Negli ultimi tempi abbiamo notato  – riferisce Leone – che accanto alle infezioni da epatiti c’ è un vistoso aumento di patologie polmonari correlato all’utilizzo di sostanze. Per cui la Comunità ha voluto coinvolgere le agenzie del territorio in un percorso scientifico, per aiutare i ragazzi che accogliamo».

In passato difficilmente si pensava a una correlazione fra droga e patologie polmonari – ammette lo stesso medico della Emmanuel –  Quando veniva riferito un dolore al petto o la mancanza di respiro si pensava a un attacco di panico. Il sospetto e l’intuizione di seguire percorsi «inesplorati», è venuto pensando alle tante sostanze assunte oggi per via inalatoria: cocaina, eroina, cannabis e pasticche triturate e sniffate.

 

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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