SUCCESSO PER SIMONE MELE, ANCHE SUL PICCOLO SCHERMO.

| 20 Marzo 2015 | 0 Comments

di Carlo Infante___
Dal 9 marzo, dato il successo del suo libro d’esordio, Simone Mele (http://simonemele.com) – quarantatreenne leccese che si definisce, anche, “contorsionista lessicale” – è approdato su TeleRama, con i suoi sketch.

Trattasi di un volume autoprodotto (e sponsorizzato da dieci aziende) dal titolo “L’ozio è il padre dei vizi / lo zìo è il padre dei cugini (calembour dal Salento)” (agosto 2014, 64 pagine, 6 euro) e sta per raggiungere le 1500 copie vendute. Ne è stata realizzata anche una edizione natalizia (andata esaurita).

Si sono svolte alcune presentazioni ed ha partecipato all’ultima “Città del Libro” di Campi Salentina ma, l’autore, lo vende anche per le strade e le piazze di Lecce, allestendo dei banchetti (su cui campeggiano le frasi “E’ solo un libro… non morde” e – di Ionesco – “Dove non c’è umorismo non c’è umanità”), a volte lo si può trovare presso l’ingresso dei Teatini. Egli ha scelto, per i nostri lettori, questi tre calembour: 

Molto spesso le ragazze istruite vengono mollate dai propri partner, si dice infatti: Se-dotta è abbandonata!

Monaci benedettini del monastero di Trieste quando soffia forte il vento pronunciano il famoso motto: “Ora è la bora!”.

 Da cosa si evince che una chiromante è brava? È chiaro-vè-gente!

 Freud riteneva che, il calembour, fosse un modo privilegiato di manifestarsi dell’inconscio.

Nessuno può sapere se Mele si fermerà a TeleRama, o andrà oltre ma, intanto, sta facendo ridere parecchio!

 

 

Category: Costume e società

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